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Animal Equality: «Polli broiler, selezione genetica che li condanna a sofferenza»

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Animal Equality Italia ha diffuso una nuova inchiesta «che dimostra come la condizione biologica dei polli Broiler a rapido accrescimento non sia compatibile con alcuna forma di benessere animale condannandoli a una vita di sofferenza negli allevamenti intensivi di tutto il mondo», scrive l’associazione sul proprio sito web.
Animal Equality: «Polli broiler, selezione genetica che li condanna a sofferenza»
Animal Equality Italia ha diffuso una nuova inchiesta «che dimostra come la condizione biologica dei polli Broiler a rapido accrescimento non sia compatibile con alcuna forma di benessere animale condannandoli a una vita di sofferenza negli allevamenti intensivi di tutto il mondo», scrive l’associazione sul proprio sito web.
«Secondo i dati dell’Anagrafe Nazionale Zootecnica, i polli Broiler – anche detti polli “da carne” – macellati in Italia sono più di 550 milioni ogni anno, il 98% sono polli detti Broiler a rapido accrescimento, veri e propri ibridi commerciali  frutto di una selezione genetica sempre più estrema – spiefa Animal Equity – I polli Broiler sono frutto di una selezione operata dall’essere umano con il fine di ottenere un rapido accrescimento in termini di peso, favorendo la crescita accelerata e in volume maggiore di parti corporee con più ampia possibilità di vendita e richiesta sul mercato: petto e coscia. Ciò avviene ponendo in secondo piano la salute stessa degli animali, tra cui le primarie capacità motorie, di circolazione del sangue e di corretta respirazione, condannandoli perciò ad ampie sofferenze durante un arco di vita che non supera i due mesi».
Animal Equality ha effettuato il campionamento «di sette polli Broiler deceduti, uno per ogni stadio di crescita a distanza di una settimana l’uno dall’altro, comparando la loro condizione all’interno degli allevamenti intensivi con quella di tre polli Broiler posti invece in un contesto ambientale protetto e salubre – spiega la stessa associazione – Gli esami clinici e le radiografie condotte dai veterinari rivelano la contraddittorietà fra il Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 146 per la protezione degli animali negli allevamenti, in cui all’ Art. 2 viene specificatamente richiesto agli allevatori che siano adottate “misure adeguate per garantire il benessere dei propri animali e affinché non vengano loro provocati dolore, sofferenze o lesioni inutili”, e la reale condizione dei polli Broiler, che non consente di applicare tali misure in nessun contesto e in nessuna condizione ambientale, anche quella più favorevole».
Alla luce dei risultati emersi da questa inchiesta, Animal Equality ha lanciato «una petizione rivolta al Ministro per le Politiche Agricole e al Ministro per la Salute per chiedere di supportare a livello europeo la messa la bando delle razze a rapido accrescimento e di disporre l’abbandono totale delle razze a rapido accrescimento in Italia».

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