In Svizzera, Inghilterra, Finlandia, Danimarca e in diversi altri paesi europei le restrizioni per il covid sono in via di superamento completo o parziale. In Italia invece al momento resta in vigore l’obbligo del super green pass per bar e ristoranti (anche all’aperto), luoghi di cultura e sport, eventi e per gli over 50 anche per lavorare; sempre per gli over 50, oltre che per diverse categorie professionali, vige anche l’obbligo vaccinale e il green pass base è necessario per l’accesso a pressochè tutte le attività e servizi a eccezione degli acquisti di beni essenziali.
In Svizzera da giovedì 17 febbraio negozi, ristoranti, strutture per la cultura, strutture aperte al pubblico e manifestazioni sono di nuovo accessibili senza mascherina né certificato covid. Revocati anche l’obbligo della mascherina sul lavoro e la raccomandazione del telelavoro.
Nella seduta del 16 febbraio 2022 il Consiglio federale ha abrogato quasi tutti i provvedimenti nazionali contro la pandemia. A protezione delle persone particolarmente a rischio resteranno in vigore fino a fine marzo soltanto l’isolamento delle persone risultate positive al test e l’obbligo della mascherina sui trasporti pubblici e nelle strutture sanitarie, dopodiché si ritornerà alla situazione normale.
Nel
comunicato stampa diffuso dal Consiglio federale si specifica che sono revocati i seguenti provvedimenti di protezione nazionali: l’obbligo della mascherina nei negozi e negli spazi interni di ristoranti, strutture accessibili al pubblico e manifestazioni; l’obbligo della mascherina sul posto di lavoro; la limitazione dell’accesso a strutture come cinema, teatri e spazi interni di ristoranti e a manifestazioni mediante l’obbligo del certificato (regole 3G, 2G e 2G+); l’obbligo di autorizzazione per le grandi manifestazioni; le limitazioni per gli incontri privati. Revocate anche le limitazioni di capienza volontarie nel commercio al dettaglio e negli impianti di risalita. Previsto il mantenimento dell’obbligo della mascherina sui trasporti pubblici e nelle strutture sanitarie fino alla fine di marzo. Se la situazione epidemiologica evolverà come previsto, ogni restrizione residua sarà abrogata il 1° aprile 2022.
Intanto il governo federale della Germania e i presidenti dei Laender tedeschi
hanno concordato un piano per mettere fine e gran parte delle restrizioni anti Covid a partire dal 20 marzo. Secondo la prima bozza di risoluzione della Cancelleria, “tutte le misure protettive di più ampia portata” saranno ritirate dal 20 marzo. Rimarrà in vigore il requisito della mascherina.
L’agenzia di stampa Ansa ha fatto il punto per l’Inghilterra, sottolinando calo della mortalità fra i pazienti contagiati da Covid confermato anche dopo la fine di ogni restrizione sostanziale e la revoca dell’obbligo di mascherina decisa ovunque dal governo di Boris Johnson.
Su
Il Sole 24 Ore si legge che anche il governo austriaco prevede di porre fine alle principali restrizioni Covid-19. Il cancelliere Karl Nehammer ha annunciato la decisione in una conferenza stampa a Vienna, sottolineando che la pandemia non è ancora finita ma la situazione consente all’Austria di procedere a una graduale riapertura. In una prima fase a partire da sabato 19 febbraio, non sarà più richiesta la prova della vaccinazione per partecipare a eventi, recarsi in ristoranti, bar o parrucchieri e varie altre attività. Per queste cose sarà sufficiente avere un test anti-Covid negativo, dunque
viene eliminato il super green pass. Dal 5 marzo, la maggior parte delle restrizioni verrà revocata, con la riapertura dei locali notturni e la fine delle restrizioni sugli orari di apertura di ristoranti e bar.
Inoltre l’
inghilterra ha eliminato già da qualche settimana le mascherine al chiuso (salvo alcuni casi in cui restano raccomandate) e il green pass (che era comunque stato previsto solo per stadi, discoteche e grandi eventi e comunque anche con tampone).
La
Danimarca ha eliminato l’obbligo di indossare le mascherine e di esibire il green pass, e sono tornati a essere autorizzati gli eventi e la frequentazione delle discoteche. La decisione va di pari passo con la scelta di far cadere la definizione del Covid-19 come una malattia “socialmente critica”, usata per giustificare l’adozione delle norme anti-pandemia.
Anche la Spagna e la Norvegia hanno allentato le restrizioni e si apprestano a tornare a una vita normale per tutti, senza discriminazioni.
La Finlandia ha iniziato il 14 febbraio a eliminare gradualmente le principali restrizioni, per arrivare a una completa eliminazione entro il 1° di marzo. https://www.lindipendente.online/2022/02/03/la-finlandia-fissa-il-calendario-di-uscita-dalla-pandemia/
Il
passaporto Covid ha cessato di essere obbligatorio anche nei Paesi Baschi per accedere ai luoghi in cui era stato richiesto da metà dicembre: alberghi, eventi culturali in aree chiuse, centri sportivi, palestre, competizioni sportive in strutture chiuse con più di 100 partecipanti e per visite a ospedali, residenze o carceri. Resta previsto per accedere a locali notturni e ristoranti con capacità consentita per più di 50 commensali.
Il governo ceco ha eliminato il decreto che rendeva le vaccinazioni contro il Covid obbligatorie per il personale sanitario e delle case di cura, gli uomini delle forze armate, gli agenti di polizia e, in generale, tutti gli ultrassessantenni.
In Italia invece lo stato di emergenza è prorogato fino al 31 marzo, gli over 50 per lavorare devono avere il green pass rafforzato e per loro è previsto l’obbligo vaccinale (così come per operatori sanitari, forze dell’ordine e insegnanti); in bar, ristoranti, alberghi, strutture sportive e culturali e persino per le attività all’aperto è imposto il green pass rafforzato e nei negozi e servizi pubblici il green pass base.