Il frigorifero è l’elettrodomestico più energivoro che abbiamo in casa. Alcuni consigli utili per ridurne i consumi.
Il frigorifero è senz’altro una conquista tecnologica che abbiamo imparato ad apprezzare ed è presente in tutte le case del mondo occidentale. Va però considerato che è probabilmente l’elettrodomestico più energivoro che possediamo.
Spesso stupisce sapere che un consumo di picco modesto (100/150 W), con l’elettrodomestico in funzione 24 ore su 24 e 365 giorni l’anno, si traduce in consumi complessivi significativi. Peraltro, non giova il fatto che sia normalmente ubicato nella stanza più calda della casa, cioè la cucina, e che molto spesso sia incassato nei mobili, quindi sia privo della naturale capacità di scambio in aria, cosa che ne aumenta i consumi. Quindi questa tecnologia da sola non risolve il problema, ossia fa il suo mestiere ma gli rendiamo la vita difficile.
Quando parliamo di energia, non dimentichiamo il buon senso. I nuovi frigoriferi hanno sicuramente efficienze maggiori, ma non possiamo mettere tutto nella spazzatura e far largo solo al nuovo. Per ridurre i consumi abbiamo visto che la manutenzione aiuta, ma sapete per caso a che temperatura funziona il vostro frigorifero? Difficile a dirsi, in quanto la maggior parte dei frigoriferi non dispone di un termometro per la misurazione. Ecco quindi il buon senso tornare in azione. Compriamo un termometro da pochi euro (5 bastano), inseriamolo all’interno e scopriremo, per la prima volta nella vita, a che temperatura sono conservati i nostri alimenti. Normalmente abbiamo solo una rotellina del termostato con numeri che vanno da 1 a 5 senza avere nessun riferimento termico. Cosa significa? Che il frigo potrebbe avere una temperatura più bassa del necessario (+ 4 °C) e che quindi sta consumando più del dovuto. O potreste scoprire che invece non riesce a raggiungere la temperatura di + 4 °C per una corretta conservazione degli alimenti. Utile no? E il surgelatore dovrebbe conservare a -18 °C.
Se il frigo o il congelatore sono grandi, e non sempre a pieno carico, potremmo inserire nei ripiani vuoti del materiale isolante inerte, tipo polistirene o polistirolo, per ridurre il raffreddamento di aria che aumenterà l’efficienza del funzionamento. Potremmo anche pensare di ubicare questi elettrodomestici in uno spazio diverso dalla cucina, magari appropriatamente progettato, una sorta di posizione un po’ interna e un po’ esterna che migliorerebbe l’efficienza e ridurrebbe quindi i consumi.
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