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Le buone pratiche nello sci da discesa

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Alcuni esempi di impianti sciistici che prestano attenzione al proprio impatto ambientale.
Le buone pratiche nello sci da discesa
Anche lo sci da discesa può essere sostenibile o può implementare delle strategie per ridurre al minimo l’impatto di impianti di risalita e traffico dovuto al turismo stagionale di massa. Vediamo qualche esempio.

Trentino rinnovabile

Siamo in uno dei territori più spettacolari delle Dolomiti, nel territorio ai piedi delle Pale di San Martino, che è stato dichiarato da Legambiente «100% rinnovabile». Qui si trova la skiarea di San Martino di Castrozza-Passo Rolle, 60 chilometri di piste che rappresentano un paradiso per gli amanti degli sci e della montagna. Gli impianti di risalita del comprensorio sono alimentati a energia pulita grazie alle sette centrali idroelettriche in funzione sul territorio.

Laax in Svizzera, all’avanguardia nella sostenibilità

Laax, una delle più famose località sciistiche delle Alpi Svizzere, è ritenuto uno tra gli impianti sciistici più sostenibili del mondo. La Weisse Arena di Laax, che già utilizzava già da qualche tempo delle biomasse e dei pannelli fotovoltaici per  produrre energia rinnovabile, ha deciso di diventare un impianto alimentato al 100% da energie rinnovabili, con trasporti a zero emissioni e zero spreco di acqua. Per portare a termine quest’opera, sono stati fatti importanti investimenti in turbine eoliche, biogas prodotto dai rifiuti, pannelli fotovoltaici ed efficienza energetica.

Alto Adige sostenibile

In Alto Adige, i comprensori sciistici che alimentano i loro impianti con energia proveniente da fonte rinnovabile sono il 98%. Tra le mete altoatesine più sostenibili c’è il Ghiacciaio della Val Senales, che nel 2011 si è aggiudicata il premio Pro naturapro sky Award e il riconoscimento di Regione sciistica ecologica.
Altro esempio è Plan, in Val Passiria, dove le auto si lasciano all’ingresso del paese e le piste da sci si raggiungono con due citybus o con un trenino su ruote.

Kaprun, Austria

A Kaprun, in Austria, dove si trova il complesso sciistico del ghiacciaio del Kitzsteinhorn, tutti gli impianti si alimentano attraverso energie rinnovabili, solare compresa, e l’utilizzo delle automobili come mezzo di trasporto è fortemente scoraggiato. Come? Grazie ad un efficientissimo servizio di navette che opera in tutta la regione e grazie alla recente apertura della prima parte della 3K Connection, una funivia che permetterà a tutti gli utenti di raggiungere liberamente (e senza togliersi gli sci) il cuore degli impianti del ghiacciaio direttamente dal villaggio di Kaprun.
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Brano tratto dall’articolo Turismo invernale e sostenibile: le alternative ci sono già

Leggi l’articolo completo sul mensile Terra Nuova Dicembre 2021

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