L’azienda biodinamica è organizzata come un organismo vivente e per questo pruduce alimenti dalle straordinarie qualità nutraceutiche. Il punto di Carlo Triarico, presidente dell’Associazione per l’agricoltura biodinamica.
Cos’è una macchina, cos’è un sistema vivente, cos’è un organismo? Quando compriamo un alimento sappiamo se questo sia il prodotto di un meccanismo, di un sistema vivente o di un organismo agricolo completo? Le nostre aziende agricole sono l’immagine dell’essere umano nel suo modo di vivere.
Se abbiamo aziende macchina, costruite cioè sul modello meccanicistico, frutto di un processo industriale, avremo terreni, piante, animali ed esseri umani inseriti efficacemente per la massima resa che una macchina può offrire. Con questo non si vuol dire che gli esseri siano necessariamente trattati senza pietas, ma essi sono inseriti in un meccanismo in cui la loro essenza vivente è esterna al processo.
Se abbiamo un’azienda costruita come una struttura, essa sarà a immagine delle incantevoli strutture dei minerali, ossia un’azienda che rispetta la mineralità del suolo e dei suoi abitanti secondo i processi che non interagiscono attivamente rispetto agli eventi, come invece fanno gli esseri viventi. Possiamo allora avere un’azienda pensata come un essere che vive e vegeta.
L’ecologia ci ha donato questa grande possibilità: creare un’azienda che sia un sistema naturale governato dalla biodiversità che interagisce come fanno le piante e, nella cooperazione e competizione, crea un equilibrio attivo. C’è però di più che possiamo fare. Possiamo avere un’azienda che sia un organismo, ossia un essere vivente che in più è dotato di emozioni, di scopi. Ossia fondato sul principio soprasensibile del tendere verso un obiettivo, come per il mondo animale.
Lo stesso pianeta Terra può essere visto come una macchina, come un minerale, come un sistema vivente, o come un organismo, la Gea, il pianeta organismo sano a ciclo chiuso.
L’azienda biodinamica è organizzata come un organismo dotato di una tensione spirituale verso obiettivi che superano la sopravvivenza biologica. Questo modello può essere una risorsa per tutti, specie in questa fase storica, in cui ci domandiamo come potrà evolversi la visione ecologica e come potremo avere ambienti e alimenti sani. Se avremo aziende fondate e gestite come organismi, potremo avere le basi per eliminare l’omologazione, la riduzione della vita agricola a materia prima e creare aziende individuali libere, da cui sorgono ambienti e alimenti unici, dotati di qualità irripetibili dalle meravigliose qualità nutraceutiche.
Carlo Triarico, storico della scienza, presiede l’Associazione per l’agricoltura biodinamica. È vicepresidente di Federbio e direttore dell’Istituto APAB.
______________________________________________________________________________________________________
Articolo tratto dalla rubrica Il punto biodinamico
SFOGLIA UN’ANTEPRIMA DELLA RIVISTA