Ieri la conferenza sulle terapie precoci covid e le manifestazioni e l’incontro col ministro per dire no al green pass
homepage h2
Condividi su:
Sabato 23 ottobre si è tenuta a Milano una conferenza stampa promossa dalla Fondazione Centro Studi Allineare Sanità e Salute che ha approfondito il tema delle cure precoci ed efficaci contro il covid. Sono poi proseguite le numerose manifestazioni di protesta contro il green pass in decine di città italiane con la partecipazione di migliaia di persone. E a Trieste in mattinata i rappresentanti del Coordinamento 15 ottobre, di cui fa parte anche il portuale Stefano Puzzer, si è incontrato con il ministro Patuanelli.
È utile e necessario «promuovere terapie per il covid, anche precoci, che si mostrano di ragionevole efficacia, sicure, sostenibili»: è la posizione della Fondazione Centro Studi Allineare Sanità e Salute che sabato ha tenuto una conferenza stampa nella quale il dottor Alberto Donzelli ha presentato le più recenti evidenze scientifiche sulle terapie e Alberto Contri ha ribadito con forza la necessità di un dibattito scientifico reale e aperto al confronto.
Nella conferenza si è parlato di undici prodotti/principi attivi che hanno mostrato di avere efficacia molto promettente, in base a studi di disegno valido (randomizzati controllati) favorevoli presenti nella letteratura scientifica, integrati da studi osservazionali coerenti.
Anche dove le prove non siano definitive, è stato spiegato in conferenza stampa, si possono considerare questi prodotti/principi attivi a condizione che siano insieme anche sicuri (primum non nocere!), biologicamente plausibili, economici (con un costo-opportunità molto favorevole per il singolo e la comunità), accessibili (o che lo possano rapidamente diventare), senza megasponsor commerciali e ricercatori con grandi conflitti di interessi.
«Si ritiene che la popolazione abbia diritto a queste informazioni, che potrà verificare insieme ai curanti esaminando la documentazione fornita, fermo restando che la scelta se considerare o no l’uso di quanto è stato presentato spetta solo ai curanti e ai cittadini interessati, consapevoli anche delle raccomandazioni ufficiali delle Istituzioni sanitarie – sostiene la Fondazione – E si ritiene comunque importante avviare su, questa e sulle altre strategie proposte, un dibattito scientifico aperto e libero per quanto possibile da conflitti di interesse, condizione necessaria per il progresso della scienza».
La Fondazione fa poi riferimento all’appello formulato nel 2019 da oltre 20 associazioni afferenti alla Rete Sostenibilità e Salute, dove si legge: «Occorre basarsi su validi metodi di indagine e analisi, raccolta dei risultati e comunicazione libera e trasparente delle conclusioni. Restando sempre aperti a rivedere le attuali convinzioni e paradigmi se nuove osservazioni mettono in discussione o ampliano le conoscenze. (…) Ciò trova anche riscontro nell’art. 33 Costituzione: “L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento”, e implica che un dibattito fondato sull’accettazione del metodo scientifico non può essere soppresso, neppure dalle Istituzioni. (…) Qualsiasi censura del dibattito scientifico è controproducente per il pensiero scientifico stesso. (…) Alla Politica si chiede di assicurare un ambiente antidogmatico, favorevole al libero dibattito scientifico, trasparente, esente da conflitti di interessi, come condizione essenziale per il progresso della scienza, della conoscenza e della società civile».
Qui la videoregistrazione della conferenza stampa
__
Sempre sabato si sono tenute in numerose città italiane manifestazioni pacifiche di protesta contro il green pass che hanno visto la partecipazione di migliaia di persone.
In mattinata si è tenuto l’incontro tra il Coordinamento 15 ottobre, nato dopo le proteste al porto e costituito da rappresentanti di diversi ambiti professionali e lavorativi, e il ministro Stefano Patuanelli.
«Il ministro è stato accompagnato dal Prefetto di Trieste, Valerio Valenti. La delegazione del Coordinamento 15 ottobre è stata composta da: Stefano Puzzer (portuale, Trieste), Dario Giacomini (medico, fondatore dell’associazione ContiamoCi!), Roberto Perga (vigile del fuoco, rappresentante interforze OSA), Matteo Schiavon (impiegato, Trieste), Eva Genzo (operaia metalmeccanica, portavoce dei lavoratori di Trieste e Monfalcone no green pass). La delegazione era inoltra accompagnata da Claudia Castellana (sanitaria, Trieste) e da Michele Bussani (portuale, Trieste) e dagli avvocati Stefania Cappellari e Luigi D’Agosto del foro di Verona, legali del Coordinamento 15 ottobre» si legge nel comunicato diffuso dal coordinamento.
«Stefano Puzzer, per conto del Coordinamento 15 ottobre, ha presentato con fermezza le richieste del popolo che si è radunato nelle piazze di tutta Italia in questi mesi – prosegue il comunicato – Ha chiesto l’abrogazione del green pass e dell’obbligo vaccinale (attualmente previsto solo per i sanitari), l’impegno ad astenersi da ogni forma di violenza nei confronti dei pacifici manifestanti e le formali scuse del Governo alla città di Trieste e a tutti i manifestanti per i fatti del 18 ottobre. Il ministro Patuanelli ha evidenziato e ringraziato Stefano Puzzer per il senso di responsabilità dimostrato con la decisione di annullare, per questioni di sicurezza, le manifestazioni che erano in programma nelle giornate del 22 e 23 ottobre a Trieste e, dopo aver riepilogato la gestione della pandemia e le misure assunte in tal senso dal Governo, si è impegnato a riferire tutte le istanze del Coordinamento martedì 26 ottobre nel corso del prossimo Consiglio dei Ministri. La delegazione del Coordinamento 15 ottobre ha inoltre annunciato al ministro che le manifestazioni di piazza sia a Trieste che in tutta Italia proseguiranno, pacificamente, fino a quando il Governo non accoglierà le richieste avanzate. Il ministro si è impegnato ad aprire un canale diretto con il Coordinamento. L’incontro si è concluso alle ore 9:35 circa».
«Come rappresentante del Governo ho preso l’impegno di riferire dell’incontro in Consiglio dei Ministri» ha detto Patuanelli.
Ma il viceministro della Salute Andrea Costa, a Rainews24, ha subito dopo dichiarato: “Sicuramente, una delle richieste del coordinamento no-green pass di Trieste è quella di abolire il green pass e ovviamente è una richiesta sulla quale il governo non credo abbia spazio per prenderla in considerazione, così come togliere l’obbligo vaccinale laddove il governo lo ha previsto per alcune categorie”. “Credo che sia chiaro che da parte nostra c’è la volontà di proseguire su questa strada”.
«La tregua deve reggere, deve diventare permanente, bisogna farsi carico dei bisogni della popolazione. Gaza non può rimanere chiusa in un assedio, e bisogna mettere fine all’espansione degli insediamenti in Cisgiordania»: a dirlo la Rete Disarmo dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco tra Israele e Hamas.
Ad annunciare che la tregua tra Israele e Hamasdovrebbe entrare in vigore domenica 19 gennaio è stato il primo ministro del Qatar. Il governo israeliano ha ratificato l’accordo (aggiornamento 18 gennaio).
La Presidenza del Consiglio dei Ministri e i Ministeri dell’Interno e della Difesa, parte civile nel processo per le proteste in Val Susa, hanno chiesto 7 milioni di risarcimento agli attivisti No Tav.
Il movimento Free Assange, attivo anche in Italia, ha promosso una petizione per chiedere al presidente degli Stati Uniti di concedere la grazia al giornalista Julian Assange.
Se sei abbonato/a alla rivista Terra Nuova, effettua il log-in con le credenziali del tuo account su www.terranuovalibri.it per accedere ai tuoi contenuti riservati.
Se vuoi creare un account gratuito o sottoscrivere un abbonamento, vai su www.terranuovalibri.it.
Subito per te offerte e vantaggi esclusivi per il tuo sostegno all'informazione indipendente!