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Green Pass: la Corte Costituzionale slovena sospende l’obbligo per i dipendenti pubblici

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La Corte Costituzionae slovena sospende l’obbligo di green pass per i dipendenti pubblici; il governo l’aveva introdotto per far aumentare il tasso di vaccinazione ed era vincolante per potersi presentare sul luogo di lavoro.
Green Pass: la Corte Costituzionale slovena sospende l’obbligo per i dipendenti pubblici
In Slovenia è stato sospeso l’obbligo del green pass per i dipendenti pubblici. Come riferito dal quotidiano Il Piccolo, la decisione è stata presa dalla Corte costituzionale che ha messo in stand by il passaporto vaccinale per poter recarsi sul luogo di lavoro. Il governo sloveno aveva deciso di introdurre questa misura visto il basso tasso di vaccinazione nazionale; per portare alla vaccinazione le persone, il governo aveva introdotto l’obbligo del lasciapassare per i lavoratori pubblici per recarsi sul luogo di lavoro.
La Corte costituzionale ha accolto il ricorso presentato negli scorsi giorni da numerose sigle sindacali, in particolare quelle rappresentanti l’esercito e la polizia, che si sono mostrate sempre contrarie al passaporto. Bostjan Koritnik, ministro della Pubblica amministrazione, ha commentato quanto accaduto ai microfoni di Rtv Slo, spiegando che il decreto sarebbe rimasto comunque in vigore anche se impugnato presso la Corte costituzionale: “Insisteremo su questo e se la Corte costituzionale sospenderà temporaneamente l’attuazione della decisione del governo cercheremo un altro modo per raggiungere il nostro obiettivo”.
In seguito l’Ambasciata d’Italia a Lubiana ha fatto sapere che: “il decreto è stato congelato dalla Corte costituzionale. La situazione rimarrà tale finché i giudici non si pronunceranno in maniera definitiva”.
Nell’ultimo mese migliaia i manifestanti avevano manifestato il proprio dissenso verso la misura messa in atto per diffondere la vaccinazione, come ad esempio quella organizzata recentemente da Resin.ca, un movimento guidato dal consigliere comunale di Lubiana, Kranj. In quell’occasione aveva presenziato anche il padre della 20enne deceduta per emorragia cerebrale dopo aver ricevuto il vaccino Johnson & Johnson.

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