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Una legge per il bio… Finalmente!

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L’agricoltura biodinamica è presentata come una sorta di stregoneria per far saltare ancora una volta la legge sul biologico. Il punto di Carlo Triarico, presidente dell’Associazione per l’agricoltura biodinamica.
Una legge per il bio… Finalmente!
Da quasi un secolo, la bioagricoltura è applicata nel nostro paese. Abbiamo dovuto aspettare gli anni Novanta per la sua legalizzazione, ma manca una legge di governance del settore, che ne supporti lo sviluppo. Già due volte è arrivata a fine legislatura senza fare in tempo. Questa volta possiamo farcela.
Dopo l’approvazione della Camera, la legge è stata approvata al Senato, con piccole modifiche. Ora ritorna alla Camera per l’approvazione definitiva, si spera. Dico si spera perché qualcuno ha montato un inganno mediatico sull’agricoltura biodinamica, per far credere che sia una stregoneria e che quindi questa parola vada tolta dalla legge.
Cosa avviene se la Camera cambia la norma? Innanzitutto si elimina la biodinamica che invece è una identità storica del biologico, discriminando così agricoltori seri del nostro paese e il modello agroecologico che implica. In secondo luogo c’è una conseguenza ancora più grave: una modifica alla Camera comporta un ritorno al Senato e quindi non ci sarebbero di nuovo i tempi tecnici per l’approvazione prima della fine della legislatura. Infine, ciò permetterebbe agli interessi contrari all’agricoltura biologica di dimostrare la forza di controllo sulle istituzioni.
La legge è urgente per un settore in crescita ed è voluta da tutti. Al Senato ha ricevuto infatti un solo voto contrario, dopo un esame serio ed accurato dei parlamentari per due anni. Purtroppo la legge è ostacolata da chi vuol rallentare il percorso di conversione ecologica in atto. E se costoro non ottengono la maggioranza dei rappresentanti del popolo italiano, se la prendono con la forza di una campagna mediatica senza contraddittorio.
L’agricoltura biodinamica è agricoltura a ciclo chiuso, sostenibile, che usa solo sostanze naturali e preparati ammessi nel biologico. Far credere che sia una stregoneria sembra impossibile nel 2021, ma con gli interessi in ballo fa comodo. Bisogna essere svegli dunque, perché gli interessi contro il bio non impediscano la legge anche questa volta.
 
Carlo Triarico, storico della scienza, presiede l’Associazione per l’agricoltura biodinamica. È vicepresidente di Federbio e direttore dell’Istituto APAB.
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Articolo tratto dalla rubrica Il punto biodinamico

Leggi la rubrica sul mensile Terra Nuova Luglio-Agosto 2021
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