Coltivare funghi in città consente anche di contribuire alla sostenibilità. Si evita di produrre rifiuti, trasformando i rifiuti organici in fertilizzanti di alta qualità.
In città, può sembrare difficile mantenere chiusi i cicli naturali. La densità di persone, lo spazio abitativo limitato e la carenza di risorse per la creazione di nuovi spazi rendono più difficile una vita sostenibile.
Coltivare funghi e ortaggi in città dà la possibilità di osservare i processi naturali e di contribuire alla sostenibilità. Evitare e ridurre i rifiuti, riciclare, riutilizzare e compostare, questi sono i principi fondamentali di ”zero rifiuti“.
Non è affatto facile evitare di produrre rifiuti. Ma i funghi ci dimostrano che è possibile. Terreni di coltura colonizzati da micelio fungino, come i fondi di caffè, paglia o legno, possono dare frutti per diverse settimane, mesi o addirittura anni, fornendo funghi gustosi che possiamo trasformare in meravigliosi e sani piatti.
A poco a poco, il micelio utilizza le sostanze nutritive del terreno fino a quando un giorno non le avrà consumate tutte. Ciò che resta può poi trovare una destinazione finale, come un compost ricco di sostanze nutritive. Vale la pena di acquistare una lombrico-compostiera, facile da allestire anche in soggiorno o in cucina.
Oppure puoi costruire la tua scatola e lasciare che i tuoi lombrichi lavorino sul balcone, per esempio.
I tuoi rifiuti organici diventano, così, fertilizzanti di alta qualità per le tue piante. In questo modo potrai restituire un po’ di terra alla natura e contribuire a sostenere il delicato equilibrio che rende il nostro mondo così vario. E così il ciclo si chiude.
Geniale, vero?
Biodiversità nel tuo salotto?
Con una lombrico-compostiera si possono riciclare i rifiuti organici in modo ingegnoso ed efficace. Gli scarti di frutta e verdura, i giornali, il cartone, il substrato di funghi vecchi e altri rifiuti triturati sono ideali per “nutrire” i piccoli lombrichi indaffarati (Eisenia foetida). In cambio dei ricchi doni riceverai oro nero, l’humus, il miglior fertilizzante per i tuoi fiori e i tuoi ortaggi.
Se hai già una lombrico-compostiera, ecco alcuni consigli per utilizzare ciò che resta del substrato dove sono cresciuti i tuoi funghi:
• Taglialo un poco, per favore! I lombrichi del compostaggio amano il substrato di funghi, dato che gli ingredienti di base sono già stati colonizzati dai funghi. Aiutali tagliando in piccoli pezzetti il substrato e facilitando così il loro pasto.
• Porzioni piccole per le bestioline. Ai lombrichi bastano 500 grammi di substrato al giorno, non è necessario darne di più.
• Per il giusto equilibrio. Per un rapporto carbonio-azoto bilanciato nel compost è consigliabile aggiungere circa il 20-40% della razione giornaliera in aggiunta come carta o cartone.
• Alimenti a elevato contenuto di fibre. Se nutri i lombrichi con un substrato caratterizzato da un elevato contenuto di miglio, tieni presente che essi impiegheranno un po’ più di tempo per digerire questo cereale.
• Osservare i periodi di riposo. Se utilizzi substrati a base di fondi di caffè, prima di metterli nella compostiera dei lombrichi lasciali a riposo per circa 1-2 settimane.
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Ti piacerebbe
coltivare funghi, ma ti spaventano le difficoltà? Sfogliando questo libro ti accorgerai che non è così difficile, tanto che sta diventando
una passione sempre più diffusa.
Il bello dei funghi è che
si possono produrre ovunque: in cantina, sul balcone, nell’orto o in serra. E se sei pigro, puoi sempre utilizzare un kit già pronto.
La scelta delle specie da coltivare è più che ampia: puoi optare per i gustosi champignon, i raffinati cardoncelli o la grande famiglia dei pleurotus; senza dimenticare i funghi medicinali come lo shiitake e il reishi, che oltre a essere delle prelibatezze a tavola, presentano proprietà terapeutiche di grande interesse.
Coltivare funghi è anche un modo per riciclare avanzi alimentari, come i fondi di caffè, e allo stesso tempo cimentarsi con l’autoproduzione utilizzando ingredienti naturali, come paglia, segatura o piccoli tronchi.
Ad arricchire il libro, diciotto schede ricche di dettagli e consigli per coltivare i funghi eduli più adatti al nostro clima.
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