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Biodinamico: cibo per la salute

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Gli alimenti biodinamici sono carichi di sostanze naturali che stimolano la salutogenesi. I consigli di Carlo Triarico, presidente dell’Associazione per l’agricoltura biodinamica.
Biodinamico: cibo per la salute
Come possiamo disintossicarci e generare processi di salute? Ci sono alcuni alimenti che non solo non ci inquinano, ma stimolano la salutogenesi e la guarigione in noi.
Come è noto, diverse ricerche hanno mostrato che, smettendo di assumere cibo trattato e mangiando alimenti biologici e biodinamici, il nostro organismo si libera via via dei pesticidi precedentemente assunti. Abbiamo documentato che in pochi giorni di alimentazione biodinamica crollano i tassi di presenza di queste sostanze nel sangue e nelle urine. È un dato che non stupisce. L’organismo, infatti, ha la capacità di liberarsi delle sostanze indesiderate, in un processo continuo di auto guarigione e, se non ne assumiamo altre, riesce a depurarsi. Le cose però non sono così semplici.
Innanzitutto l’industria chimica ha realizzato gruppi di sostanze che non si degradano in tempi ragionevoli e si fissano nei nostri tessuti viventi, agendo indefinitamente come interferenti perturbatori delle nostre funzioni vitali.
Inoltre arrivano in noi molte sostanze tossiche attraverso l’ambiente in cui siamo immersi. Se l’assunzione del cibo bio significasse solo evitare di assumere nuovi pesticidi e attendere che l’organismo faccia il suo corso, avremmo un risultato utile certo, ma parziale e non risolutivo. C’è fortunatamente ben altro.
Gli alimenti biodinamici sono carichi di sostanze naturali che svolgono una funzione nell’attivare processi di disintossicazione e che stimolano funzioni vitali.
La grande quantità di metaboliti secondari presenti negli alimenti biodinamici riequilbra l’organismo, libera da tante delle sostanze tossiche assunte dal cibo e dall’ambiente. I flavonoidi, trovati in quantità anche doppie nei prodotti biodinamici rispetto ai prodotti convenzionali, sono antiossidanti, antifiammatori e antivirali. Controllano la produzione delle citochine, diventate tristemente note nell’attuale crisi sanitaria. Sono in quantità maggiori i fenoli, gli antociani, gli enzimi dall’alto valore nutraceutico. Tra questi il gluconato, noto per ridurre le malattie cardiovascolari.
I flavonoidi poi aumentano l’attività enzimatica, creando una sinergia straordinaria.
Saper scegliere e combinare il cibo significa sapersi curare.
 
Carlo Triarico, storico della scienza, presiede l’Associazione per l’agricoltura biodinamica. È vicepresidente di Federbio e direttore dell’Istituto APAB.
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Articolo tratto dalla rubrica Il punto biodinamico

Leggi la rubrica sul mensile Terra Nuova Giugno 2021
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