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Ricci: attenzione in giardino

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I ricci sono utili per i nostri orti e giardini perché tengono sotto controllo gli insetti nocivi e anche i topolini. Ma gli interventi di manutenzione che facciamo possono rivelarsi molto pericolosi per loro. Ecco un vademecum per imparare a preservarli, aiutandoli a formare una colonia stabile.

23 Luglio 2021

Nel lavorare in giardino o nell’orto, adottiamo sempre la massima cautela.

1. Lumachicidi, pesticidi, erbicidi e topicidi sono molto tossici e vanno evitati. Ne beneficerà anche la vostra salute!

2. Tagliare l’erba, potare siepi e cespugli, fresare, arieggiare il compost: controlliamo prima che non ci siano ricci o altri piccoli animali nascosti.

3. Fuochi di sterpaglie. I cumuli di sterpaglie e di erbe offrono un riparo ideale per molte specie animali. Prima di appiccare il fuoco, è importantissimo verificare che non ci siano nidi. Mai bruciare direttamente i rovi per ripulire un terreno.

4. Piscine e laghetti. I ricci sono ottimi nuotatori, ma devono essere in grado di uscire dall’acqua. Cosa impossibile quando le pareti sono troppo verticali! Aiutiamoli installando delle assi oblique.

5. Recinzioni a maglie medio-larghe. Per evitare che i ricci restino intrappolati nelle maglie, installiamo le reti ad almeno 10 cm da terra oppure creiamo dei passaggi frequenti (ogni 2-3 metri) e sufficientemente ampi (12 cm x 12 cm) su ogni lato.

6. Elastici, lacci e altri pezzi di plastica non vanno lasciati nel terreno. Possono diventare terribili trappole oppure, se ingeriti, causare blocchi intestinali e soffocamento.

7. I cani con istinto predatorio, di notte, andrebbero tenuti in casa o in un apposito recinto.

Aiutiamo i ricci

Vediamo ora come possiamo prenderci cura di questi bellissimi animali.

• Offrire acqua fresca, in una ciotolina bassa, è veramente importante.

• Una ciotola di crocchette per gattini può essere di grande aiuto, in particolare a inizio primavera e in autunno. È possibile offrire anche cibo umido per gattini a base di pollo o di manzo, carne tritata senza condimenti, uova sode.

• Evitiamo latte e pane! I ricci non digeriscono il latte vaccino, che spesso è addirittura letale. Evitiamo, dunque, tutti i latticini, pane, pasta, dolci, frutta secca, mandorle e cioccolata.

• Piantiamo in giardino qualche albero da frutto e cespugli come il biancospino, il ligustro, il sambuco, le more e i lamponi per formare delle siepi. Un’area di prato con l’erba alta fino alla fioritura attira gli insetti ed è un ottimo terreno di caccia per i ricci.

• Lasciamo cumuli di foglie o di fieno in un angolino del giardino indisturbato, sono un ottimo posto per fare il nido o per andare in letargo. I ricci apprezzano anche le legnaie.

• Non disturbiamo i nidi. Evitiamo di toccare i cuccioli: le madri, per lo spavento, potrebbero abbandonarli. Se disturbiamo inavvertitamente un nido, rimettiamolo come l’avevano trovato.

• Ricci all’aperto in pieno giorno o feriti. Vanno soccorsi tempestivamente e affidati a un Centro di recupero per la fauna selvatica (Cras) i ricci che stazionano all’aperto in pieno giorno, in
quanto malati o feriti, e quelli che sono stati attaccati da un cane (le ferite potrebbero non essere visibili). Anche delle ferite non mortali possono essere pericolose per via di parassiti e infezioni.

• Ricci troppo magri. Affidiamo a mani esperte anche i ricci che, da ottobre in poi, pesano meno di 400-450 grammi o che comunque, quando appallottolati, hanno una forma molto allungata piuttosto che tondeggiante. Non sono riusciti a nutrirsi abbastanza per superare l’inverno.

• Mai improvvisare!

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