La ricetta di un dolce amato da grandi e piccini, proposto in una versione diversa, con una confettura di corniolo. Per chi ama preparare dolci con cui stupire i propri ospiti.
Ingredienti
Per un vasetto di marmellata
• 250 g di bacche di corniolo
• 100 g di zucchero
Ingredienti del cheesecake
• 125 g di biscotti ai cereali
• 40 g di burro
• 40 g di zucchero
• 1 piccolo limone
• 200 g di robiola
• 250 g di ricotta
• 170 g di yogurt greco
• 1/2 stecca di vaniglia
• 2 uova intere
• 1 tuorlo
• 1 vasetto di marmellata di corniolo
Procedimento
Raccogliete le bacche di corniolo ben mature, lavatele e mettetele a bollire in un dito di acqua finché non si saranno ammorbidite, e l’acqua non si sarà quasi del tutto riassorbita. Lasciate freddare. Con molta pazienza e con le mani, snocciolate ogni bacca. Adesso pesate le bacche ed il loro succo e aggiungetevi una quantità di zucchero di poco inferiore al loro peso. Cuocete di nuovo il composto così ottenuto per circa 15 minuti, finché non sarà morbido e leggermente addensato. Versate nel barattolo mentre è ancora bollente, tappate immediatamente e rovesciatelo. Lasciate raffreddare coperto da un canovaccio.
Tritate i biscotti insieme al burro sciolto. Stendete l’impasto sul fondo di uno stampo a cerniera di 18-20 cm di diametro, foderato di carta forno. Mettete lo stampo in frigo a riposare mentre preparate la crema di formaggio.
In una terrina, amalgamate tutti gli ingredienti del ripieno finché l’impasto non sarà liscio e cremoso. Versatelo sopra ai biscotti nello stampo e infornate per 45 minuti a 170°. Lasciate raffreddare nel forno spento con lo sportello socchiuso. Infine fate riposare in frigo per 3-4 ore. Al momento di servire, spalmate la confettura di corniolo e affettate.
_________________________________________________________________________________________________________________
Non guarderete mai più un prato allo stesso modo.
Frutto di anni di lavoro sul campo, acrobazie per fotografare pianticelle ribelli, prove di ricette e ricerche bibliografiche titaniche, questo libro racconta 80 piante selvatiche commestibili con una prosa semplice, immediata, divulgativa.
Contiene ritratti fotografici in alta qualità su sfondo bianco e 40 ricette illustrate che si ispirano a solide tradizioni, italiane e non. È un omaggio alla personalità unica di ogni specie che ci svela le sue doti gastronomiche e medicinali.
Diretto a curiosi e buongustai, chef di ristoranti o agriturismi, agricoltori desiderosi di valorizzare questa risorsa, naturopati e operatori olistici, IL PRATO È IN TAVOLA è un invito a ridiventare indigeni, grati e connessi con la nostra terra.
SFOGLIA UN’ANTEPRIMA DEL LIBRO