Diffusissima ormai anche in Occidente, e l’Italia non fa eccezione, questa pratica ha effetti positivi sulla salute riconosciuti anche dalla letteratura scientifica. Scopriamone insieme le tecniche e le regole di base.
È tra le pratiche mente-corpo che si sono maggiormente diffuse anche in Occidente negli ultimi anni e l’Organizzazione mondiale della sanità ne ha sancito l’efficacia per il mantenimento della salute fisica e mentale: lo yoga, infatti, è citato nelle linee guida dell’Oms, pubblicate nei mesi scorsi, sull’attività fisica1 e a contrasto delle abitudini sedentarie.
E viene confermata la sua appropriatezza per prevenire e allontanare ansia e depressione, per favorire le attività cognitive e il sonno, e per prevenire e affrontare condizioni come il diabete e l’ipertensione.
«Lo yoga è insieme scienza e arte, agisce sui vari livelli che costituiscono l’essere umano, fisico, energetico, mentale, emozionale, armonizzandoli insieme» spiega Eros Selvanizza, segretario della Federazione italiana yoga. «Gli yogi dell’antichità avevano capito nelle loro profonde meditazioni la relazione e l’intimo legame tra gli uomini e il regno minerale, vegetale e animale. Prendiamo ad esempio il lavoro sul corpo fisico che si fa per mezzo delle asana, cioè le posizioni: consente di riequilibrare i vari sistemi e apparati, muscolare, scheletrico, endocrino, cardiocircolatorio, respiratorio e digestivo, favorendo il funzionamento ottimale di tutte le attività vitali che garantiscono una piena salute che, ricordiamolo, non è solo assenza di malattia, bensì uno stato di completo benessere fisico e mentale».
Il respiro
«Nello yoga si interviene in modo importante sul respiro, passando da quello ordinario a quello yogico, corretto e armonico» prosegue Selvanizza. «Controllando l’apparato respiratorio si possono modificare diversi parametri che caratterizzano il respiro stesso, come ampiezza, frequenza, fluidità e regolarità, che migliorano l’assorbimento dell’ossigeno e l’eliminazione delle tossine, oltre a operare modifiche profonde nei livelli di energia e sulle emozioni».
«Lo yoga agisce poi molto positivamente sull’attenuazione dello stress, che sappiamo essere il terreno negativo su cui si innestano numerosissime patologie. E quando i nostri malesseri e disturbi possono avere un’origine nella psiche, ecco che diventa assai utile la pratica detta prathyara, che consente di liberare la mente dalla negatività, favorire la concentrazione mentale e l’espansione della coscienza» prosegue Selvanizza.
Il corpo
Benché molti considerino lo yoga ancora solo una sorta di «ginnastica dolce», Selvanizza sottolinea come ci siano invece anche «pratiche e tecniche yogiche con coinvolgimento del corpo altamente impegnative, eseguite comunque sempre con grande equilibrio, eleganza e rilassamento fisico e mentale. Peraltro, l’allungamento dei muscoli libera neurotrasmettitori che infondono senso di benessere e migliorano le funzioni corporee».
I numeri in Italia
Lo yoga si pratica ormai, nel nostro paese, in quasi tutte le palestre, ci sono innumerevoli corsi in ogni città e sono attive diverse associazioni e realtà che raggruppano rappresentanti e operatori. La Federazione italiana yoga ha alle spalle quarantacinque anni di attività sul territorio nazionale e conta oltre tremila insegnanti di yoga, «che a loro volta si sono fatti promotori e hanno comunicato ai loro allievi gli straordinari benefici dello yoga» aggiunge Selvanizza.
La giornata dello yoga
Il 21 giugno si celebra la Giornata mondiale dello yoga e, tradizionalmente, anche in Italia si tengono diverse iniziativa, nonostante si debba fare attenzione alle restrizioni imposte dall’allarme sanitario legato al Covid.
Data l’incertezza dovuta al variare costante delle limitazioni, l’ideale, se interessati, è fare una ricerca online nella città di residenza per verificare se si tengono iniziative in presenza o solo online.
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