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Associazioni in allarme per i contenuti del PNRR: «Elettrosmog e 5G, non si aumentino i limiti»

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Associazioni e Comitati, da Legambiente all’Alleanza Stop 5G, si mobilitano per protestare contro il parere della Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni che invita il governo e prevedere nel PNRR l’adeguamento «degli attuali limiti sulle emissioni elettromagnetiche a quelli europei».
Associazioni in allarme per i contenuti del PNRR: «Elettrosmog e 5G, non si aumentino i limiti»
Associazioni e Comitati, da Legambiente all’Alleanza Stop 5G, si mobilitano per protestare contro il parere della Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni che invita il governo e prevedere nel PNRR l’adeguamento «degli attuali limiti sulle emissioni elettromagnetiche a quelli europei».
Poiché finora l’Italia ha adottato i limiti più stringenti e più bassi nel range previsto dalle Raccomandazioni dell’Unione Europea, il rischio è dunque quello che si vada a innalzare la soglia massima dell’ellettrosmog a cui viene esposta la popolazione. E questo allarma ancora di più in quanto arriva contestualmente all’introduzione massiccia del 5G.
Una proposta bocciata senza appello da Legambiente: «I limiti di esposizione di 6V/m non si toccano nemmeno di un Volt”, è il commento dell’associazione ambientalista. Il documento in discussione in Commissione contiene 23 proposte per la digitalizzazione e l’innovazione del sistema di telecomunicazioni, tra cui al punto 15, appunto, quella di valutare l’opportunità di adeguare gli attuali limiti italiani sulle emissioni elettromagnetiche a quelli europei.
«Nessuna proposta però – commenta Katiuscia Eroe, responsabile energia di Legambiente – riguarda l’implementazione della ricerca e degli studi epidemiologici sul tema, fondamentali prima di anche solo proporre una valutazione di aumento dei limiti di legge oggi esistenti. Un limite di legge che in questi anni ha non solo garantito, insieme al lavoro fatto da tantissime Agenzie Regionali per la protezione ambientale, la minimizzazione delle esposizioni, ma come ci sta indicando la ricerca scientifica anche un buon livello di protezione da possibili effetti nocivi, riscontrabili, stando alle ultime ricerche, invece di esposizioni più elevate».
Sono noti infatti i risultati dell’Istituto Ramazzini o del National Toxicology Program, e di altre ricerche sui cellulari, che dimostrano come una esposizione duratura e continua a campi elettromagnetici elevati può portare all’insorgenza di patologie.
Legambiente ha anche invitato cittadini e cittadine, realtà associative, comitati più o meno organizzati ad esprimere la propria contrarietà all’innalzamento dei limiti di legge in tema di elettromagnetismo attraverso una petizione che ha visto tra i primi firmatari Pietro Comba del Collegium Ramazzini, Fiorella Belpoggi, direttrice Istituto Ramazzini e Roberto Romizi, presidente Isde.
A definire la possibilità di innalzamento dei limiti una scelta «ingiustificabile» è stato anche Agostino Di Ciaula, presidente di Isde Medici per l’Ambiente in un intervento in cui stigmatizza la china che pare il governo abbia intenzione di percorrere e che, come spiega, potrebbe anche portare a un innalzamento di dieci volte i limiti attuali.
Durissima la posizione anche dell’ Alleanza Stop 5G che ha anche organizzato uno sciopero della fame che vede già numerose adesioni. «Per favorire il 5G nell’installazione di milioni di nuove antenne via terra e del Wi- Fi dallo spazio, Governo e Parlamento sono intenzionati a mettere seriamente a rischio la salute pubblica, completamente ignorate le evidenze sull’inadeguatezza e la pericolosità degli standard di wireless ed Internet delle cose» spiegano dall’Alleanza Stop 5G. E aggiungono: «Per scongiurare l’aumento dei limiti italiani sulle emissioni elettromagnetiche nel rinnovo della moratoria nazionale sul 5G ispirata al principio di precauzione e di prevenzione del danno, Alleanza Italiana Stop 5G promuove una catena solidale per lo sciopero della fame, invitando i cittadini consapevoli ad aderire in questa civile forma di lotta politica e sociale».

Letture utili

Il 5G è sicuro per umanità ed ecosistema? Maurizio Martucci presenta la prima e più completa inchiesta sul 5G in Italia.
Si tratta di un libro di grande attualità, che svela i lati oscuri del futuro digitale, soffermandosi su salute, ambiente, geopolitica, privacy e controllo sociale.
Il libro cita anche una corposa raccolta di documenti, studi e ricerche, tra cui anche informazioni ancora inedite, per fornire un utile strumento che consenta di capire quale futuro ci aspetta con l’arrivo del wireless di quinta generazione.
Malgrado le rassicurazioni fornite dalle istituzioni governative, di fatto la mancanza di studi che attestino la sicurezza di certe scelte genera nella popolazione legittime preoccupazioni.
Martucci è anche autore di ” Manuale di autodifesa per elettrosensibili“, un libro che è stato accolto con grande interesse dalla sempre più vasta fetta di popolazione che ha sviluppato ipersensibilità a vari livelli di gravità nei confronti dell’inquinamento elettromagnetico a cui siamo esposti ormai quotidianamente.
Il precedente manuale di Maurizio Martucci fornisce anche utili informazioni per cercare di organizzare la propria abitazione o il proprio luogo di lavoro in modo di minimizzare al massimo l’esposizione alle onde elettrmagnetiche e quindi la possibilità di effetti negativi sulla salute e sul benessere delle persone.

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