Il webDoc di Re:Common: «Le nuove frontiere della società estrattivista»
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Il lavoro di analisi dell’associazione Re:Common ha portato alla realizzazione del WebDoc dal titolo “Le nuove frontiere della società estrattivista”, un documento che raccoglie input e testimonianze sulle scelte di un sistema basato sullo sfruttamento e sull’accumulo, a prescindere da ambiente e persone.
Il lavoro di analisi dell’associazione Re:Common ha portato alla realizzazione del WebDoc dal titolo “Le nuove frontiere della società estrattivista”, un documento che raccoglie input e testimonianze sulle scelte di un sistema basato sullo sfruttamento e sull’accumulo, a prescindere da ambiente e persone.
Le immagini che scorrono, insieme a riflessioni, informazioni e testimonianze, partono da una citazione di Raul Zibechi, sociologo, scrittore e giornalista uruguaiano: «Viviamo in una società la cui cultura dominante è basata sull’appropriazione di quel che serve ad accumulare, dalla terra al patrimonio genetico al tempo delle persone. Molti chiamano l’ideologia che nutre questo sistema di relazioni sociali: estrattivismo».
Il WebDoc analizza l’estrattivismo come «mancanza di democrazia», «spoliazione delle risorse e distruzione ambientale», si sofferma sull’estrattivismo finanziario, sul pungo di ferro degli Stati nell’imposizione delle opere. Poi propone testimonianze e approfondimenti.
