Report: Covid, i segreti dell’Oms e i tamponi mal conservati
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Un’altra seguitissima puntata di Report quella di lunedì 21 dicembre; la trasmissione di Rai 3 è tornata sull’insabbiamento dello studio che criticava la gestione della pandemia da parte dell’Italia e ha proposto un servizio anche sulle modalità di conservazione dei tamponi, risultate inadeguate in diverse occasioni.
Un’altra seguitissima puntata di Report quella di lunedì 21 dicembre; la trasmissione di Rai 3 è tornata sull’insabbiamento dello studio che criticava la gestione della pandemia da parte dell’Italia e ha proposto un servizio anche sulle modalità di conservazione dei tamponi, risultate inadeguate in diverse occasioni.
Si legge sul sito di Report: «Esclusiva di Report: una mail prova che Tedros, il direttore generale dell’Oms, sapeva già dal 28 maggio della censura dello studio sulla gestione italiana della pandemia. Ma l’Oms, con la scusa della confidenzialità, ha rifiutato di rispondere sulle violazioni del proprio codice per la ricerca responsabile che sanziona la falsificazione dei dati e i conflitti di interesse. Una eccezionale intervista a uno degli autori del dossier ricostruirà cosa è accaduto davvero dentro l’Organizzazione mondiale della sanità e come il tentativo di censurare la verità si è trasformato in una catastrofe reputazionale per l’indipendenza dell’ente. Infine Report svelerà una delle ragioni chiave per cui agli autori del dossier è stato chiesto di non presentarsi alla Procura di Bergamo».
In un altro servizio della stessa puntata, i giornalisti di Report hanno indagato sulle modalità di conservazione dei tamponi in alcune Regioni d’Italia, scoprendo cose assai preoccupanti.
