Il tempo del cerchio è uno strumento indispensabile per svolgere un lavoro che abbia come scopo quello di star bene insieme.
Per intraprendere e portare avanti un curricolo di educazione affettiva e relazionale è indispensabile creare un’atmosfera positiva in classe. L’insegnante deve diventare un facilitatore di esperienze e per primo mostrare capacità di ascolto e rispetto. Per questo motivo il tempo del cerchio1 è uno strumento indispensabile come cornice del lavoro che si andrà a svolgere e ha come scopo quello di star bene insieme, per usare il titolo del libro di Francescato, Putton, Cudini.
Per star bene è indispensabile che si crei un clima di fiducia reciproca e la disponibilità ad ascoltarsi senza giudicare. Il momento del cerchio raccoglie le emozioni sia positive che negative, è un luogo di elaborazione di esperienze e un contenitore affettivo.
Proprio perché è un momento di condivisione, è anche una rete di sicurezza in cui ognuno può essere se stesso, consapevole che il gruppo lo ascolta, lo accetta, non lo giudica. Requisiti indispensabili sono la sincerità, l’ascolto e il rispetto reciproco anche quando si hanno opinioni diverse.
Questa attività può iniziare nella prima classe della scuola primaria e proseguire nelle classi successive: gli alunni spesso si lamentano che di cerchi non se ne fanno abbastanza! Capita che siano gli alunni stessi a chiedere un cerchio per qualche difficoltà relazionale che hanno tra loro, per esempio per l’arrivo di nuovi compagni o per problemi da discutere con un insegnante.
È chiaro che questo momento va gestito con onestà e gli insegnanti per primi devono rispettare le regole e accogliere le parole degli alunni come segnali di una difficoltà che, come educatori, devono saper affrontare.
Note
1. Francescato D., Putton A., Cudini S., (2000), Star bene insieme a scuola. Strategie per un’educazione socio-affettiva dalla materna alla media inferiore, Carocci editore, Roma. In questo testo c’è la documentazione di esperienze di «tempo del cerchio».
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Articolo tratto dal libro Insieme s’impara a stare insieme
Questo testo nasce dall’esperienza e dalla passione di un’insegnante, di lungo corso, che ha toccato con mano l’importanza delle relazioni positive nelle classi dove ha lavorato. Superando l’atteggiamento classico del “fate i bravi sennò…”, l’autrice propone un percorso che accompagna gli alunni e l’insegnante ad affrontare temi importanti per la crescita: lavorare in gruppo, riconoscere le emozioni, gestire il conflitto, mediare i contrasti, capire il valore delle regole e l’importanza della responsabilità personale.
Come ulteriore supporto, al lettore viene offerta una “cassetta degli attrezzi” ricca di strumenti diversi: fiabe e racconti, canzoni, giochi relazionali, attività, spunti di discussione e tanto altro.
Lo scopo è consentire a chi usa il testo di servirsi dei mezzi che sente più vicini alla propria sensibilità. L’obiettivo finale è quello di star bene insieme a scuola. Tutti, insegnanti e alunni.
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