Vai al contenuto della pagina

Lavori agricoli: i contratti di rete aiutano

homepage h2

Cosa sono i contratti di rete? E perché possono essere molto utili per contrastare il problema della regolarizzazione del lavoro in agricoltura?
Lavori agricoli: i contratti di rete aiutano
La stagionalità dei lavori agricoli finisce per scoraggiare molti giovani desiderosi di rimboccarsi le maniche. È difficile trovare un minimo di regolarità e il lavoro diventa un’occasione per lo sfruttamento, l’impiego in nero e il caporalato. Ma anche per situazioni indefinite con rapporti di lavoro parzialmente irregolari, per quello che viene chiamato «lavoro grigio».
D’altra parte, le aziende agricole continuano a lamentare la mancanza di manodopera, un problema aggravato dalle misure restrittive adottate da diversi Stati durante l’emergenza del Covid-19, che impedisce l’impiego di braccianti provenienti dall’estero, spesso sottopagati e facile bersaglio dello sfruttamento. L’incontro tra domanda e offerta nel settore agricolo è sempre stato difficoltoso.
Le principali organizzazioni di categoria hanno lanciato piattaforme di intermediazione online per mettere in contatto imprese e lavoratori a livello provinciale. Coldiretti ha lanciato Jobincountry, mentre la Confederazione italiana agricoltori (Cia) ha messo in piedi Agrijob. Alcune regioni stanno cercando di rafforzare i centri per l’impiego, ma non sempre funzionano alla perfezione. Imprese da una parte e forza lavoro dall’altra, sembra che difendan ognuno i propri (legittimi) interessi, senza trovare un punto di incontro. Il superamento di questa impasse nasce dalla collaborazione tra più soggetti, nella creazione di reti territoriali che favoriscano relazioni sane e durature.
La start up di Humus è la prima piattaforma di ricerca lavoro dedicata all’agricoltura e impegnata a favorire contratti regolari. I tre fondatori hanno messo su un portale che serve a connettere aziende e agricoltori in maniera rapida, garantita e regolare. E dove è possibile praticare il job sharing. Attraverso la sigla di contratti di rete territoriali, per le aziende diventa possibile la condivisione di manodopera. Grazie alla circolarità stagionale di produzioni differenti, ogni azienda impiegherà il lavoratore solo il tempo necessario, e a fine mese pagherà in percentuale la risorsa.

Un mix di autonomia e collaborazione

I contratti di rete, nati con la legge 33/2009, permettono alle singole imprese di aggregarsi e instaurare tra loro una collaborazione organizzata e duratura, mantenendo la propria autonomia e la propria individualità, senza dover costituire un’organizzazione «pesante», come la società o il consorzio. «Siamo nei territori, ascoltiamo le necessità delle aziende, monitorando i loro bisogni formativi e l’andamento delle assunzioni» ci spiega Claudio di Humus. «La piattaforma che abbiamo lanciato serve per creare un incontro neutro, per far sì che ci sia trasparenza nei contratti e che sia possibile tracciare maggiormente l’irregolarità che c’è nell’agricoltura. I braccianti agricoli potranno vedersi garantito un contratto regolare per tutto l’anno, grazie alla circolarità stagionale che Humus attua mettendo in rete le aziende agricole».
Grazie al lavoro di facilitazione in Val Grana, una valle alpina del Piemonte sud-occidentale, una ventina di imprese si sono messe insieme per crescere, diventare economicamente sostenibili, valorizzare il territorio, il suo patrimonio e le produzioni locali. «Le aziende, grazie alla rete, possono condividere attrezzature e strutture per la trasformazione di alcuni prodotti; commercializzano insieme appoggiandosi anche a un rivenditore locale, condividono un furgone per il trasporto merci, dividono i costi fissi della manodopera rendendo meno onerosa l’assunzione regolare». Una strategia che, se si allarga, potrebbe creare più lavoro e più benessere in tutta Italia.

PER INFO:

____________________________________________________________________________________________

Articolo tratto dalla rubrica LavoriVerdi. Le professioni per un futuro ecosostenibile

Leggi la rubirca sul Terra Nuova Novembre 2020
Visita www.terranuovalibri.it lo shop online di Terra Nuova
 

SFOGLIA UN’ANtEPRIMA DELLA RIVISTA

Leggi anche

Per eseguire una ricerca inserire almeno 3 caratteri

Il tuo account

Se sei abbonato/a alla rivista Terra Nuova, effettua il log-in con le credenziali del tuo account su www.terranuovalibri.it per accedere ai tuoi contenuti riservati.

Se vuoi creare un account gratuito o sottoscrivere un abbonamento, vai su www.terranuovalibri.it.
Subito per te offerte e vantaggi esclusivi per il tuo sostegno all'informazione indipendente!