Coro di critiche: «Grave la vendita dell’isola di Gallinara al magnate ucraino»
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Con la diffida indirizzata al Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, al Ministero dell’ambiente e del territorio e del mare, alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e le province di Imperia, La Spezia e Savona l’Associazione ha richiamato il particolare pregio naturalistico, paesaggistico e storico-culturale dell’isola.
Scrive il Codacons nella diffida, motivando le ragioni dell’intervento: “L’attuale regime della proprietà del bene sembrerebbe porsi definitivamente in conflitto con la tutela del pubblico interesse alla preservazione dei valori ambientali e paesaggistici dell’isola, in quanto il trasferimento ad altro soggetto privato potrebbe non consentire alla collettività di fruire, nel rispetto dei vincoli esistenti per legge, delle bellezze naturalistiche e culturali dell’isola, oltreché non garantire la tutela del bene”.
L’Isola Gallinara, d’altra parte, costituisce da sempre “un polo attrattivo di interesse naturalistico, storico e culturale di altissimo valore”, oltre ad essere una delle isole che può essere raggiunta con maggiore facilità dai cittadini: “è in questa ottica, quindi, che il Codacons ritiene opportuno, doveroso e necessario che le autorità citate adottino, ciascuna per la propria competenza, tutti gli atti necessari per favorire l’acquisizione dell’isola al patrimonio pubblico, compiendo tutte le attività istruttorie necessarie a esercitare il diritto di prelazione normativamente previsto”.