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L’agopuntura applicata alle piante

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Cresce l’interesse per questa pratica terapeutica che ha dimostrato di poter essere trasposta dall’uomo ai vegetali, manifestando analoga efficacia. L’intervista a Éric Petiot, che in Francia porta avanti un centro di formazione all’avanguardia.
L’agopuntura applicata alle piante
Aghi anche per rafforzare le piante e metterle in grado di difendersi da malattie e parassiti: benché possa apparire forse un po’ strano per alcuni, l’agopuntura applicata al mondo vegetale sta suscitando sempre maggiore interesse e ci sono esperti che hanno alle spalle anni di test e pratica.
Mentre l’agopuntura sull’essere umano è nota da millenni, questa praticasulle piante è di sviluppo relativamente recente, ma i risultati e l’efficacia paiono proprio in grado di aprire strade e percorsi estremamente interessanti.
Uno dei maggiori esperti in questo campo a livello europeo è Éric Petiot, che ha alle spalle un’ampia formazione polivalente che va dall’orticoltura alla cura degli alberi ornamentali, passando per la biologia vegetale, l’etnofarmacologia e la biochimica. I trattamenti biologici per la cura delle malattie delle piante che ha messo a punto sono il risultato di lunghi anni di esperimenti sul campo. Il suo sapere è stato trascritto in vari libri che sono diventati un punto di riferimento per chi è interessato a un’agricoltura evolutiva, lontana dagli schemi dominanti e in armonia con il benessere di tutti gli esseri viventi. Tra le applicazioni pratiche di Petiot come terapia per i vegetali c’è senz’altro l’agopuntura vegetale, tema trattato in modo approfondito nel suo libro Agopuntura vegetale (Terra Nuova Edizioni), in cui illustra i meccanismi d’azione, le modalità e le particolarità di questa pratica medica applicata alle piante, soffermandosi sui suoi concetti di fondo, di cui ci parla nell’intervista che segue.

Quando ha avuto l’intuizione di trasferire i principi e le tecniche dell’agopuntura dal mondo umano a quello vegetale? Sapeva già di altre sperimentazioni in tal senso?

Ho iniziato i miei primi esperimenti nel 2011, in seguito a scambi di informazioni con il dottor Luu Dang Vinh, fisico che già insegnava questa disciplina nella scuola che aveva fondato, l’Institut méditerranéen de documentation, d’enseignement et de recherche sur les plantes médicinales (Imderplam)1. Tuttavia, già prima un tirocinante che stava facendo formazione nella mia azienda mi aveva parlato di un agopuntore brasiliano che aveva realizzato lavori sugli agrumi e sui fagioli.

Potrebbe riassumerci come agisce e quali sono i concetti portanti di questa antica disciplina applicata ai vegetali?

L’agopuntura si basa sulle circolazione delle energie cosmotelluriche che sono veicolate dai meridiani, che altro non sono se non canali di energia fotonica che permettono di trasportare le energie elettromagnetiche che noi possiamo ritrascrivere sotto forma di pH e di redox2.

Come sono stati identificati i meridiani del mondo vegetale? E come può un principiante riconoscerne i percorsi? Ci sono conoscenze precise in merito?

I meridiani sono stati rilevati con diversi apparecchi, come per esempio l’apparecchio di Reich, il voltmetro, il redoximetro, il resistivimetro e altri ancora. Il riconoscimento dei meridiani richiede l’uso di queste apparecchiature ed è per questo motivo che io e il mio team, nel nostro centro di formazione a Crozet in Francia3, organizziamo e facciamo formazione. La conoscenza dell’agopuntura vegetale permette oggigiorno di definire la posizione di un buon numero di meridiani grazie anche, e in riferimento, ai differenti lavori che ho elencato nell’introduzione del libro.

Le regole base per l’inserimento degli aghi e le varie loro funzioni sono difficili da assimilare? Quali sono le cose importanti da sapere per iniziare a padroneggiare la materia?

È di fondamentale importanza avvicinarsi prima all’approccio teorico dell’agopuntura così come viene definito nel mio testo. Bisogna cioè conoscere le leggi che governano l’agopuntura per poter poi procedere nella sua applicazione al mondo vegetale. È imprescindibile.

Per cosa si può usare l’agopuntura vegetale? Per quali patologie?

L’agopuntura serve a rafforzare prima di tutto le piante a livello della circolazione delle energie, allo scopo di farle diventare più resistenti a eventuali attacchi e aggressioni da parte di parassiti e malattie varie. Questo permette inoltre di incrementare la resistenza alla siccità ed è utile anche in caso di carenze nutrizionali o di qualsiasi tipo. Più che altro è un approccio di tipo preventivo.

Normalmente, dopo quanto tempo si vedono i risultati?

Dipende dalle problematiche, ma in generale la pianta reagisce istantaneamente e noi possiamo confermarlo tramite l’apparecchio di Reich. È come valutare i risultati favorevoli in un essere umano dopo una seduta di agopuntura: il terapeuta vedrà immediatamente tali risultati o non li vedrà mai.

Che suggerimento darebbe a chi volesse adottare questa pratica per curare il proprio orto o giardino o a chi volesse usarla nella propria azienda agricola? Ossia, come si può entrare nella profondità dei concetti filosofici cinesi senza rischiare di perdersi ma, al contrario, rendendoli pratici?

Per rendere le cose più accessibili è importante, dopo aver compreso bene i concetti dell’agopuntura, mettersi subito a praticare e non rimanere intrappolati in chiacchiere intellettuali. La sperimentazione pratica consente alle persone di prendere confidenza con la tecnica. È necessario ad esempio iniziare con meridiani semplici, yin o yang, che sono situati sul colletto del ramo o sulle rughe della corteccia.

Nel suo testo, oltre agli aghi propone anche l’utilizzo di strumenti di analisi e rilevamento particolari, come l’antenna di Lecher, l’apparecchio di Reich, il voltmetro e altri. Come si apprendono le modalità d’uso di queste apparecchiature?

Organizziamo appositamente corsi di formazione per imparare a padroneggiare l’utilizzo degli aghi, ma anche di altro materiale utile, nonché degli strumenti che sono necessari per le applicazioni.
Un ambito, dunque, dove si può imparare moltissimo e che potrebbe apportare nuovi e ulteriori benefici e contributi alle pratiche di cura naturale per le piante, preziosi per evitare la chimica di sintesi con i suoi impatti pesantissimi sull’ambiente e sulla salute.
 
Note
1. www.ecole-imderplam.com/index.php
2. Secondo la cosmogonia cinese, le energie sottili e le radiazioni che provengono dalla Terra e dal cosmo vengono assorbite dagli esseri viventi, dalle piante, dagli animali e dagli esseri umani, e vengono fatte fluire negli organismi tramite canali di energia denominati appunto meridiani. Le energie elettromagnetiche immagazzinate agiscono su parametri fisici e organici determinando, con le loro carenze, gli eccessi, gli equilibri o gli squilibri, l’origine di stati di salute o di malattia.
3. www.eric-petiot.fr
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Articolo tratto dal mensile Terra Nuova Luglio-Agosto 2020

Visita www.terranuovalibri.it lo shop online di Terra Nuova
 

IL LIBRO

L’agopuntura è la branca più nota della medicina tradizionale cinese. Riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per l’efficacia e l’assenza di controindicazioni, è praticata in tutto il mondo in numerosi ambulatori privati e strutture sanitarie pubbliche. Ancora poco conosciuto è invece il suo impiego nella cura delle piante, di cui l’autore si occupa dal 2002.

In queste pagine, Éric Petiot mostra come individuare i meridiani (i canali in cui scorre la forza vitale) e i punti energetici basilari dell’agopuntura vegetale e suggerisce i trattamenti da applicare, sia a livello preventivo che curativo, per rafforzare le difese naturali delle piante.
È la prima pubblicazione in lingua italiana che affronta l’argomento, un’opera unica che offre un punto di vista innovativo e insieme le indicazioni pratiche per ridurre l’impiego dei pesticidi in agricoltura.
 

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