Come la storia ci insegna, le proprietà principali del carciofo vanno a vantaggio del fegato e della produzione di bile. I principi attivi sono veramente tanti e tra questi sono da evidenziare la cinarina, la luteolina, l’acido clorogenico e l’acido caffeico. La prima è il componente più famoso e anche il più usato nelle sperimentazioni. Pare che ad esso si debba l’aumento della produzione della bile da parte delle cellule epatiche e l’azione come colagogo, ossia l’aumento delle contrazioni della cistifellea.
Uno studio clinico eseguito su soggetti sani ha valutato l’aumento del flusso della bile, con un picco dopo un’ora dalla somministrazione dell’estratto di carciofo, e la durata dell’effetto, che ha sforato le 3 ore. Questa azione ovviamente ha dei risvolti ulteriori su tutto il processo digestivo: infatti numerose sperimentazioni su persone con forte dispepsia e colon irritabile, hanno dato risultati nettamente positivi.
Recentemente ha trovato conferma un altro aspetto fondamentale che caratterizza il carciofo, cioè la sua azione ipolipidemizzante. Nel 2003 si è attestata la validità di due studi, uno su volontari sani e uno su persone con livello alto di colesterolo. Nel primo si è riscontrato un aumento del colesterolo Hdl, il cosiddetto «buono»; mentre nel secondo si è potuta osservare una buona riduzione del colesterolo totale e del 23% del colesterolo Ldl, quello «cattivo».
Indicazioni
Il carciofo è ideale in caso di: disturbi epatici e della cistifellea • costipazione • dermatosi da intossicazione • dispepsia, colon irritabile, flatulenza • ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia • ittero • prevenzione delle patologie cardiovascolari • acne giovanile con grande produzione di androgeni • nausea, vomito • artrite, reumatismi.
Posologia
– Tintura Madre: 40 gocce tre volte al dì; risulta una delle estrazioni più efficaci.
– Estratto Secco: titolato in acido clorogenico tra il 13% e il 18%; se ne assumono 12 mg per chilo di peso corporeo.
– Estratto Secco: titolato in acidi caffeilchinici al 3,2 %; 640 mg per tre volte al dì.
– Estratto Fluido: da 3 a 9 ml al dì in acqua, in una o più somministrazioni.
Uso domestico
Infuso: 4-9 g di foglie al giorno per 300 ml di acqua bollente da bere nella giornata, a stomaco vuoto, come anticolesterolemizzante. Essendo molto amaro si consiglia di lasciarlo raffreddare per attenuare il sapore.
Vino di carciofo: in un vaso di vetro a bocca larga poniamo 50 g di foglie insieme ad un litro di vino bianco, possibilmente secco. Si lascia macerare per 7 giorni e poi si filtra e si conserva in una bottiglia di vetro a riparo dalla luce. Un bicchierino dopo i pasti principali aiuta a digerire e ad abbassare il colesterolo.
Controindicazioni
Il rimedio è controindicato in caso di allergie specifiche alla pianta o alle Asteraceae in generale e in presenza di occlusione delle vie biliari. Si consiglia di assumere il rimedio in caso di litiasi biliare, patologia epatocellulare o spasmi intestinali solo ed esclusivamente sotto il controllo di un professionista.
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Articolo tratto dalla rubrica
Il Rimedio del mese
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