6 motivi per cui la pratica del portare è giustificata sul piano evolutivo, favorendo le condizioni per lo sviluppo fisiologico ed emotivo del bambino.
L’abitudine di portare i neonati è una pratica che ha origini antiche e che è ben giustificata sul piano evolutivo. Fa bene al bambino, favorendo le condizioni per il suo sviluppo fisiologico ed emotivo. Vediamo perché.
1. Fa parte della nostra natura biologica
L’anatomia di un bambino non è inizialmente predisposta per camminare in posizione eretta, ma la colonna vertebrale, il bacino e le gambe nella loro caratterizzazione e funzione sono adattati alla condizione dell’essere portato. Da un punto di vista biologico, il bambino è un esempio di «portato attivo». Il suo sviluppo generale e il suo comportamento sono stati predisposti a questo modello fin dall’inizio dell’evoluzione umana, che continua ad essere valido ancora oggi.
2. Dà un senso di protezione
Nell’età neonatale, il desiderio di prossimità e di un contatto corporeo è un bisogno fondamentale. Solo a circa 9 mesi il bambino riesce a concepire l’esistenza di cose e persone che non si possono immediatamente vedere, afferrare o sentire. E solo da questa fase in poi ci sono i presupposti cognitivi che gli permettono di comprendere il fatto che è comunque accudito, anche nei momenti di assenza dei genitori.
3. Aiuta a prevenire la displasia dell’anca
La displasia congenita dell’anca è una delle malattie ortopediche più comuni dell’infanzia. La terapia richiede una regolazione dell’angolo delle gambine, che corrisponde esattamente alla posizione del bambino seduto sul fianco del genitore. Il portare si rivela quindi un metodo a misura di bimbo, utile come profilassi contro la displasia dell’anca. Il confronto tra le culture in cui i bambini vengono tradizionalmente portati in posizione rannicchiata e quelle che portano i loro figli in una posizione tesa del corpo e delle gambe nel primo anno di vita, dimostra in modo evidente che la posizione a ranocchietta è utile come prevenzione e in alcuni casi anche come cura contro questa patologia.
4. Sviluppa le abilità del bambino
Con il portare a contatto del corpo vengono stimolati quasi tutti i sensi del bambino. Le stimolazioni tattili e vestibolari non sono solo pratiche distensive, ma sono di particolare importanza per lo sviluppo delle sue abilità durante tutta la fase evolutiva. Il contatto intenso e frequente a pelle e sul corpo favorisce lo sviluppo fisico del bambino in molti modi diversi. I bambini si mostrano più socievoli, piangono meno, affrontano più rapidamente le situazioni di stress e hanno anche una migliore capacità di autoregolazione.
5. Aiuta a costruire un legame solido tra genitori e figli
Il contatto fisico permette di creare un buon legame genitori-figli, che agevola nel bambino un senso di sicurezza e fiducia. Questo legame si costruisce in gran parte sulla sensibilità e sulla capacità
di risposta della madre e del padre ai segnali del bambino.
6. Si favorisce lo sviluppo emotivo
Se si stimola il loro apparato propriocettivo-vestibolare con il contatto, i bambini sono più calmi ed equilibrati. Questo è un fattore che promuove lo sviluppo emotivo e avvicina il mondo del bambino al suo ambiente familiare, così come previsto dall’evoluzione della specie.
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Brano tratto dall’articolo
Portare i bambini: una pratica naturale
IL LIBRO
I
supporti per il trasporto fanno ormai parte dell’equipaggiamento di base di un bambino. Sono disponibili in numerosi design, colori e dimensioni, si trovano in tutti i negozi e vengono pubblicizzati un po’ ovunque. Ma come orientarsi tra le tante offerte di un mercato fin troppo ricco? A cosa bisogna prestare attenzione quando si decide di
portare un bambino? Quali supporti preferire fra tutti quelli disponibili? Quando, per quanto tempo e perché scegliere il
babywearing al posto del classico passeggino? Nelle pagine di questo libro si trovano tutte le risposte a queste e altre domande.
I genitori possono trovare tutte le informazioni di base sul babywearing, incluse importanti considerazioni che riguardano la salute e il corretto sviluppo dei bambini portati. L’autrice si sofferma sui diversi metodi di trasporto, sottolineando benefici e criticità, e dimostra come la scelta del babywearing favorisca lo sviluppo motorio, sensoriale e cognitivo del bambino, rinforzi il legame genitori-figlio e permetta ai portatori di fare una bellissima esperienza.
Numerose fotografie accompagnano passo dopo passo i lettori e le lettrici, e aiutano a comprendere come indossare fasce, mai tai, marsupi ergonomici e tanti altri supporti.
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