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Melissa: coltivazione e raccolta

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La melissa è una pianta nota per la sua azione calmante sul sistema nervoso ed è molto usata come sedativo per gli stati d’ansia. Ecco come fare per coltivarla al meglio
Melissa: coltivazione e raccolta
Esposizione: sole o mezz’ombra
Propagazione: seme
Esigenze nutrizionali: esigente in N
Parti della pianta utilizzate: foglie
Principali utilizzi: infuso, olio essenziale
La melissa è una pianta erbacea perenne alta 40-100 cm con fusti eretti, quadrangolari e ramificati. Le foglie sono di colore verde pallido, ovali, dentate e dotate di un lungo picciolo. Hanno un aroma di limone e un gusto lievemente amaro. I fiori compaiono tra giugno e agosto e sono bianco-rosati e poco evidenti.
La melissa è una pianta spontanea presente in tutta Europa. Cresce nei luoghi freschi e leggermente ombrosi dalla pianura fino ai 1.000-1.500 m slm.

ESIGENZE DELLA PIANTA

La melissa ha elevate esigenze idriche e cresce bene sia al sole che in mezz’ombra. Preferisce i terreni con una buona capacità di ritenzione idrica, anche se soffre i ristagni. È piuttosto sensibile al freddo, per cui gradisce esposizioni riparate. Non sopporta le nebbie prolungate.

TECNICHE DI COLTIVAZIONE

Un impianto di melissa può restare in produzione fino a 7-8 anni. Il terreno va preparato in primavera provvedendo ad una buona concimazione di fondo impiegando 5 kg di letame o 3 kg di compost per metro quadro. Le piantine ottenute da seme si trapiantano fra maggio e giugno con una densità di 8-10 piante/mq (25-30 cm x 40 cm). La semina diretta è difficile, perché la melissa emerge lentamente ed è poco competitiva verso le altre erbe.
Dopo il trapianto si deve irrigare, ma la possibilità di eseguire successive irrigazioni è fondamentale per ottenere una buona produzione.
La melissa è esigente anche in azoto e dopo ogni sfalcio è opportuno prevedere una concimazione di copertura con fertilizzanti organici apportando ogni volta 30-40 unità di azoto per ettaro. La concimazione può essere evitata solo per il prodotto destinato alla distillazione
Il controllo delle erbe spontanee si ottiene eseguendo 3-4 sarchiature al primo anno e ripetendo l’intervento 1-2 volte all’anno successivamente. In alternativa la melissa può essere pacciamata.
Prima dell’inverno è utile una rincalzatura lungo la fila per proteggere le piante dal freddo e per favorire l’emissione di stoloni.

PRINCIPALI PARASSITI

Septoria (Septoria melissae). La septoria, come anche la ruggine, si manifestano con la comparsa di macchie scure sulla parte basale delle piante. Piuttosto che eseguire dei trattamenti è preferibile procedere al raccolto in due tempi: si esegue un primo taglio sulla vegetazione sana e un secondo taglio per eliminare le porzioni ammalate e/o per ottenere un prodotto di seconda qualità.

RACCOLTA

La melissa si raccoglie falciandola molto bassa, a livello del terreno, in quanto gli organi preposti al ricaccio si trovano nella porzione interrata della pianta. Nel primo anno si esegue un solo taglio in fioritura, di solito nella seconda metà di luglio. Negli anni successivi i tagli possono essere 2 o 3. Il primo ad inizio fioritura, in giugno; il secondo a settembre. Per ottenere un terzo sfalcio si deve anticipare il primo taglio in pre-fioritura. Il primo taglio permette di ottenere un prodotto con un contenuto in sostanze aromatiche del 20-25% superiore rispetto ai tagli successivi.
Il prodotto fresco va manipolato con attenzione e va destinato rapidamente all’essiccazione o alla distillazione, perché le pressioni esercitate sulle foglie e la luce del sole ne peggiorano la qualità favorendo rapide fermentazioni.
In 10 mq coltivati a melissa si possono ottenere circa 15-20 kg di prodotto fresco pari a 3-5 kg di prodotto secco.

UTILIZZO

La melissa è la base ideale per la preparazione di tisane. In cucina può essere usata per insaporire gelati, zuppe e condimenti.
Con il suo aroma di limone si associa bene ai piatti di pesce e di frutti di mare.
Può essere aggiunta a metà cottura durante la preparazione delle confetture di mele, fragole o fichi per ottenere sapori nuovi.
L’essenza di melissa si usa in profumeria e nella preparazione di liquori come l’assenzio e lo chartreuse.

CARATTERISTICHE NUTRIZIONALI E SALUTISTICHE

La melissa, come tutte le Labiate, esercita un’azione calmante sul sistema nervoso. Si può usare come sedativo per gli stati di ansia, in particolare quando questi si manifestano con somatizzazioni ai danni del sistema digestivo o provocando emicrania. Nei secoli scorsi la melissa è stata usata frequentemente per calmare il nervosismo nelle giovani donne.

NOTE E CURIOSITÀ

Nel 1611 i Carmelitani Scalzi francesi inventarono l’Acqua di melissa che andava a ruba fra i ricchi e i poveri come rimedio contro il mal di denti, le sincopi, le crisi di nervi e altri malesseri. L’acqua antisterica dei Carmelitani Scalzi si prepara cuocendo per 5 minuti in un litro di acqua 50 g di foglie essiccate di melissa con 10 g di scorza di limone, 10 g di noce moscata, 10 g di chiodi di garofano e 10 g di cannella. Si aggiunge poi un litro di grappa e si lascia macerare al sole o in un luogo ben caldo per 1 mese. Dopo la filtrazione l’acqua di melissa si conserva in un recipiente scuro. Per l’uso si dosa un cucchiaino del preparato in una tazzina di acqua.
Le informazioni sono tratte  dal libro Coltivazione biologica delle piante aromatiche
Le aromatiche, o officinali, rappresentano un gruppo di piante di particolare interesse sia per i loro molteplici impieghi culinari ed erboristici, sia per la relativa facilità di coltivazione.
In queste pagine, Francesco Beldì, agronomo e autore di successo di manuali di coltivazione biologica, guida il lettore in un affascinante viaggio nel mondo delle piante aromatiche, attraverso oltre 50 schede che illustrano in dettaglio: dalla A di acetosa fino alla Z di zafferano, le proprietà, l’impiego e il metodo di coltivazione delle principali specie in grado di prosperare nel nostro clima.
Per ogni pianta sono inoltre riportati preziosi consigli e suggerimenti per il controllo dei parassiti, la raccolta e la conservazione, indispensabili per preservare al meglio le preziose proprietà delle aromatiche.

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