«Salviamo api e agricoltori!»: e mettiamo al bando i pesticidi pericolosi per la salute e l’ambiente. Con questa nuova Iniziativa dei Cittadini Europei, ci si impegna a raccogliere le firme per una politica di cambiamento a beneficio dell’ambiente e della nostra salute. Al raggiungimento di 1 milione di firme, la Commissione europea e il Parlamento europeo saranno costretti a rispondere alla richiesta di eliminazione graduale entro il 2030 dei pesticidi sintetici più dannosi. A partire da quelli che uccidono le api!
L’iniziativa vede schierate diverse organizzazioni della società civile europea, movimenti dal basso, organizzazioni di apicoltori, iniziative popolari locali, gruppi agricoli e scienziati ambientali. Tutte realtà che si occupano di ambiente, salute, agricoltura e apicoltura, a partire da: Pesticide Action Network (Pan), Associazione europea degli apicoltori professionisti, Fondazione Aurelia, Bund (Friends of the Earth Germany), Generations Futures, GLOBAL 2000, Friends of the Earth Europe, Pesticide Action Network Europe, l’istituto ambientale di Monaco di Baviera (Umweltinstitut) e tutte le associazioni italiane e internazionali che si stanno unendo alla campagna: più di 90 organizzazioni di 17 diversi Paesi europei, con il supporto delle associazioni degli agricoltori biologici.
Andare dritti alle cause!
L’attuale modello agricolo ha portato gli ecosistemi sull’orlo del collasso. Nell’Unione europea, ogni tre minuti chiude un’azienda agricola. E ogni giorno, la biodiversità a sostegno dei nostri sistemi alimentari è in drastica diminuzione. Insieme a siepi e prati fioriti, api, farfalle e altri insetti stanno scomparendo dai nostri paesaggi. I canti di molte specie di uccelli, un tempo molto diffuse, sono stati messi a tacere. Ruscelli e fiumi sono inquinati e ogni giorno l’ambiente e i consumatori sono esposti a un cocktail di pesticidi. Secondo il motto «crescere o morire», un numero sempre più elevato di terreni agricoli è concentrato in un numero sempre minore di aziende agricole, che per sopravvivere devono generare rese sempre più elevate. Le piccole aziende agricole spesso non riescono a sfamare una famiglia.
Insieme a loro, stanno scomparendo anche i posti di lavoro e le preziose tradizioni culturali dalle nostre zone rurali. Il futuro del nostro approvvigionamento alimentare, del nostro ambiente e della nostra salute è seriamente minacciato.
L’importanza delle api
Le api e gli altri insetti impollinatori giocano un ruolo essenziale negli ecosistemi: un terzo del nostro cibo dipende dalla loro opera di impollinazione. Se questi preziosi insetti sparissero, le conseguenze sulla produzione alimentare sarebbero devastanti. Chi impollinerebbe le coltivazioni? L’impollinazione artificiale è una pratica faticosa, lenta e costosa. Il valore di questo servizio, offerto gratis dalle api di tutto il mondo, è stato stimato in circa 265 miliardi di euro all’anno. Difendere le api è quindi di nostro interesse, anche da un punto di vista economico. Solo in Europa, oltre 4000 ortaggi dipendono dall’impollinazione degli insetti.
Ma oggi le api continuano a morire e il loro inesorabile declino ha impatti anche sugli esseri umani. La nostra vita dipende dalla loro.
Numerosi appelli di scienziati da ogni parte del mondo chiedono la messa di atto di un urgente cambio di rotta per fermare il collasso della natura. Un quarto degli animali selvatici europei è gravemente a rischio di estinzione, mentre la metà dei siti naturali è in condizioni ecologicamente sfavorevoli e i servizi ecosistemici si stanno deteriorando.
Un altro modello agricolo è possibile
La via d’uscita sta in un sistema agricolo senza prodotti agrochimici, che conservi e arricchisca la preziosa diversità dei paesaggi, delle tradizioni agricole e alimentari in Europa. Un modello agricolo che garantisca il sostentamento delle api e degli agricoltori e regali salute ai cittadini.
Nell’Ue già 250 mila aziende agricole stanno coltivando i loro terreni secondo standard ecologici, senza l’uso di pesticidi sintetici. Questo tipo di agricoltura non potrebbe diventare lo standard europeo? «Stiamo portando la lotta contro i pesticidi sintetici a livello europeo, dando ai cittadini che chiedono un nuovo sistema agricolo la possibilità di esprimersi con una sola voce» ha dichiarato Veronika Feicht dell’istituto per l’ambiente di Monaco di Baviera. «I cittadini reclamano un sistema che non danneggi la biodiversità e gli ecosistemi, che non metta a dura prova la salute dei consumatori, ma che invece garantisca il sostentamento per api e agricoltori e sia più sano per le persone. Con la nostra iniziativa ci impegniamo a fare di questo tipo di agricoltura una realtà in tutta Europa».
Le richieste alla Commissione europea
L’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) si articola in tre proposte che prendono in considerazione i diversi aspetti ambientali e sociali:
1) Eliminazione graduale dei pesticidi sintetici.
Eliminazione graduale dei pesticidi sintetici nell’agricoltura dell’Ue entro il 2030, iniziando da quelli più pericolosi, per diventare privi di pesticidi al 100% entro il 2035.
2) Ripristino della biodiversità.
Ripristino degli ecosistemi naturali nelle aree agricole e trasformazione dei mezzi di produzione in modo che l’agricoltura contribuisca nuovamente alla promozione della biodiversità.
3) Sostegno agli agricoltori nella transizione.
Riformare l’agricoltura dando priorità a realtà su piccola scala, diversificate e sostenibili, sostenendo un rapido aumento delle pratiche agroecologiche e biologiche e consentendo la formazione e la ricerca indipendente degli agricoltori in materia di agricoltura senza pesticidi e ogm.
Cos’è l’Iniziativa dei Cittadini Europei?
L’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) è uno strumento democratico che consente ai cittadini di influenzare le politiche europee. E oggi arriva al momento giusto, perché le istituzioni dell’Ue stanno negoziando il futuro della Politica agricola comune (Pac) post 2020. Come cittadini adesso possiamochiedere un modello agricolo diverso, che promuove la biodiversità, protegge il clima e preserva le piccole aziende agricole. Se i promotori riusciranno nell’intento di raccogliere 1 milione di firme entro settembre 2020, la Commissione europea e il Parlamento saranno tenuti a considerare la possibilità di trasformare le richieste della campagna in legge. Un’azione collettiva che può fare davvero la differenza: portando a un cambiamento di paradigma verso un’agricoltura che preserva le generazioni future
COME ADERIRE
Si può firmare l’iniziativa dei cittadini europei qui