Vai al contenuto della pagina

Sciopero clima. Il ministro Fioramonti: «Giustificate i ragazzi». E Greta Thunberg parla all’Onu

homepage h2

Il ministro dell’istruzione Lorenzo Fioramonti ha fatto inviare una circolare a tutti i dirigenti scolastici invitandoli a giustificare gli studenti che parteciperanno allo sciopero globale per il clima il 27 settembre.
Scrive il ministro Fioramonti sulla sua pagina Facebook: «In accordo con quanto richiesto da molte parti sociali e realtà associative impegnate nelle tematiche ambientali, ho dato mandato di redigere una circolare che invitasse le scuole, pur nella loro autonomia, a considerare giustificabili le assenze degli studenti occorse per la mobilitazione mondiale contro il cambiamento climatico. In questa settimana dal 20 al 27 settembre, infatti, ragazzi e ragazze di ogni Paese stanno scendendo in piazza per rivendicare un’attenzione imprescindibile al loro futuro, che è minacciato dalla devastazione ambientale e da una concezione economica dello sviluppo ormai insostenibile. L’importanza di questa mobilitazione è quindi fondamentale per numerosi aspetti, a partire dalla necessità improrogabile di un cambiamento rapido dei modelli socio-economici imperanti. È in gioco il bene più essenziale, cioè imparare a prenderci cura del nostro mondo». Movimenti, giovani, insegnanti, genitori e cittadini si preparano a partecipare allo sciopero per il clima che a livello internazionale è stato indetto per il 27 settenbre: si attendono milioni di persone nelle piazze di migliaia di città.
Intanto al vertice sul clima dell’Onu a New York 66 paesi, 102 città e 93 imprese si sono impegnate a raggiungere zero emissioni entro il 2050. A renderlo noto sono state le stesse Nazioni Unite.
Ma, a 4 anni dallo “storico” accordo di Parigi, si osserva comunque come gli impegni assunti dagli Stati siano ancora molto “fluidi” e lontani dal raggiungere gli obiettivi fissati. Anche la giovane attivista svedese Greta Thunberg ha parlato all’Onu, con rabbia e tra le lacrime. ” Mi avete rubato sogni e infanzia” ha detto.
Intanto è possibile anche sostenere l’iniziativa portata avanti a Terra Nuova Edizioni e Italia Che Cambia: la realizzazione di un documentario per raccontare proprio i Fridays For Future e la loro battaglia. È partito il crowdfunding per sostenere i costi di produzione del documentario: QUI per partecipare e sostenere la diffusione dell’informazione e la sensibilizzazione
Ecco la circolare diramata dal ministro Fioramonti

Insieme per salvare il mondo

Riguardo alle letture utili che si possono trovare disponibili per sensibilizzare anche i più giovani sull’emergenza climatica e ambientale, ecco che Terra Nuova ha pubblicato il libro illustrato per bambini e ragazzi “Insieme per salvare il mondo” , che spiega l’emergenza climatica ai più giovani e offre spunti di riflessione e di azione.

Sofia, la giovane protagonista di questo libro, è in sintonia con i tantissimi studenti che in tutto il mondo stanno scendendo in piazza chiedendo che gli adulti facciano qualcosa contro il riscaldamento globale e il cambiamento climatico. Gli scioperi per il clima e il movimento che si è creato intorno ai Fridays For Future testimoniano la nascita, nelle generazioni più giovani, della consapevolezza che se non interveniamo ORA, il pianeta e tutti i suoi abitanti non avranno futuro.
La presa di coscienza di Sofia, la solidarietà che esprime verso le specie e le popolazioni più a rischio raccontano che possiamo ancora fare qualcosa, che ognuno di noi può fare la differenza. Insieme per salvare il mondo è infatti una storia ottimista con un lieto fine che tutti auspichiamo.
Nella parte finale del libro sono presenti spiegazioni scientifiche molto utili sul cambiamento climatico e il riscaldamento globale, e approfondimenti che analizzano cosa sta succedendo ad alcune specie a rischio di estinzione: l’orso polare, la tigre del Bengala, la tartaruga di Kemp, le api e il fenicottero andino. Ma anche alcuni insediamenti umani sono gravemente a rischio: ad esempio la popolazione della Repubblica della Kiribati, i contadini siriani e i pescatori del New England potrebbero diventare presto i nuovi rifugiati climatici a causa della distruzione delle condizioni che consentono loro di sopravvivere nei luoghi di nascita.

Leggi anche

Per eseguire una ricerca inserire almeno 3 caratteri

Il tuo account

Se sei abbonato/a alla rivista Terra Nuova, effettua il log-in con le credenziali del tuo account su www.terranuovalibri.it per accedere ai tuoi contenuti riservati.

Se vuoi creare un account gratuito o sottoscrivere un abbonamento, vai su www.terranuovalibri.it.
Subito per te offerte e vantaggi esclusivi per il tuo sostegno all'informazione indipendente!