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Coabitazioni giovanili solidali: l’altra faccia del cohousing

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Parlando di cohousing, spesso immaginiamo un gruppo di famiglie con potere di acquisto che, spinte da ideali ecologici e solidali, intraprendono un percorso di progettazione partecipata finalizzata alla costituzione di un condominio che rispecchi i propri valori. Ma il cohousing, l’atto di coabitare, può assumere diverse forme, come nel caso delle tre comunità giovanili di Torino: i Tessitori, la Sorgente e Filo Continuo.
Non è una novità, per i lettori di Terra Nuova, trovare Torino nuovamente citata in articoli riguardanti il cohousing. Nell’ambito della coabitazione, è certo la città d’Italia più accogliente e florida di progetti. Ricordiamo il primo e ormai quasi “storico” Cohousing Numero Zero, e quelli realizzati in seguito: S.O.L.E cohousing e Mondo10. Due altri progetti sono “in cantiere”, il cohousing nel quartiere di Lucento e quello nel bosco a Reaglie (vedi www.coabitare.org). Anche le cooperative Synergica, Liberitutti e Il punto gestiscono quattro coabitazioni solidali (social housing) di cui parleremo in un prossimo articolo. Qui presentiamo tre progetti, sempre inseriti nel contesto urbano torinese, che si distinguono dagli altri per essere stati pensati “per” e “con” i giovani.
Grazie alla collaborazione tra Città di Torino, ATC (Agenzia Territoriale per la Casa) e l’ associazione Acmos, dal 2006 ad oggi sono stati realizzati i progetti di coabitazione giovanile solidale comunità la Sorgente, comunità Filo Continuo e comunità Tessitori composte da ragazzi e ragazze dai 18 ai 30 anni.
Acmos, acronimo di Aggregazione, Coscientizzazione, MOvimentazione Sociale, è un’associazione di promozione sociale nata nel 1999 a Torino e oggi attiva in diverse parti di Italia. La sua finalità è promuovere il protagonismo giovanile e l’educazione alla cittadinanza e alla legalità nelle scuole. Durante il proprio percorso, Acmos ha dedicato attenzione al tema dell’abitare sociale dal quale è scaturito l’ambito DAI – diventare adulti insieme, la realtà che comprende i progetti di coabitazione solidale, ritenute “lo strumento attraverso il quale testimoniare con le scelte di vita, a partire dalla casa, la volontà di stare vicini gli uni agli altri, in spirito di accoglienza verso le persone che si incontrano e con il preciso obiettivo di incidere positivamente all’interno dei territori che animiamo” (Fonte: sito Acmos).
Clara Derossi, una coabitante, spiega: “le tre comunità godono della disponibilità di alcuni alloggi in edifici di edilizia popolare ad un prezzo calmierato in cambio di 10 ore settimanali di volontariato finalizzati a creare e mantenere rapporti di buon vicinato all’interno dello stabile. Questa soluzione permette di rispondere a due esigenze: da un lato, noi giovani possiamo concederci una certa indipendenza economica e possiamo sperimentare un modo alternativo di vivere la casa, d’altra parte possiamo rispondere al bisogno di monitorare e portare impulsi positivi e propositivi in contesti particolari come quelli delle case popolari”.
Oltre ad incontrarsi fra comunità per scambiare considerazioni ed informazioni, negli anni va consolidandosi la buona pratica di dedicare un fine settimana all’anno ad una gita collettiva finalizzata a conoscere ed esplorare le diverse realtà di cohousing esistenti in Italia. Cogliendo l’occasione del 21 Maggio, giornata europea dell’abitare collaborativo, una carovana di delegati delle tre comunità si è messa in viaggio per incontrare la comunità Ecosol Camminando a Fidenza, la cooperativa Itaca a Modena e cohousing San Giorgio della cooperativa Solidaria a Ferrara. “Queste realtà” racconta Clara “sono nate da un gruppo di persone che, attraverso un lungo percorso di progettazione e confronto, sono riuscite a realizzare la casa che rispecchiasse l’ideale di ognuno. Questo incontro è stato importante per confrontarci con realtà di cohousing diverse dalla nostra e ha suscitato in noi una bella riflessione su un vivere adulto alternativo”.
Una buona pratica che arricchisce i singoli e diventa patrimonio pubblico, grazie all’interessante video che riportiamo in fondo all’articolo, realizzato dall’ufficio stampa di Acmos e l’associazione Libera Piemonte.
Vuoi saperne di più di ecovillaggi e cohousing? Leggi:

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