Sociocrazia: un modello per favorire la collaborazione
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La Rete italiana villaggi ecologici – Rive è impegnata da due anni nel progetto Sociocracy Empowering Organizational Capacity – SEOC che ha come obiettivo l’apprendimento e la divulgazione della Sociocrazia 3.0, un’evoluzione della Sociocrazia classica nella quale sono stati integrati elementi di Olocrazia (un modello organizzativo basato sulla visione olistica) e di Comunicazione non violenta (Marshall B. Rosemberg).
Grazie ad un finanziamento europeo del programma Erasmus+ e allo stimolo lanciato da Asociatia Romania in Transitie (movimento di Transition Towns in Romania) è stato possibile creare una collaborazione tra la Rive, la Red Iberica de Ecoaldeas – Rie (rete iberica degli ecovillaggi) e l’Universitatea de Vest Timisoara (Università rumena di Timisoara) i cui risultati sono oggi disponibili sui siti web sociocracy30.intranzitie.org e sociocracy30.org. Non solo: è stato creato un gruppo di facilitatori e trainers che possono sostenere gruppi e diffondere ulteriormente la Sociocrazia 3.0 in Italia.
Le caratteristiche del metodo
La Sociocrazia 3.0 è una struttura vuota che si adatta a diverse esigenze e a partire dalle sue componenti base, fornisce stabilità al processo di autoregolazione: ciò avviene attraverso la doppia rappresentanza per ogni gruppo, un sistema di feedback continuo (riscontri periodici sull’andamento di ogni singolo gruppo e tra gruppi che interagiscono) e le linee guida per due processi fondamentali per ogni organizzazione: quello elettivo e quello decisionale.
Attraverso le indicazioni contenute nel modello sociocratico, ogni gruppo, associazione, o azienda può liberamente definire i propri ambiti di competenza, i ruoli necessari all’interno dei propri gruppi e definire il flusso di informazioni. Ciò porta immediata chiarezza nella struttura organizzativa del gruppo e consente di concordare un piano strategico in cui ognuno è consapevole del proprio mandato e in quali settori può agire in autonomia e in quali invece, è necessaria la collaborazione.
Grazie al progetto Seoc, oggi è possibile attingere informazioni e materiali OpenSouce sulla Sociocrazia 3.0 nel sito sociocracy30.intranzitie.org dove è pubblicata una libreria online ( LOVR, Library of Open Virtual Resources) da cui è possibile consultare e scaricare gli strumenti didattici e di facilitazione per muovere i primi passi in Sociocrazia. Vi si trovano il manuale introduttivo tradotto in quattro lingue, le carte di facilitazione, suggerimenti per strutturare un corso o mettersi in gioco come facilitatori del proprio gruppo ( S3 Intro Course and Facilitation practice) e molto altro ancora.
Grazie alla collaborazione con i ricercatori dell’Università di Timisoara, è stata prodotta una ricerca universitaria il cui obiettivo è raccogliere testimonianze – attraverso la compilazione di formulari – che consentano di monitorare le dinamiche emergenti dall’applicazione pratica del processo sociocratico, al fine di evolverlo, migliorarlo e personalizzarlo.
Per saperne di più sul progetto Seoc, può visitare il sito Rive.
Per chiunque voglia tenersi in contatto, ricevere aggiornamenti, organizzare un corso o interessarsi per collaborare con lo sviluppo futuro di questo progetto, può scrivere a: sociocrazia3.0@gmail.com
oppure visitare la pagina facebook Sociocracy30 o il gruppo facebook
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Un manuale ricco di suggerimenti pratici, dove vengono descritti ruoli, procedure, strumenti e tempi per introdurre il metodo del consenso nel proprio ambito di lavoro o di impiego.
La convinzione di base è che per cambiare lo stato delle cose è necessario utilizzare nuovi strumenti di analisi, ma anche di dialogo e confronto. Imparare a prendere decisioni partecipate e condivise, senza dividersi in maggioranza e minoranza, senza spaccature e frustrazioni è una metodologia rivoluzionaria per rendere più efficaci le riunioni e motivare la partecipazione.