COP21. I leader a casa, il campo ai negoziatori
Dopo la cerimonia di apertura e i discorsi ufficial sono tornati a casa. Ora il campo è lasciato ai negoziatori.
Dopo la cerimonia di apertura e i discorsi ufficial sono tornati a casa. Ora il campo è lasciato ai negoziatori.
Nel suo docu-film, “L’Italia al tempo della peste”, Fulvio Grimaldi ha percorso l’Italia dei crimini contro il territorio, la salute, l’ambiente, la comunità.
Convertire l’agricoltura convenzionale al biologico significa ridurre del 36% le emissioni negli Usa e del 23% in Europa. In occasione della Conferenza di Parigi Aiab e Federbio insistono sull’importanza dei metodi agricoli nella lotta ai cambiamenti climatici
Sulle trivelle il voto dei cittadini è più vicino. I sei quesiti referendari contro le trivelle in mare e su terraferma hanno superato indenni l’esame di regolarità della Corte di Cassazione.
COP21, la ventunesima conferenza delle parti, è iniziata preliminarmente con un giorno di anticipo, il 29 novembre. E nello stesso giorno ambientalisti e cittadini si sono riversati comunque in città per dare un segnale di presenza. La polizia ha caricato qualche gruppo di attivisti. Il 30 novembre l’arrivo dei capi di Stato.
Il 29 novembre milioni di persone in tutto il mondo hanno marciato per esigere dalle istituzioni, dalla politica, dai governi e dalle autorità internazionali che si adottino radicali decisioni per fermare i cambiamenti climatici. Intanto COP21 si è aperta tra i disordini a Parigi.
Liam Scheff è il creatore di un film animato di 17 minuti, “The oil alarm”, che racconta come, per sopravvivere ai cambiamenti climatici, alla Monsanto e ai big del petrolio, una delle chiavi sia ricominciare a coltivarsi il proprio cibo.
“Fratini d’Italia” è stato finanziato e ringraziamo tutti i lettori di Terra Nuova e chi ha creduto in questa idea originale e importante che porterà alla pubblicazione di un reportage a fumetti sulla nidificazione di un piccolo uccello che lotta per la sopravvivenza.
I popoli indigeni più direttamente minacciati dalla catastrofe ecologica non avranno spazio al summit Cop21, che si terrà a Parigi alla fine del mese. Questo nonostante prove evidenti dimostrino che i popoli indigeni sono i migliori conservazionisti degli ambienti in cui abitano.
Oltre 60 milioni di metri cubi di fango tossico e detriti sono fuoriusciti a causa del crollo di due dighe in Brasile, inquinando uno dei fiumi più importanti del paese. Ora altre due dighe rischiano di cedere. Gli indios: “Se muore il fiume moriamo anche noi”.
La Commissione europea ha illustrato la sua posizione e i suoi obiettivi in vista della conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici di Parigi che si svolgerà dal 30 novembre all’11 dicembre prossimi.
Il think tank istituito da Pentapolis Onlus e Università Lumsa, in collaborazione con Osservatorio Pavia, presenta i risultati del Rapporto 2015 sulla copertura delle notizie ambientali da parte dei tg delle 7 principali tv italiane. Appena il 3,3% dei servizi si occupa di ambiente.
L’associazione Legambiente sceglie Rimini per la manifestazione del 29 novembre promossa in tantissime città d’Italia e del mondo. Purtroppo a Parigi le autorità l’hanno proibita.
Sono i dati pubblicati dall’Onu in vista della Conferenza sul clima di Parigi, che analizzano gli effetti dei cambiamenti climatici negli ultimi 20 anni. I più colpiti sono Stati Uniti e Cina, seguiti da India e Filippine. Ma le classi sociali povere sono più a rischio…
Mano a mano che si avvicina il summit sul clima di Parigi, alcune banche decidono di annunciare la scelta di allontanarsi dal carbone. La pressione dei risparmiatori funziona!
In Europa si acquistano ancora poche auto elettriche, tranne che in Norvegia. Ma nel car sharing si stanno diffondendo sempre più, a cominciare da Milano…
Tante critiche sono piovute sul summit delle Nazioni Unite sul clima per la scelta dei partner e degli sponsor, che vedono tra i maggiori inquinatori del pianeta.
«In Val di Susa si sono violati i diritti fondamentali degli abitanti e delle comunità locali»: è la sentenza pronunciata dal Tribunale Permanente dei Popoli che si è riunito per processare l’Alta Velocità e il sistema delle Grandi Opere.
Se la tendenza non verrà modificata, ci sarà un aumento della temperatura entro fine secolo di oltre 5 gradi centigradi, arrivando in Medio Oriente a 60 gradi percepiti. Aumenti che potrebbero portare alla fine della civiltà!
L’associazione 350.org sta promuovendo l’organizzazione di marce per il clima in diverse città del mondo. L’appuntamento a Parigi è per il 29 novembre. Trova gli altri appuntamenti in Italia e nel mondo e organizzane uno anche tu.