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Terra Nuova dei lettori

Uno spazio che accoglie i contributi dei lettori: un invito a inviare idee, proposte, poesie, ricette, storie… e via comunicando.
Il materiale va spedito a: Terra Nuova dei Lettori, via Ponte di Mezzo 1, 50127 Firenze o compilando questa form.

No al rigassificatore di Zaule

Quasi tutti gli amministratori contro, almeno a parole. Ma per il rigassificatore di Zaule (Trieste) c’è già un’Autorizzazione Integrata Ambientale che lo stesso sindaco della città definisce “rilasciata a seguito di una procedura anomala e viziata”. E i cittadini protestano.

Le mogli degli operai Fiat: ora parlano loro

Il Movimento 5 Stelle di Pomigliano ha raccolto la voce e la testimonianza delle mogli degli operai Fiat. E a Marchionne parlano chiaro, parole che vogliono far arrivare anche a chi potrebbe fare qualcosa ma non lo fa.

Anche a Serdiana tornano gli alberi

Domenica 16 dicembre l’Associazione “L’uomo che pianta gli alberi”promuove il  progetto di piantumazione nelle campagne di Serdiana, provincia di Cagliari. Le piante ci verranno fornite dall’Ente Foreste.

Basta con gli imballaggi inutili!

“Sarebbe bello se la vostra rivista incoraggiasse i cittadini e le società produttrici  a limitare l’uso dei materiali di imballaggio destinati all’utente finale”… la lettera di Federica.

Il dilemma del lettore del Terzo Millennio

“Volevo dare il mio contributo al dibattito sull’ebook che si è aperto sulla rivista già da qualche mese”… la lettera di Patrizia dal titolo “Il dilemma del lettore del Terzo Millennio”.

Gli alberi di Donori ringraziano

L’associazione “L’uomo che pianta gli alberi”, che presto avrà anche un proprio sito web, ha promosso una iniziativa che ha riscosso un ottimo successo: una domenica a piantare gli alberi.

Diossine e salute: l’esposto delle donne di Taranto

Già sessanta segnalazioni di casi di endometriosi nel tarantino pervenute in una sola settimana: entro metà dicembre il comitato cittadino solleciterà la Procura con un esposto. L’Associazione Italiana Endometriosi Onlus esorta a fare chiarezza.

Erba sintetica: un esempio di incuria

I genitori di Ruben ed Ermes, di Montepertico (La Spezia), si sono fatti portavoce di una denuncia: un’area dedicata ai giochi per i bambini dove brandelli di un vecchio manto di erba sintetica sono stati lasciati tra le giostrine che i piccoli utilizzano tutti i giorni. Abbiamo deciso di dare loro voce.

Video-dossier sull’Ilva

Dopo gli arresti e i sequestri per disastro ambientale e associazione a delinquere, arriva la ritorsione dell’azienda: l’Ilva chiude. E il governo accorre, stende il tappeto rosso e prepara il decreto.

Mamme e bimbi in piazza contro i satelliti militari

Mamme e bambini in contrada Apa a Niscemi (Caltanissetta) per dire no al Muos, il sistema di comunicazione satellitare militare che gli americani stanno costruendo nella riserva naturale della Sughereta in contrada Ulmo.

Impianto Clorosoda dell’Eni: 17 indagati

La Procura di Gela ha sottoposto a indagini 17 persone, tra tecnici e dirigenti del reparto Clorosoda, l’impianto dell’Eni per la produzione di ipoclorito, soda caustica e dicoloroetano, sostanze che avrebbe fatto ammalare decine di dipendenti, alcuni poi morti.

Ancora sul signoraggio

Parliamo ancora di signoraggio, con la lettera di Matteo inviata in redazione per una riflessione sul signoraggio, le banche e il Pil pubblicata sul mensile Terra Nuova Novembre 2012.

Amazzonia, la denuncia: bimbe comprate per 10 euro

Una bambina indigena di 10-12 anni in Amazzonia vale pochi euro. A volte solo un pacchetto di caramelle o una maglietta. Sono già 12 le denunce presentate nell’ultimo mese alle autorit. di Sao Gabriel da Cachoeira.

Fuori la pubblicità dalla scuola!

Un gruppo di genitori si mobilita contro una convenzione stipulata da alcuni istituti con la Conad, che “premia” i clienti fornendo materiale didattico alla scuola. La lettera di Daniela “Fuori la pubblicità dalla scuola“.

“Il caso Inalca”: ecco il docu-film

Inalca ormai in Italia è sinonimo di industria delle carni, la proprietà è della famiglia Cremonini. In provincia di Modena l’azienda voleva costruire una sorta di inceneritore di scarti animali, usufruendo anche di fondi europei. Ecco la storia di un progetto contestato, modificato, autorizzato per metà e sul quale i cittadini vogliono vederci chiaro.

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