Cambiare il pensiero per salvare il pianeta
L’opinione di un nostro lettore sulla fine infausta cui è destinata la Terra se non cerchiamo in ogni modo possibile di cambiare la rotta che adesso è impostata sull’ “autodistruzione”
L’opinione di un nostro lettore sulla fine infausta cui è destinata la Terra se non cerchiamo in ogni modo possibile di cambiare la rotta che adesso è impostata sull’ “autodistruzione”
Sono una vostra abbonata e faccio parte di un gruppo di acquisto (Gassingrasso, quartiere 5, Firenze)… la lettera di Dina giunta in redazione dal titolo “Le bottiglie in Tritan sono ecologiche?“.
In Puglia l’incubo tumori non significa solo Ilva e dintorni: c’è molto di più, ci sono tanti più morti, ma nessuno studio, nessuna risposta, nessuna azione per evitare altre morti.
È nato il comitato Roma Si Muove per promuovere gli 8 Referendum per vivere meglio a Roma e per migliorare la qualità della vita della città. Si tratta di una campagna referendaria di cui Aiab è anche ne condivide le finalità.
A Soriano, in provincia di Viterbo, è nato un comitato per dire no alla centrale a biogas che l’amministrazione vuole autorizzare. Ecco i quesiti che ha sottoposto al sindaco.
Era l’inverno scorso quando Filippo Tronca e Marialaura Carducci, di Abruzzo 24 Ore diffondevano un video per denunciare tutto ciò che non era stato fatto in uno dei tanti paesini terremotati d’Abruzzo: Castelnuovo. Ora siamo alle porte dell’autunno e la gente vorrebbe stupirsi, rendersi conto che in fondo l’Italia non è come la dipingono, che sa essere concreta e leale con la sua gente. Ma è possibile?
Gli sviluppi giudiziari del caso dell’Ilva di Taranto permettono ai tarantini colpiti dalle conseguenze dell’inquinamento di costituirsi parte civile o di promuovere causa civile autonoma per chiedere il risarcimento del danno. Pubblichiamo il commento di uno degli avvocati che, attraverso il comitato salute di Brindisi, si è preso a cuore la questione.
Gentile Redazione, sto ristrutturando una casa in Umbria utilizzando biomateriale e, essendo un medico e non un esperto in materia, ho fatto tesoro dei vostri articoli sulla bioedilizia…La lettera di Alice.
Vorrei provare la strada vegetariana ed eventualmente poi passare al veganesimo. Ora seguo una dieta «normale», direi mediterranea, sinceramente non saprei come cominciare per evitare scompensi o simili.
L’associazione Idra che da anni segnala e denuncia i problemi sorti a causa dei lavori per la linea ferroviaria ad alta velocità nel Fiorentino, si è rivolta alla Commissione Europea.
Da pochi giorni ho ultimato la lettura del libro da voi edito Lo zen e l’arte di invecchiare bene di Susan Moon. Desidero proprio complimentarmi con voi: è stata una lettura veramente piacevole.
Mi chiamo Veronica, ho 22 anni e mi piacerebbe evadere un po’ da questa società malata, per capire davvero cosa voglio dalla mia vita… Lettera pubblicata nella rubrica di Luglio-Agosto 2012.
Ho comperato e letto il mensile di giugno 2012 e vi ringrazio per l’interessamento dimostrato. Vorrei però farvi notare che non è stato affrontato l’argomento anche dall’angolazione che segnalavo/lamentavo…
A Bedonia i cittadini si mobilitano per dire no alla centrale a olio di colza che dovrebbe sorgere a Bedonia (Parma) con emissioni nocive e odorigene di fortissimo impatto su ambiente e salute. E l’amministrazione pare abbia fatto marcia indietro.
Si è recentemente costituito a Udine il NO Harlan Group, composto da volontari appartenenti ad alcune associazioni animaliste del territorio friulano. L’obiettivo prioritario del gruppo è quello di condurre una serie di azioni d’informazione e protesta riguardanti il tema della sperimentazione animale.
Vorrei informare la redazione e i lettori di aver pubblicato, sul sito degli autoproduttori per l’autoconsumo dedito al dono-scambio di semi www.bioscambio.it…
Carissimi di Terra Nuova, mi chiamo Luca e da luglio comincerò la mia attività di lavoratore agricolo in Toscana, nella campagna aretina….
Prosegue la raccolta di firme promossa dal gruppo “Trieste per gli animali” per impedire la costruzione dello stabulario e destinare invece i fondi alla ricerca di metodi alternativi alla sperimentazione sugli animali.
Dopo quasi dieci anni dalla ‘fine della guerra’, l’America fa i conti con l’Iraq e si accorge di quanti dollari ha investito nel suo secondo intervento nel Golfo, quello della ricostruzione (enormi le risorse già per la guerra). Anzi no, “sprecato”. Questa la conclusione del rapporto sui 51 miliardi di dollari versati dai contribuenti americani per ‘ricostruire’ il paese mediorientale.
Sono un vostro lettore da tanti anni, fin dai primissimi numeri, e mi trovo spesso a tenere discussioni animate su «biologico sì, biologico no», «tanto sono tutti uguali» (i coltivatori), «non ce n’è per tutti» e così via.