Consumiamo la nostra cultura senza esitazioni!
Se c’è un qualcosa che dovremmo consumare di più, senza esitazioni e sensi di colpa, è la nostra cultura.
Per quale motivo decine di milioni di turisti ogni anno vengono a visitare le nostre città d’arte? Siamo o no il Paese con il patrimonio culturale più vasto del Continente e forse del mondo?
Secondo il Centro studi turistici di Firenze negli ultimi dieci anni la domanda turistica nelle città d’arte è cresciuta del +20,8% (pari a un aumento di 19,5 milioni) con un incremento medio annuo del +2,4%. Ma la componente principale del mercato è data dagli stranieri, che rappresentano circa il 60% circa delle presenze.
L’Istat conferma che c’è un’alta percentuale di persone che non ha mai visitato musei, mostre, siti archeologici o monumenti, non legge il giornale nemmeno una volta a settimana, né un solo libro in un anno, non va al cinema, al teatro, a un concerto. Una percentuale che al Sud Italia supera il 30,6%. E la non partecipazione totale è particolarmente elevata tra coloro che risiedono nei Comuni con meno di 2 mila abitanti, anche per evidenti motivi di minore accesso all’offerta.
Ma a cominciare proprio dai piccoli paesi abbiamo il dovere di resistere. Non dobbiamo arrenderci alla noia, al degrado, alla desolazione delle piazze, all’invasione silenziosa di internet e delle parabole che rinchiudono
la gente tra le mura di casa e la inchiodano al divano.
È giunta l’ora di sfruttare al meglio le varie offerte culturali del nostro Paese, cominciando a pianificare visite a musei o siti archeologici. Potresti pensare di regalare un biglietto per la grande mostra dell’anno, acquistare un carnet per tutta la famiglia per un museo artistico o naturalistico, per una visita guidata o uno spettacolo. In questo caso l’acquisto immediato è la migliore garanzia.
Una volta acquistato il biglietto non ci sono più scuse, saremo costretti ad alzarci dal divano e andare, magari con tutta la famiglia al seguito, o con qualche buon amico trovato all’ultima ora.
Se da brave formichine vogliamo pensare al nutrimento culturale per l’inverno, potremmo invece regalare un abbonamento al teatro civico della propria città. Anche qui si tratta di andare contro alle statistiche, considerando che quasi l’80% delle persone non frequenta teatri. E che il pubblico è soprattutto quello della fascia tra i 55 e i 65 anni, con l’82% degli spettatori che non vede più di tre rappresentazioni all’anno.
Potremmo allora pensare a un abbonamento a teatro per figli o nipoti adolescenti per coinvolgerli in questa arte antica, fatta di empatia, parola, fisicità e suggestione.
Per il cinema le cose non sono molto diverse. Il gradimento è maggiore, ma anche in questo caso, la percentuale è bassa: il 48,9% della popolazione non ha mai visto un film sul grande schermo nell’ultimo anno. E chi frequenta il cinema lo fa, nel 60,7% dei casi, per al massimo tre volte l’anno.
Qualcuno obietterà che i principali network a pagamento offrono ormai un ampio ventaglio di scelta. Ma a uno sguardo più attento non è affatto vero. Quanti film di qualità riuscite veramente a vedere sullo schermo del computer o della tv? Suvvia, mettete il cappotto e uscite un po’, che vi fa bene.
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Brano tratto dallo speciale Dodici idee per un Natale più responsabile
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