La respirazione ha un ruolo fondamentale anche per il benessere e la salute dello stomaco. Ecco come funziona questo legame e perché respirare bene può fare bene anche alla digestione.
Relativamente all’esercizio fisico, la maggior parte degli allenamenti si concentrano sul rinforzo dell’apparato muscolo-scheletrico e il condizionamento cardio-vascolare, mentre le metodiche cosiddette olistiche, in primis lo yoga, che lavorano più in profondità, agiscono anche a livello viscerale.
In che modo? Sappiamo che, a differenza del muscolo scheletrico striato, che viene attivato volontariamente, la muscolatura liscia del sistema viscerale/organico viene attivata dal sistema nervoso autonomo (simpatico parasimpatico) e modulata attraverso l’azione di ormoni e neurotrasmettitori.
Fatte queste premesse, viene difficile pensare a come poter agire a livello “ginnico” per migliorare la funzionalità di visceri e di organi come lo stomaco. Va da sé che condizioni di stress o ansia che stimolano il sistema vegetativo possano compromettere il buon funzionamento di qualche organo. Ecco quindi come alcune tecniche olistiche possono aiutarci perché fondano i loro presupposti non sul conseguimento di una performance ma sul ripristino di un equilibrio psico-fisiologico.
Dal momento che in tutte queste tecniche il respiro è un punto centrale, cerchiamo di carpirne i motivi.
La respirazione è una attività sia volontaria che involontaria e per lo più viene gestita dal sistema nervoso involontario che ne regola ampiezza, profondità e frequenza, ma all’occorrenza può essere anche una attività assolutamente volontaria attraverso idonei esercizi di controllo delle sue fasi: inspirazione, espirazione e, nello yoga, anche le due fasi di ritenzione del respiro sia a polmoni pieni che a polmoni vuoti. È proprio la possibilità di esercitare la nostra volontà su una attività come la respirazione che ci permette di entrare in collegamento con il nostro subconscio (SNA che a sua volta regola le funzioni viscerali).
Sebbene sia evidentemente impossibile regolare volontariamente ad esempio i ritmi digestivi dello stomaco o la peristalsi del nostro intestino, è altrettanto vero che determinati esercizi di respirazione possano contribuire a ripristinare un buon equilibrio fisiologico al nostro sistema viscerale.
Detto ciò come può la sola respirazione influenzare il benessere del nostro stomaco? Questo avviene perché il diaframma (il principale muscolo della respirazione) attraverso il suo ritmico lavoro di “salita e di discesa” determina un costante massaggio allo stomaco. Infatti durante l’inspirazione il diaframma scende e lo stomaco subisce pressioni e, dalla sua posizione verticale, si “orizzontalizza”. In questa fase di contrazione del diaframma, l’orifizio attraverso cui passa l’esofago si contrae impedendone il rigurgito. La natura di quest’orifizio è muscolare, il massimo del beneficio si ottiene solo attraverso una respirazione profonda.
Nell’espirazione il diaframma risale e lo stomaco torna di nuovo in posizione verticale.
Nei disordini posturali il diaframma è sempre coinvolto per cui seguirà una disfunzione più o meno marcata della fisiologia organica. Infatti in un soggetto con diaframma bloccato in inspirazione esso ventila partendo da una posizione bassa, determinando così l’orizzontalizzazione dello stomaco con difficoltà di scarico pilorico. In un soggetto con diaframma bloccato in espirazione il diaframma ventila da una posizione
alta valorizzando la verticalizzazione dello stomaco: tipica conseguenza è quel senso di pesantezza allo stomaco dal primo momento di assunzione di cibo.
Negli ultimi anni l’approccio scientifico nei confronti dell’organo stomaco è decisamente cambiato: dal considerarlo un semplice sacco dove transita il cibo, si è passati a ritenerlo uno dei più sofisticati organi endocrini, con una fisiologia, biochimica, immunologia emicrobiologia unica. E anche nello stomaco, come nell’intestino, alberga un vero e proprio microbiota sensibile a molti elementi come la dieta, lo stile di vita, l’assunzione di farmaci.
In questo libro le autrici spiegano come mantenere lo stomaco in salute, affrontando problematiche più comuni come gonfiore e reflusso e altre più complesse come ulcere e gastriti. Una buona masticazione, la scelta di alimenti alcalini, l’utilizzo di rimedi naturali mirati e alcune tecniche di respirazione sono il punto di partenza per migliorare i processi digestivi. Sono inoltre proposti schemi dietetici per la fase acuta e per la prevenzione e il mantenimento.
Nella seconda parte oltre 90 ricette vegetariane e vegane dimostrano come sia possibile prendersi cura di quest’organo senza rinunciare al gusto.