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Alghe per l’ipertensione?

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Gentile dottor Giordo, fra le diverse varietà di alghe ne esistono per persone con ipertensione e problemi cardiaci? E comunque con contenuti ridottissimi di potassio? Grazie infinite per una cortese risposta, Candida
Risponde Paolo Giordo, medico omeopata
Gentile Candida,
le alghe non sono specifiche per determinate malattie per cui non esistono alghe per l’ipertensione.
L’uso delle alghe va inquadrato in una complementazione alimentare ricca di micronutrienti e sostanze iodate che può attivare blandamente la tiroide e il metabolismo in generale.
Grazie all’elevato potere nutritivo, le alghe vanno utilizzate con parsimonia, non come componente base, ma come semplice condimento. Sono sufficienti pochi grammi di alghe per conferire ai nostri piatti, un delicato sapore di mare e un maggiore potere nutrizionale. Le zuppe diventano più saporite e nutrienti con l’aggiunta di un pezzettino di wakame messa 15 minuti in ammollo e poi tagliuzzata. Così come le minestre di legumi e i legumi in generale, con l’aggiunta di un pezzetto di alga kombu diventano più digeribili, riducendo le fermentazioni intestinali.
Ottime sono anche le hiziki e le arame messe in ammollo e poi aggiunte, tagliuzzate, nei sughi per la pasta o i cereali. Con le hiziki si possono preparare degli ottimi sott’aceti, ponendo le alghe crude in un vasetto di vetro riempito con una soluzione, in parti uguali, di acqua e aceto di mele. Una volta ammorbidite, le hiziki si possono aggiungere in piccola quantità alle insalate e alle verdure crude. Decisamente  alla moda sono i sushi, preparati con alga nori passata pochi istanti sulla fiamma e poi utilizza per preparare involtini contenenti riso e verdure.
Per facilitarne la conservazione sono vendute essiccate, pertanto, prima di essere impiegate in cucina vanno lavate rapidamente sotto un getto d’acqua e poi lasciate in ammollo per 5-10 minuti. Se poi non amate l’intenso sapore di pesce delle verdure di mare, prima di aggiungerle alle pietanze è sufficiente cuocere le alghe con un dito d’acqua fino a consumare tutto il liquido. L’acqua evaporerà, portando via con sé anche l’odore di mare.
Un altro accorgimento: una volta idratate, le verdure di mare aumentano notevolmente di volume, quindi è sufficiente utilizzarne pochi grammi per insaporire le pietanze più disparate: zuppe, minestroni, legumi e anche paste.
Le alghe si possono aggiungere nei soffritti o durante la cottura delle minestre, o più semplicemente si possono spolverare sulle pietanze in sostituzione del sale. Nei negozi di prodotti biologici si trovano diverse confezioni di sale aromatizzato con vari tipi di alghe.
Articolo tratto dal mensile Terra Nuova

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