Vai al contenuto della pagina

Allergia alle mele

homepage h2

Le mele possono dar luogo a una sindrome allergica? Scopriamo come e quali sono i metodi per prevenirla.
Allergia alle mele
La gola che gratta, le labbra che si gonfiano. Sono i sintomi di una sindrome orale allergica (SOA), correlata alla reattività crociata fra pollini e alimenti vegetali.
Può una singola mela scatenare allergie? La risposta è sì, ma bisogna spiegare il meccanismo della cross-reattività. Il sistema immunitario identifica come simili le proteine presenti nel polline delle Betulacee (betulle e ontani) e le proteine che si concentrano nella buccia della mela, scatenando quindi una sindrome orale allergica. Anche questa volta, il frutto proibito ci tende un inganno! In sostanza, le proteine a basso peso molecolare (LTP) sprigionate dalle mele, o più frequentemente da altri frutti come le pesche, per difendersi dai parassiti, vengono scambiate per proteine dei pollini, scatenando la reazione allergica. Di fatto, nell’Europa del Sud, dove sono presenti le betulle, o in ristretti areali di montagna, le reazioni possono essere ancora più severe. I sintomi compaiono dopo circa venti minuti e possono durare per un massimo di due ore. Le proteine allergeniche sono contenute negli strati esterni del frutto e posso essere neutralizzate con la cottura.
Secondo l’allergologo Karl-Christian Bergmann dell’ospedale universitario Charité di Berlino, le persone che presentano sintomi allergici alle mele in Germania sono almeno 1,5 milioni. Ma non tutte le mele sono uguali. Il dottor Bergmann ha sentenziato in modo chiaro che sono le varietà comuni, come le Golden Delicious o le Gala, a causare problemi per chi soffre di allergie, perché contengono un numero particolarmente elevato di allergeni. Il problema di fondo è che queste varietà, ibridate e selezionate soprattutto per ottenere un alto grado zuccherino, hanno un contenuto ridotto di polifenoli, sostanze antiossidanti che proteggono da infezioni e batteri. Secondo il ricercatore dell’università di Berlino le vecchie varietà non solo sono più tollerabili per chi soffre di allergie, ma il loro consumo regolare può anche aiutare a riavvicinarsi alle altre mele riducendo i sintomi allergici.
Già uno studio capitanato da Ana Scancho nel 2008 misurò la percentuale di protenie LTP, potenzialmente allergeniche, in 53 varietà coltivate in Italia e 35 in Olanda, mostrando che variava molto a seconda della tipologia coltivata1. Il consumo di alcune varietà, dunque, potrebbe anche servire a risolvere l’allergia al polline di betulla, come sottolineato anche dal progetto di ricerca AppleCare, frutto di una collaborazione tra il reparto di dermatologia dell’ospedale di Bolzano e il Centro di sperimentazione Laimburg (Bz).
Intanto, per abituare il sistema immunitario il più velocemente possibile, gli studiosi consigliano di servire ai bambini la mela grattugiata già a partire dal terzo mese di vita. Ma servirebbero le varietà con un potenziale allergenico inferiore. E bisognerebbe fare un po’ di educazione ai consumi.
È quello cha ha fatto l’associazione tedesca Bund, che avvalendosi di studi scientifici effettuati da alcuni istituti di ricerca, ha compilato una lista di cento varietà di mele, distinguendo tra quelle più o meno compatibili per chi soffre di allergie e indicando la quantità di polifenoli presenti. Ma le varietà più interessanti sono da cercare con il lumicino. Nell’eden dell’ortofrutta, sotto la luce immacolata del neon si trova una finta abbondanza di frutti colorati e i consumatori sono costretti ad acquistare solo le mele più stereotipate, gialle canarino o rosso fragola. Serve più informazione, a cominciare dalle abitudini a tavola. Come sottolineano gli esperti, il fenomeno di imbrunimento di una mela tagliata, generalmente poco gradito ai consumatori di oggi, in realtà è la garanzia di un’alta percentuale di polifenoli antiossidanti.
Il dottor Bergmann, intanto, continua a studiare l’argomento e ha attivato una collaborazione con i ricercatori del Kazakistan alla ricerca del frutto perduto. Laddove si coltiva ancora il progenitore di tutte le mele, infatti, non sembrano esistere allergie alle mele e ai pollini.
_____________________________________________________________________________________________________
Brano tratto dall’articolo Cogli la prima mela

Leggi l’articolo completo sul mensile Terra Nuova Settembre 2020
Visita www.terranuovalibri.it lo shop online di Terra Nuova
 

SFOGLIA UN’ANTEPRIMA DELLA RIVISTA

Leggi anche

Per eseguire una ricerca inserire almeno 3 caratteri

Il tuo account

Se sei abbonato/a alla rivista Terra Nuova, effettua il log-in con le credenziali del tuo account su www.terranuovalibri.it per accedere ai tuoi contenuti riservati.

Se vuoi creare un account gratuito o sottoscrivere un abbonamento, vai su www.terranuovalibri.it.
Subito per te offerte e vantaggi esclusivi per il tuo sostegno all'informazione indipendente!