Primavera, tempo di allergie
Con il mese di aprile si entra nel periodo dell’anno in cui è maggiore il fastidio per chi è allergico ai pollini. In Italia, questo problema coinvolge una fetta di popolazione che va dal 10 al 20% del totale, stando ai dati riportati sul portale nazionale di epidemiologia(1).
Disturbi che tendono a cronicizzare e a volte a evolversi in problemi ancora più gravi, malgrado i farmaci e i vaccini antiallergici che vengono convenzionalmente proposti ai pazienti. «Eppure esiste un trattamento efficace che può anche essere spesso risolutivo per le allergie respiratorie come riniti, congiuntiviti e asma allergica. Ed è l’agopuntura» spiega il dottor Franco Menichelli, presidente dell’Associazione italiana di agopuntura e direttore della Scuola di agopuntura energetica e tradizionale di Roma(2).
«Nei giovani o nelle insorgenze recenti, senza alterazioni anatomiche dell’apparato respiratorio, sono in genere sufficienti poche applicazioni, cinque o sei, per ristabilire l’equilibrio fisiologico. Le possibilità di un recupero totale sono inversamente proporzionali all’entità del terreno allergico».
«L’agopuntura, oltretutto, anche quando non ottiene la risoluzione totale del problema, comunque lo attenua o lo rende sopportabile ed è pressoché priva di effetti collaterali di rilievo» sottolinea anche il dottor Alberto Lomuscio(3), cardiologo e agopuntore, direttore della Rivista italiana di agopuntura e docente presso la scuola Sowen di Milano. «Peraltro, nel 2007, insieme a un team di ricercatori dell’ospedale San Paolo di Milano e della scuola Sowen, ho avuto modo di monitorare diciannove pazienti con uno studio osservazionale aperto(4), nel quale tutti sono stati sottoposti ad agopuntura all’inizio del periodo di usuale rinite o asma allergica.
Molti di loro erano trattati con farmaci antiallergici prima del trattamento con agopuntura. Si è osservato un significativo declino della frequenza e dell’intensità delle crisi allergiche, oltre a una riduzione dei farmaci utilizzati. Lo studio è stato realizzato nell’ambito del progetto dell’Organizzazione mondiale della sanità sulle medicine non convenzionali, portato avanti dalla Regione Lombardia».
«Il cosiddetto terreno allergico si valuta in funzione della quantità di IgE circolanti nell’organismo, cioè gli anticorpi responsabili della malattia allergica.
Il valore di questi anticorpi non è spesso proporzionale all’intensità dei sintomi» spiega Menichelli. «Ci sono persone con gravi disturbi e con un tasso moderato di IgE o, viceversa, persone con lievi disturbi e con una grande quantità di anticorpi in circolo. In genere, se il valore delle IgE è compreso tra 150 e 500, è possibile raggiungere la guarigione. Se il valore è maggiore, fino a 1000 e oltre, si lavora per una riduzione dei sintomi. Si effettua in genere un ciclo di trattamenti una volta all’anno, all’inizio della stagione allergica. Alla fine del terzo anno la maggior parte dei pazienti non ha più bisogno di ripetere i trattamenti».
«Solitamente, i cicli sono composti da dieci sedute a distanza di una settimana l’una dall’altra» rimarca il dottor Lomuscio. «Durante le sedute di agopuntura si può tranquillamente continuare a seguire qualsiasi altra terapia, sia allopatica che omeopatica. Sarebbe anche opportuno iniziare le sedute parecchie settimane prima dell’arrivo previsto dell’allergia».
Guarire il «terreno»
Ma come e su cosa agisce l’agopuntura? «Va sottolineato il fatto che questa modalità terapeutica non tiene conto dell’allergene, cioè della sostanza verso la quale si è allergici» prosegue Menichelli. «Essa cura profondamente la malattia allergica perché rende il soggetto meno sensibile agli allergeni, quali essi siano. Infatti, abbassare gli anticorpi IgE vuol dire guarire il terreno.
I trattamenti cosiddetti “desensibilizzanti”, chiamati comunemente “vaccini antiallergici”, rendono la persona meno sensibile all’allergene specifico (pollini, acari ecc.) ma non agiscono sul terreno. A riprova di ciò è il fatto che spesso, dopo la terapia desensibilizzante, l’allergia cambia e si diventa allergici ad altre sostanze che prima non davano alcun problema».
L’asma nei bambini
L’agopuntura può fare molto anche nei casi di asma infantile. «Per la frequenza della malattia, per la sua tendenza alla cronicità e per il carattere spesso notturno delle crisi, l’asma è fonte di profonde sofferenze e ansie per la famiglia del bambino che ne soffre, soprattutto se si tratta di forme croniche, che si connotano per lo più come asma bronchiale » prosegue il dottor Menichelli. «Qui è interessante notare come esista la possibilità di un trattamento agopunturistico che, secondo la mia esperienza ventennale, riesce a influenzare positivamente il decorso della malattia, fino a rendere addirittura superflua la terapia farmacologica. Insomma, l’agopuntura può rappresentare un trattamento efficace e spesso risolutivo anche per la malattia asmatica. Questa metodica terapeutica può affiancare, in ausilio, tutte le terapie specifiche convenzionali o addirittura sostituirle».
Attenzione alle false crisi d’asma
«Spesso i bambini piccoli, durante la notte, soffrono di attacchi di tosse molto forti, che possono essere associati a rumori respiratori simili a quelli dell’asma» spiega ancora Menichelli. «La cosa grave è che, non di rado, questi bambini vengono classificati come asmatici e, come tali, curati. Può trattarsi invece di una banale rinite cronica o, più spesso, di sinusite. L’infiammazione produce catarro che, durante la notte, scola da dietro il naso, irritando le mucose. In questo caso è sufficiente curare la sinusite per eliminare definitivamente il problema».
Aghi laser per i più piccoli
Nel caso dei bambini più piccoli, spesso ormai non vengono utilizzati veri e propri aghi. «Per motivi ovvi, l’infissione degli aghi risulta spesso impossibile nei bimbi veramente piccoli e anche psicologicamente traumatica. Per ovviare al problema dell’ago ricorriamo da diversi anni, e con risultati sorprendenti, alla stimolazione dei punti cutanei con il raggio laser.
Questo trattamento soddisfa tutti i requisiti per un suo impiego in tale settore e cioè ha un’efficacia simile a quella degli aghi, non implica alcun rischio se applicato correttamente ed è assolutamente indolore».
Efficacia e risparmio
«L’agopuntura è dunque un trattamento che va ad agire strutturalmente sul terreno per risanarlo e dovrebbe essere utilizzata molto di più nei casi di allergie respiratorie e stagionali» conclude Menichelli. «Naturalmente, poiché non alimenta alcun mercato dei farmaci, appare come poco redditizia. Eppure, potrebbe far risparmiare molto denaro al servizio sanitario nazionale».
Note
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