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Alzheimer: i possibili co-fattori da tenere sotto controllo

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Ipertensione, obesità, diabete, inquinamento atmosferico, scarsa attività cognitiva, sono tutti elementi a cui prestare attenzione, che possono favorire l’insorgere o l’aggravamento della malattia.
Alzheimer: i possibili co-fattori da tenere sotto controllo
«Sulla prevenzione si può fare un discorso più generale di benessere, poiché quando si adottano abitudini di vita sane e positive i loro effetti si fanno sentire anche sulle malattie neurodegenerative. Così come, viceversa, abitudini scorrette possono avere effetti deleteri» spiega il dottor Marco Trabucchi, specialista in psichiatria.
Alcuni dei co-fattori a cui fare attenzione e che possono favorire l’insorgere o l’aggravamento della malattia sono l’ipertensione, l’ipoacusia, il fumo, la sedentarietà, l’obesità, il diabete, l’alimentazione, che è basilare, la scarsa attività cognitiva, il consumo di alcol, l’inquinamento atmosferico e i traumi cerebrali.
«È difficile condurre studi clinici controllati su approcci complessi, come effettivamente richiederebbe l’Alzheimer» prosegue Trabucchi «ma di certo una vita attiva è un fattore di prevenzione. Poi, appunto, occorrono un ambiente sereno, con stimolazioni psichiche e fisiche, dove ci sono rapporti significativi con gli altri, e la vita di comunità dove ci siano aggregazione e una famiglia che sostiene.
Sulle effettive cause dell’Alzheimer si brancola ancora nel buio, ma certamente vivere in modo sano e positivo significa gettare le basi per una buona difesa».
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Brano tratto dall’articolo Alzheimer: uno sguardo oltre i farmaci

Leggi l’articolo completo sul mensile Terra Nuova Maggio 2021
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