La Calathea esibisce con spavalderia le proprie splendide foglie sempreverdi e probabilmente per questo motivo in inglese viene chiamata peacock plant, ovvero “pianta pavone”.
Tra le specie più diffuse vi sono Calathea lancifolia, C. makoyana, C. rufibarba e C. zebrina. Queste bellezze tropicali e i loro numerosi ibridi sono un po’ esigenti in materia di acqua e umidità, ma ne vale davvero la pena.
Le piante diventano alte da 60 cm a 1,3 metri, e dai loro sottili fusti spuntano delle grandifoglie, caratterizzate da un particolare motivo verde chiaro su sfondo verde scuro, o viceversa, che si sviluppano a spirale intorno al fusto. Queste meravigliose foglie sono coriacee. In alcune varietà, le lamine fogliari sono ovali, lunghe 10-20 cm e larghe 15 cm. Altre varietà, invece, hanno foglie strette e lanceolate lunghe fino a 40 cm e dotate di margini ondulati.
In tutti gli esemplari di Calathea, le nuove foglie, quando spuntano, sono avvolte su se stesse fino a formare un cilindro, e la pagina inferiore di ciascuna splendida e variegata foglia è di colore rosso-violaceo. Nella maggior parte delle specie e degli ibridi, i fiori sono insignificanti.
CONDIZIONI AMBIENTALI OTTIMALI
LUCE MEDIA.
L’ideale è una luce filtrata. Evitate l’esposizione diretta ai raggi solari, in quanto le foglie si bruciano con facilità.
TEMPERATURE MODERATE. 20-25°C di giorno e 15-20°C di notte.
ABBONDANTE ACQUA. Annaffiate tutte le volte che la parte superficiale del terriccio è asciutta fino a una profondità di 1 cm. Usate acqua filtrata o addirittura distillata, in quanto la Calathea è sensibile al fluoro, al cloro e ai sali presenti nell’acqua di rubinetto. Anche se questa pianta ama ricevere molta acqua, necessita anche di un buon drenaggio e non tollera i terricci impregnati d’acqua.
UMIDITÀ. La calathea ha bisogno di un’umidità elevata, quindi nebulizzate ogni giorno dell’acqua sulla vostra pianta creando una nuvola di vapore con uno spruzzino o un nebulizzatore portatile. In alternativa, mettete un umidificatore nella stanza in cui si trova la pianta. Inoltre, posizionate il vaso dentro a un sottovaso o a una bacinella piena d’acqua, assicurandovi che poggi su apposit piedini o ciottoli e quindi che non sia immerso direttamente nell’acqua.
TERRICCIO.
Scegliete terriccio universale per piante in vaso contrassegnato dalla dicitura “consentito in agricoltura biologica”, altamente drenante, contenente fertilizzante organico, funghi micorrizici e altri microrganismi benefici.
FERTILIZZANTE. Organico, in polvere o liquido, il cui tenore in azoto sia superiore a quello di fosforo e potassio. Applicate una volta al mese durante tutto l’anno.
INVASATURA. Quando la vostra pianta deve essere rinvasata, trasferitela in un contenitore dal diametro di 10 cm più grande di quello attuale.
PROPAGAZIONE. Si propaga mediante divisione, ma nel suo caso non si tratta di un processo facile: dividete solo le piante davvero grandi e fitte, e fatelo solo in primavera. Inoltre, al termine dell’operazione aspettatevi che la pianta vi tenga il broncio.
PROBLEMI PIÙ COMUNI
Necrosi fogliare, acari e marciume radicale.
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