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Che fare degli smartphone dismessi?

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Alcuni consigli su come riutilizzare in maniera utile e creativa i dispositivi che non usiamo più e che abbiamo sostituito.
Che fare degli smartphone dismessi?
Lasciare che gli smartphone diventino definitivamente obsoleti e inutilizzabili è la cosa peggiore che possiamo fare. Se tutto va bene, la destinazione di questi oggetti sarà la discarica, tra molti anni ( vedi articolo). Cosa possiamo fare, allora? Ecco le alternative.
Se tra le mani abbiamo una macchina ancora dignitosa, è bene venderla subito. Se non è possibile, piuttosto che stiparla nel cassetto è meglio provare a donarla. In assenza di parenti e amici, esistono organizzazioni senza scopo di lucro che potrebbero usare il ricavato per opere benefiche. In ogni caso, prima è necessario ripristinare i dati di fabbrica, selezionando l’opzione nel menù delle impostazioni (di solito si trova nel menu «Sistema»).
Se non è possibile alienarla, allora è meglio conferirla nei centri di raccolta comunale, evitando il bidone dell’indifferenziato. Prima di farlo, però, considerate che un gingillo del genere può tornare utile in altra maniera. Lo smartphone è infatti un concentrato di molte tecnologie moderne. Oltre a permettervi di telefonare, può andare su internet, messaggiare, registrare le conversazioni, fotografare e fare video, illuminare una stanza buia a giorno, scansionare documenti, e molti altri utilizzi. Queste caratteristiche lo rendono utilizzabile al posto di un sacco di dispositivi.

Gli usi alternativi

Possiamo usarlo come telefono di emergenza. Non tutti lo sanno, ma i telefoni cellulari hanno la possibilità di chiamare il numero di emergenza, anche senza sim. Questa misura di sicurezza può salvare una vita, considerando che il 70% delle chiamate al 113 viene effettuata da un telefono cellulare. Basta tenerlo carico, a metà batteria (è la condizione che ne assicura la massima durata nel tempo) e bene in vista insieme con il caricabatteria. Sperando, naturalmente, di non doverlo usare mai.
Fra l’altro, senza modificarlo, ma solo togliendogli la sim, si può usare come sveglia, timer, orologio, lettore mp3 o calcolatrice. E, se avete il wifi in casa, pure come una minuscola internet station, per esempio per ascoltare la radio.

Avevi mai pensato alle app?

Ma si può fare di più: con un po’ di fantasia e di spirito hacker è possibile ottenere dalla nostra macchina obsoleta un sacco di soddisfazioni. Essere hacker non significa essere particolarmente abili. L’hacking è un’attitudine, per cui basta un po’ di buona volontà. Poco poco. Installando app gratuite e libere è possibile tirare fuori dal piccolo aggeggio delle utilità impensabili. Per esempio, installando Scummvm1, una macchina virtuale per videogame, è possibile usarlo come una game-station, riciclando i giochi più interessanti degli anni ’90, molti dei quali disponibili sul sito web di Scumm2.
Ancora, è possibile trasformare il vecchio smartphone in una telecamera di sicurezza. Siamo in vacanza e vogliamo sapere cosa sta succedendo a casa nostra? Vogliamo controllare se il cane o il gatto stanno bene mentre siamo al lavoro? Invece di installare costosi sistemi di videosorveglianza, è possibile usare un vecchio smartphone allo scopo, anche se difettoso. L’importante è che abbia la videocamera e l’antenna wifi in ordine. Se poi vogliamo sentire anche i suoni, il microfono deve essere funzionante. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è un’app chiamata Webcam IP, disponibile presso il Play Store, o scaricando l’APK3. Basta poi mettere il telefono in posizione strategica, avviare l’app e connettersi ovunque siamo, anche usando il nostro smartphone nuovo, quello che ha soppiantato il dispositivo che volevamo buttare.
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Articolo tratto dalla rubrica Ecologia informatica

Leggi la rubrica su Terra Nuova Marzo 2020

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