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Chiropratica: il docu-film per saperne di più

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Che cosa fa il dottore chiropratico? Qual è la sua formazione? Quali benefici si possono ottenere? Per rispondere a queste domande e far conoscere meglio questa disciplina, l’Associazione Italiana Chiropratici ha prodotto un documentario dal titolo: “Chiropratica: facciamo chiarezza”.
Chiropratica: il docu-film per saperne di più
Che cosa fa il dottore chiropratico? Qual è la sua formazione? Quali benefici si possono ottenere? Per rispondere a queste domande e far conoscere meglio questa disciplina, l’Associazione Italiana Chiropratici ha prodotto un documentario dal titolo: “Chiropratica: facciamo chiarezza”.
«La parola chiropratica, dai termini greci praxis e cheir, significa “pratica o trattamento manuale”. Nata negli Stati Uniti d’America nel 1895 ad opera di Daniel David Palmer, la chiropratica punta a comprendere i fattori causali di molti problemi fisici e di riportare il paziente a una condizione di buona salute, aiutandolo a mantenerla nel tempo e riducendo il ricorso ai farmaci – spiega l’associazione – Da qui parte il docufilm diretto da Alessandro Vestuto, regista televisivo nonché coordinatore di produzione per Dazncon la supervisione tecnica di Ruben Lagattolla e con il coordinamento di produzione e testi dell’agenzia Presscom. Nel filmato, della durata di nove minuti, vengono presentate le testimonianze dirette del Dr. John Gordon Williams, attuale presidente dell’Associazione Italiana Chiropratici; del chiropratico Dr. Giancarlo Viano e Dr. Joseph Cannillo, direttore della commissione scientifica dell’AIC. Ad indagare lo stretto rapporto tra la medicina tradizionale e la chiropratica, la testimonianza del medico ortopedico Dott. Michele Perozzi e l’intervento di Dr. Laura Magliulo, chiropratica e dottoressa in farmacia. A concludere la serie di interviste, l’avvocatessa Laura Frattari che ripercorre le vicende legate allo status giuridico della professione in Italia».
La chiropratica.
“Per noi chiropratici è fondamentale far conoscere come lavora un professionista serio e preparato a livello scientifico – spiega il Dr. John Williams, presidente dell’AIC – Ogni anno migliaia di pazienti si affidano alle cure dei Dottori Chiropratici, che hanno un ruolo di prim’ordine nei sistemi sanitari della maggior parte dei paesi del mondo e lavorano nelle più grandi organizzazioni sportive internazionali. Si tratta di una professione sanitaria dedita alla diagnosi, al trattamento e alla prevenzione dei disturbi dell’apparato muscolo scheletrico e degli effetti di tali disturbi sul sistema nervoso e sullo stato di salute generale. Particolare importanza è attribuita alle tecniche di trattamento manuale, compresa la manipolazione vertebrale”.
Come si formano i dottori chiropratici
«In America settentrionale è previsto un minimo di formazione universitaria full-time di sette-otto anni, che comprende l’acquisizione di crediti universitari in alcune materie fondamentali per un triennio e poi un corso di laurea quadriennalein Chiropratica – prosegue l’associazione – A questo iter fanno seguito gli esami di abilitazione nazionali e statali/provinciali. Tra le specializzazioni post laurea figurano scienze chiropratiche, neurologia, nutrizione,ortopedia, radiologia, riabilitazione e Chiropratica dello sport. A livello internazionale sono stati raggiunti alcuni standard comuni di formazione attraverso una rete di enti di accreditamento inaugurata dallo statunitense Council on Chiropractic Education (CCE), riconosciuto dal Ministero dell’istruzione degli Stati Uniti fin dal 1974. Istituti universitari di Chiropratica sono presenti in Australia (due), Brasile, Canada (due), Danimarca, Francia, Giappone, Corea, Nuova Zelanda, Sudafrica, Svezia, Regno Unito (quattro) e Stati Uniti (sedici). Nella maggior parte dei paesi, questi college fanno parte del sistema universitario pubblico. In Italia si conta uno studio professionale ogni 366 mila abitanti, in netto divario con il dato USA, dove sono in attività oltre 70 mila dottori chiropratici con un rapporto tra professionisti e popolazione pari a uno ogni 4.700 abitanti. In Europa, la chiropratica è riconosciuta in tutti i paesi, salvo la Grecia, la Polonia, l’Ungheria e la Spagna, ed è regolamentata in 16 paesi».
Lo spaccato geografico della chiropratica in Italia: il divario nord – sud.
«In Italia la presenza di chiropratici è nettamente maggiore nelle regioni del centro nord, con il primato della Lombardia dove si contano ben 92 studi professionali, seguita dalla Toscana con 54 e dall’Emilia Romagna con 32 – si legge ancora nella nota dell’associazione – Subito dopo il Piemonte e le Marche, rispettivamente con 29 e 26 centri e il Veneto con 22. La classifica di presenza territoriale prosegue con la Liguria che ne annovera 16, il Lazio e la Sardegna con 14, la Puglia 10, la Campania con 9, il Friuli Venezia Giulia con 8, la Calabria 7, il Trentino Alto Adige e la Sicilia con 6. Chiudono la classifica l’ e l’Umbria con 4, l’Abruzzo con 3, e il Molise con un solo studio».
La Chiropratica in breve 
La Chiropratica è una professione sanitaria di grado primario che viene esercitata in più di 90 paesi nel mondo. In Europa, la chiropratica è riconosciuta in tutti i paesi, salvo la Grecia, la Polonia, l’Ungheria e la Spagna, ed è regolamentata in 16 paesi. La chiropratica è nata negli Stati Uniti d’America nel 1895 ad opera di D.D. Palmer, con l’intenzione di meglio comprendere i fattori causali di molti problemi fisici e di riportare il paziente a una condizione di buona salute e aiutarlo di mantenerla senza ricorrere sempre al uso dei farmaci.

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