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Come coltivare in casa il falangio

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Forse in pochi ne conoscono il vero nome, falangio, ma tanti hanno in casa questa pianta, una delle più diffuse e facili da coltivare in appartamento. Ecco alcuni suggerimenti per prendersene cura al meglio.
Come coltivare in casa il falangio
Tra tutte le piante da appartamento più diffuse, poco esigenti e facili da coltivare, il falangio (Chlorophytum comosum) è una delle perenni preferite.
Spesso viene coltivato all’interno di vasi appesi, ma può crescere ugualmente bene anche dentro a vasi posizionati sul tavolo o sulla scrivania. Dalle sue grosse e carnose radici tuberose si sviluppano numerose foglie nastriformi sempreverdi, lunghe 45 cm e larghe 2,5 cm, che formano una pianta complessivamente larga e alta fino a 60 cm. I suoi fiori a forma di stella, larghi 2,5 cm, sono sostenuti da steli filiformi che emergono
dal centro della corona di foglie il cui aspetto ricorda quello dell’erba. Il sottile stelo fiorale continua a crescere e a svilupparsi verso il basso producendo delle plantule alla sua estremità. Spesso, poi, queste plantule producono a loro volta degli steli con altre plantule, per cui alla fine la pianta madre risulta circondata da una nuvola di piccoli “figli ciondolanti” su catene lunghe 90 cm.
Le piante con meno di un anno sono troppo giovani per fiorire, ma produrranno dei fiori durante il loro secondo anno di vita. La fioritura inizia in autunno, quando le giornate sono corte e le notti lunghe. Se la vostra pianta si trova in una stanza in cui la luce rimane accesa di notte, potrebbe fiorire più tardi oppure non fiorire.
Le foglie della varietà Vittatum presentano una lunga striatura larga e bianca che scende lungo la parte centrale, fiancheggiata su entrambi i lati da striature di colore verde scuro. La Variegatum, invece, offre lo schema opposto: una striatura larga e verde lungo la parte centrale della foglia, bordata di bianco da entrambi i lati. Queste varietà con striature bianche sono quasi le uniche di questo tipo disponibili ai giorni nostri.

CONDIZIONI AMBIENTALI OTTIMALI

LUCE MEDIA. Questa pianta cresce molto bene con una luce intensa ma filtrata. Riesce a tollerare un paio d’ore di pieno sole proveniente da una finestra esposta a est, ma le sue foglie si bruciano se vengono esposte a una luminosità eccessiva.

TEMPERATURE MODERATE. 20-25°C di giorno e 15-20°C di notte.

ACQUA MEDIA. Annaffiate tutte le volte che la parte superficiale del terriccio è asciutta fino a una profondità di 2,5 cm. Questa pianta è sensibile al fluoro, quindi usate dell’acqua in bottiglia o distillata se quella del vostro rubinetto contiene fluoro.
Se le estremità delle foglie diventano marroni ma escludete che siano state bruciate dal sole, provate a cambiare tipo di acqua.
UMIDITÀ. Ogni tanto nebulizzate dell’acqua sulla vostra pianta creando una nuvola di vapore con uno spruzzino o un nebulizzatore portatile. Ponete il vaso su un sottovaso o in una bacinella piena d’acqua, assicurandovi che poggi su appositi piedini o ciottoli e quindi che non sia immerso direttamente nell’acqua. Se il vaso della vostra pianta si trova all’interno di un coprivaso appeso contenente un sottovaso, assicuratevi anche in questo caso che il vaso poggi su appositi piedini o ciottoli e quindi che non sia immerso direttamente nell’acqua.
TERRICCIO. Scegliete terriccio universale per piante in vaso contrassegnato dalla dicitura “consentito in agricoltura biologica”, e altamente drenante, contenente fertilizzante organico, funghi micorrizici e altri microrganismi benefici.
FERTILIZZANTE. Organico, in polvere o liquido, il cui tenore in azoto sia superiore a quello di fosforo e potassio. Ogni due settimane durante il periodo di crescita, e una volta al mese in inverno, applicatene metà dose consigliata.
INVASATURA. Quando la vostra pianta deve essere rinvasata, trasferitela in primavera in un contenitore dal diametro di 10 cm più grande di quello attuale. Maneggiate con cura le radici in quanto si possono rompere facilmente. Le piante mature devono essere trapiantate solo ogni due anni.
PROPAGAZIONE. Si propaga facilmente mediante divisione o mediante propaggine usando gli steli fiorali.

PROBLEMI PIÙ COMUNI

Necrosi fogliare, acari e marciume radicale.
Le informazioni sono tratte dal libro Curare le piante da appartamento senza veleni

Le fronde delle felci si stanno ingiallendo? I fiori e le foglie della tua begonia preferita mostrano preoccupanti macchie scure? L’orchidea è quasi avvizzita e la rosa sul balcone è piena di pidocchi? Niente paura: seguendo i consigli di questo libro potrai curare e mantenere al meglio le tue piante, senza usare pericolosi prodotti tossici.

In queste pagine troverai tutte le indicazioni per prenderti cura di oltre 140 specie tra piante perenni, bulbose, orchidee, palme, cactus, rampicanti, felci e arbusti. A ognuna di esse è dedicata una scheda dettagliata con le esigenze in tema di luce, acqua, terriccio e cure colturali.
Una sezione specifica del libro è dedicata al riconoscimento dei parassiti e della malattie più comuni e alla loro cura con l’impiego di formulati biologici e naturali come propoli, sapone di Marsiglia, olio di Neem, macerato di ortica e Bacillus thuringiensis.
Un testo indispensabile per tutti gli amanti del verde attenti al benessere delle proprie piante, ma anche al rispetto dell’ambiente.

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