Vai al contenuto della pagina

Come coltivare la calla

homepage h2

Ami le piante ornamentali e il giardinaggio? Ecco alcuni consigli utili per coltivare naturalmente le tue calle.
Come coltivare la calla
Come in tutte le piante appartenenti alla famiglia delle Araceae, la parte colorata della calla (Zantedeschia spp.) è la spata a forma di cucchiaio che avvolge uno spadice cilindrico ricoperto di minuscoli fiori. Centinaia di questi fiori quasi invisibili sono attaccati allo spadice. La grande e vivace spata e lo splendido fogliame sono i motivi per cui amiamo queste piante.
Anche Georgia O’Keeffe le amava e ha rappresentato l’elegante e sofisticata calla bianca (Zantedeschia aethiopica) in molti dei suoi dipinti.
Si tratta di una pianta di grandi dimensioni che, se coltivata come pianta da appartamento, può diventare larga e alta quasi un metro. Gli ibridi moderni sviluppati a partire dalla Z. rehmannii e dalla Z. elliottiana hanno dimensioni più piccole e non superano i 30 cm di altezza se vengono coltivate come piante da appartamento. Le coloratissime spate possono essere viola scuro, lavanda, panna, arancione, rosa chiaro e scuro o giallo acceso.
Tutte le calle hanno un rizoma sotterraneo, perenne, simile a un tubero. Le foglie e i fiori spuntano direttamente dalle gemme poste sulla sommità di questi rizomi, quindi non è presente un fusto al di sopra del terreno. La calla bianca è quasi sempreverde e non diventa mai dormiente.
Tutte le piccole specie colorate e gli ibridi hanno abitudini di crescita molto simili a quelle di qualsiasi pianta da appartamento temporanea dotata di bulbi, ovvero in autunno diventano completamente dormienti. Le foglie della calla bianca sono sagittate, lunghe 45 cm e larghe 25 cm. Di solito non presentano macchie, ma sulle foglie di alcune cultivar vi sono delle chiazze bianco-argentate.
Anche le foglie degli ibridi più piccoli sono sagittate, ma lunghe 25-30 cm e larghe 5-15 cm, e molte presentano delle macchie bianche.
Verso la fine dell’estate, le piccole calle si preparano per il periodo di dormienza e smettono di crescere e di fiorire: pian piano le foglie diventano gialle e si seccano mentre la pianta si prepara per l’inattività e concentra tutte le proprie risorse nel rizoma sotterraneo. Eliminate quindi i vecchi fiori e le foglie, non somministrate più fertilizzante e annaffiate meno fino alla totale inattività della pianta. A quel punto, smettete del tutto di annaffiarla e posizionatela in un luogo fresco e ombroso fino a quando non la trapianterete a metà dell’inverno.
Una volta effettuato il trapianto, all’inizio della primavera trasferite la pianta in un luogo luminoso e caldo, e ricominciate ad annaffiarla per incoraggiarla e risvegliare il ciclo vegetativo.
Molte persone trovano che le calle coltivate in casa, nel secondo anno e in quelli successivi, non siano più così vigorose e fiorifere come nel primo anno e le trattano, quindi, come piante stagionali, eliminandole quando vanno in dormienza.
Questa pianta è tossica sia per le persone sia per gli animali e dovrebbe essere collocata in un punto difficile da raggiungere. I suoi tessuti contengono cristalli di ossalato di calcio che, se le foglie vengono ingerite, penetrano nei tessuti morbidi delle labbra, della gola e della lingua causando un doloroso gonfiore, salivazione eccessiva e vomito. Se sospettate che una persona o un animale abbia ingerito delle parti di questa pianta, o se una persona o un animale mostra sintomi gravi come difficoltà di respirazione, chiamate subito il 118, il centro antiveleni o il veterinario.

CONDIZIONI OTTIMALI DI COLTIVAZIONE

LUCE MEDIA. Queste piante non amano essere direttamente esposte ai raggi solari, e l’ideale per loro è una luce filtrata.
TEMPERATURE BASSE. 18-24°C di giorno e 13-18°C di notte.
ABBONDANTE ACQUA. Le calle amano particolarmente l’acqua durante il loro periodo di crescita attiva e fioritura. Annaffiate tutte le volte che la parte superficiale del terriccio è asciutta fino a una profondità di 1 cm. Non annaffiate durante il periodo di inattività.
UMIDITÀ. Le calle amano l’umidità. Un giorno sì e un giorno no, nebulizzate dell’acqua sulla vostra pianta creando una nuvola di vapore con uno spruzzino o un nebulizzatore portatile. Ponete il vaso su un sottovaso o in una bacinella piena d’acqua, assicurandovi che poggi su appositi piedini o ciottoli e quindi che non sia immerso direttamente nell’acqua.
TERRICCIO. Scegliete terriccio universale per piante in vaso contrassegnato dalla dicitura “consentito in agricoltura biologica”, altamente drenante, contenente fertilizzante organico, funghi micorrizici e altri microrganismi benefici.
FERTILIZZANTE. Organico bilanciato. Applicate una volta al mese durante il periodo di crescita. Non fertilizzate durante il periodo di riposo.
INVASATURA. A metà inverno, le vostre piccole calle devono essere trapiantate prima di iniziare un nuovo ciclo di crescita e fioritura. Eliminate il rizoma a forma di tubero dal terreno ormai esausto e rinvasatelo con del terriccio fresco. Con le calle bianche e piccole, se il rizoma ha le radici aggrovigliate, trasferitelo in un contenitore dal diametro di 10 cm più grande di quello attuale.
PROPAGAZIONE. Si propagano facilmente dividendo il rizoma al momento del trapianto.
PROBLEMI PIÙ COMUNI. Perdita di vigore, afidi e marciume molle.
_____________________________________________________________________________________

Le fronde delle felci si stanno ingiallendo? I fiori e le foglie della tua begonia preferita mostrano preoccupanti macchie scure? L’orchidea è quasi avvizzita e la rosa sul balcone è piena di pidocchi? Niente paura: seguendo i consigli di questo libro potrai curare e mantenere al meglio le tue piante, senza usare pericolosi prodotti tossici.

In queste pagine troverai tutte le indicazioni per prenderti cura di oltre 140 specie tra piante perenni, bulbose, orchidee, palme, cactus, rampicanti, felci e arbusti. A ognuna di esse è dedicata una scheda dettagliata con le esigenze in tema di luce, acqua, terriccio e cure colturali.
Una sezione specifica del libro è dedicata al riconoscimento dei parassiti e della malattie più comuni e alla loro cura con l’impiego di formulati biologici e naturali come propoli, sapone di Marsiglia, olio di Neem, macerato di ortica e Bacillus thuringiensis.
Un testo indispensabile per tutti gli amanti del verde attenti al benessere delle proprie piante, ma anche al rispetto dell’ambiente.

Leggi anche

Per eseguire una ricerca inserire almeno 3 caratteri

Il tuo account

Se sei abbonato/a alla rivista Terra Nuova, effettua il log-in con le credenziali del tuo account su www.terranuovalibri.it per accedere ai tuoi contenuti riservati.

Se vuoi creare un account gratuito o sottoscrivere un abbonamento, vai su www.terranuovalibri.it.
Subito per te offerte e vantaggi esclusivi per il tuo sostegno all'informazione indipendente!