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Come compensare gli effetti negativi degli antibiotici sul microbiota intestinale

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Gli antibiotici possono avere effetti negativi sul microbiota intestinale; Martin Halsey, esperto di nutrizione e macrobiotica e autore di diversi libri di alimentazione e salute, ci spiega come utilizzare alcuni particolari alimenti per compensare tali effetti.
Come compensare gli effetti negativi degli antibiotici sul microbiota intestinale
Gli antibiotici possono avere effetti negativi sul microbiota intestinale; Martin Halsey, esperto di nutrizione e macrobiotica e  autore di diversi libri di alimentazione e salute, ci spiega come utilizzare alcuni particolari alimenti per compensare tali effetti.
«Negli ultimi anni sono stati condotti numerosi studi sugli effetti negativi degli antibiotici sui miliardi di microbi che abitano il nostro corpo – spiega Halsey –  Questi batteri influenzano direttamente il nostro sistema immunitario, in particolare nei bambini e nell’embrione durante la gravidanza. Gran parte della serotonina e della dopamina che ci rendono felici e motivati è prodotta dalla flora intestinale, che crea armonia e stabilità nel nostro movimento intestinale (il 30% delle feci è costituito da batteri morti). I batteri dell’intestino tengono sotto controllo altri microrganismi come la candida (sempre presente in piccole quantità nell’organismo). La flora mantiene il corretto funzionamento della mucosa dell’intestino per assorbire i nutrienti e produce  autonomamente (vitamine)». 
«Non sorprende che gli antibiotici, progettati per uccidere i batteri, abbiano molti effetti collaterali negativi, alcuni dei quali vanno ben oltre il dolore a breve termine come diarrea, infezioni e candida, nausea, mal di testa e vertigini, confusione, allucinazioni e agitazione, aumento di peso – prosegue ancora Halsey – Secondo uno studio pubblicato su Nature Microbiology il microbioma intestinale in disbiosi dovuto agli antibiotici riesce a tornare normale in un mese e mezzo. Gli antibiotici non sono innocui e dovrebbero essere usati con parsimonia ed evitati quando possibile. Sebbene possano essere salvavita, sono sempre più numerosi i ceppi di batteri che ne sono immuni. Presto saranno indispensabili nuove soluzioni per le infezioni batteriche. A quasi tutti vengono prescritti antibiotici, dagli interventi odontoiatrici alla prevenzione in caso di influenza (che è un’infezione virale per la quale gli antibiotici non sono efficaci). È importante imparare a compensare gli effetti negativi degli antibiotici e imparare a rafforzare l’organismo. Cosa fare? Il mio consiglio è di assumere il seguente rimedio ogni giorno durante l’assunzione di antibiotici e per 10 giorni dopo la fine del ciclo di utilizzo. Questo rimedio introduce nell’intestino i più potenti batteri sani, lenisce la mucosa e alcalinizza l’acidità creata dai farmaci. Inoltre, è benefico per il fegato, che è influenzato negativamente da tutti i farmaci. Si prendono 1 cucchiaio di kuzu, 1 cucchiaino di purea di umeboshi (o umeboshi tritata), 1 tazza d’acqua, 1 cucchiaino di shoyu o tamari. Si fa sciogliere il kuzu in acqua fredda e la si porta a bollore. Mentre l’acqua viene a bollore si aggiungono gli altri ingredienti e si mescola bene: quando bolle e diventa trasparente è pronto».
Altri alimenti importanti che Halsey suggerisce sono i crauti (una porzione di crauti freschi ha più batteri di 5 confezioni di fermenti lattici), la zuppa di miso almeno una volta al giorno, ma anche due o tre volte, le verdure fermentate di ogni tipo e il tè kukicha.

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