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Comunicazione non violenta: riscoprire la relazione con l’altro

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Oggi comunicare in maniera equilibrata, empatica, ragionevole e non divisiva è un’impresa assai ardua. Ce ne rendiamo conto pressoché ogni giorno. La comunicazione non violenta può venire in aiuto.

 

Comunicazione non violenta: riscoprire la relazione con l’altro

Oggi comunicare in maniera equilibrata, empatica, ragionevole e non divisiva è un’impresa assai ardua. Ce ne rendiamo conto pressoché ogni giorno. La comunicazione non violenta può venire in aiuto.

Alessandra Centeleghe e Shadir Gabriele Ciavarra si occupano da diversi anni di comunicazione non violenta, ispirandosi al pensiero e alle pratiche di Marshall Rosenberg.

Alessandra e Shadir, avete notato anche voi quanto sia difficile oggi comunicare senza dividere? Quanto secondo voi è sentito il problema e quali le possibili ragioni?

«Risuona anche a noi questa difficoltà in questo periodo storico: comunicare è diventato così facile da una parte (mezzi e tecnologie lo rendono fruibile a molti) e allo stesso tempo le incomprensioni, le liti e le divisioni si acuiscono sempre di più. Crediamo che ci sia paura della relazione, paura dello stare in contatto con l’altro a causa di una convinzione atavica, molto presente nella nostra società, che dice: “o io o l’altro”. Ecco questa convinzione, che sta nelle nostre cellule, che è molto radicata nella nostra cultura, non ci permette di arrivare al dialogo nell’agio e in tranquillità. Anzi, ci porta a incontrare l’altro/a in un clima di tensione, come se fossimo costantemente su un ring, a cercare di sopravvivere dimostrando che abbiamo ragione e l’altro (o gli altri) necessariamente torto».

Come è possibile intraprendere un’altra strada? Come prendere consapevolezza di ciò che non va nel proprio modo di comunicare e cosa occorre per incamminarsi su un percorso diverso?

«Noi crediamo fortemente che sia necessario accorgersi quando quella convinzione ha la meglio; è utile osservare quando il corpo si irrigidisce di fronte all’altro, alle sue diversità, alle sue opinioni, ai suoi modi di fare e di comportarsi. Quando accade questo è importante riconoscerlo, lasciarsi attraversare e ricordare a noi stessi che possiamo esserci entrambi, che entrambi possiamo avere un posto su questa terra. Ricordare questo ci rilassa, e ci permette di andare a incontrare l’altro per quello che è. E per farlo possiamo respirare, guardarci negli occhi, incontrarci e comprenderci sul piano dei nostri bisogni, dei nostri desideri, di quello che è importante per noi. Non tanto di ciò che vogliamo o non vogliamo in quel momento (sul piano materiale). Questo è un pezzettino di ciò che la Comunicazione Nonviolenta ci propone e su cui ci allena».

La comunicazione non violenta in questo può aiutare molto. Come può venire incontro a singoli, coppie, famiglie o gruppi che presentano problemi nella comunicazione e nelle relazioni?

«La Comunicazione Nonviolenta ci mostra quali parole, quali espressioni, quali modalità comunicative, nella vita di tutti i giorni, possono favorire la connessione, l’armonia, la fiducia con i nostri interlocutori, chiunque essi siano, e quali no. Ma non fa solo questo: la CNV (Comunicazione Nonviolenta) può essere uno strumento molto potente di consapevolezza e ricerca interiore. Infatti, spesso, prima ancora di scegliere quali parole usare abbiamo bisogno, prima di tutto, di capire che cosa abbiamo da dire.  Ecco: attraverso la CNV noi possiamo (re)imparare a stare in ascolto delle nostre sensazioni e dei nostri bisogni, del nostro mondo interiore, primo passo fondamentale per conoscerci e sapere cosa vogliamo davvero per noi e intorno a noi. E poi ci aiuta a comunicare queste cose agli altri, riducendo al minimo il rischio che si chiudano dopo averle sentite, e ad accogliere quello che gli altri desiderano e vogliono a loro volta. La CNV ci aiuta a portare morbidezza e serenità nelle nostre relazioni. Non ci aiuta ad andare sempre d’accordo, bensì ci aiuta ad allontanarci sempre più da quella tensione che si scatena in noi quando pensiamo che dobbiamo per forza andare d’accordo con gli altri per essere in pace con loro!».

Alessandra Centeleghe e Shadir Gabriele Ciavarra sono trainers certificati con il CNVC (Center for Nonviolent Communication) e fondatori di “Facciamo la pace”, un progetto nato cinque anni fa,  che ha come scopo divulgare e promuovere la Comunicazione NonViolenta ovunque ci siano relazioni umane da sostenere o da preservare nel Mondo.

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