La begonia elatior (Begonia × hiemalis) è un ibrido creato nel 1955 dal tedesco Otto Rieger incrociando la begonia tuberosa (B. × tuberhybrida) con la begonia cucullata. Le sue corolle ampie 5 cm sono delle perfette copie in miniatura di quelli della begonia tuberosa e sembrano quasi risplendere perché sono leggermente traslucide.
In generale le piante prosperano fino a raggiungere i 30-45 cm di altezza. Hanno fusti succulenti, carnosi, rossastri e leggermente nodosi, destinati a rompersi facilmente. Come nella maggior parte delle begonie, le foglie sono asimmetriche, ovvero più larghe da un lato della nervatura centrale, come l’ala di un angelo. Inoltre sono lucide, piuttosto increspate e presentano margini seghettati.
Di solito questo ibrido viene coltivato solo per una stagione, poi viene buttato quando scompare per il suo periodo di dormienza. In realtà, però, si tratta di una pianta perenne e, dopo essersi riposata per circa 6 settimane, tornerà in vita. Poiché fiorisce in inverno, potrebbe essere una buona idea posizionarla su un davanzale insieme all’Amaryllis, al cactus di Natale o a un’altra pianta tipica delle festività invernali: le brevi giornate tipiche di questa stagione saranno illuminate dai suoi fiori, i quali presentano dei colori “caramellosi” con affascinanti sfumature di rosso, rosa, salmone, arancione o giallo.
Quando la vostra begonia elatior inizierà a mostrare segni di cedimento e ad appassire, tagliate i fusti fino a farli diventare alti 7,5 cm e trasferite la pianta all’esterno, in un luogo fresco e all’ombra, e per 6 settimane in estate mantenetela piuttosto asciutta. Quando ricomincerà a vegetare, esponetela a una fonte luminosa intensa ma indiretta e iniziate ad annaffiarla e a nutrirla con del fertilizzante. Le brevi giornate e le fresche notti autunnali e invernali la stimolano a fiorire di nuovo.
CONDIZIONI AMBIENTALI OTTIMALI
LUCE MEDIA.
L’ideale è una mezza giornata di luce solare filtrata, in particolare quella del mattino proveniente da una finestra esposta a est. Poiché si tratta di piante che amano le giornate corte (e le notti lunghe) e che fioriscono in inverno, cercate di evitare la vicinanza a fonti luminose in inverno, come lampioni e illuminazione di interni, poiché questa luce supplementare potrebbe interrompere il processo di fioritura.
TEMPERATURE BASSE. 18-24°C di giorno e 13-18°C di notte.
ACQUA MEDIA. Annaffiate tutte le volte che la parte superficiale del terriccio è asciutta fino a una profondità di 2,5 cm. Evitate di bagnare le foglie perché l’umidità favorisce l’insorgere di malattie fungine.
UMIDITÀ. Ponete il vaso su un sottovaso o in una bacinella piena d’acqua, assicurandovi che poggi su appositi piedini o ciottoli e quindi che non sia immerso direttamente nell’acqua.
TERRICCIO. Biologico di buona qualità specifico per violette africane, contenente fertilizzante organico, funghi micorrizici e altri microrganismi benefici.
FERTILIZZANTE. Organico liquido, il cui contenuto in fosforo sia più elevato di quello di potassio e azoto, così da favorire la fioritura della pianta. Da distribuire una volta al mese durante il periodo di crescita invernale e da sospendere al termine della fioritura in primavera.
INVASATURA. Quando la begonia ricomincia a crescere dopo il suo periodo di riposo vegetativo, potrebbe aver bisogno di essere rinvasata. Trasferitela in un contenitore dal diametro di 5 cm più grande di quello attuale.
PROPAGAZIONE. Si propaga facilmente mediante talee fogliari.
PROBLEMI PIÙ COMUNI
Necrosi fogliare, cocciniglie farinose e muffa grigia.
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