Consigli utili per coltivare la felce

La felce di Boston (Nephrolepis exaltata) è la classica felce da salotto: le sue lunghe foglie, di colore verde acceso, s’inarcano delicatamente e fuoriescono dal vaso, donando un tocco di rustica eleganza a ogni stanza. Tutti gli esemplari coltivati sono delle mutazioni naturali della specie: l’originale pianta mutante, Bostoniensis, venne scoperta nel 1894 durante un invio di felci a Boston da parte di un coltivatore di Philadelphia. Contrariamente alle altre piante della specie, caratterizzate da fronde dal portamento verticale, le fronde di questa felce s’incurvano a partire dalla corona centrale. Dopo quella scoperta sono comparse altre mutazioni con fronde arricciate, a spirale, incurvate o bipennate (es. Florida Ruffle, Fluffy Duffy, Compacta).

Le piante di solito diventano larghe e alte 90 cm, ma il fogliame può raggiungere una lunghezza compresa tra 60 cm e i 2,1 m, a seconda della cultivar. Le foglie sono composte e pennate, formate da foglioline cuneiformi, lunghe da 2,5 a 7,5 cm, che si alternano su entrambi i lati della rachide.

Questa perenne sempreverde è una vera e propria felce che si riproduce attraverso le spore, quindi non produce né fiori, né frutti né semi.

LUCE ABBONDANTE. Le esigenze di questa pianta vengono soddisfatte con una luce intensa ma indiretta proveniente da una finestra esposta a sud. Non esponetela direttamente ai raggi solari.

ACQUA MEDIA. Annaffiate tutte le volte che la parte superficiale del terriccio è asciutta fino a una profondità di 2,5 cm. Questa pianta ha bisogno di un’umidità costante, ma fate attenzione a non darle troppa acqua: controllate solo che non si secchi o perderà tutte le foglie.

UMIDITÀ. Due volte a settimana, nebulizzate con uno spruzzino o un nebulizzatore portatile.
Ponete il vaso su un sottovaso o in una bacinella piena d’acqua, assicurandovi che poggi su appositi piedini o ciottoli e quindi che non sia immerso direttamente nell’acqua. In alternativa, mettete un umidificatore nella stanza in cui si trova la pianta.

TERRICCIO. Scegliete terriccio universale per piante in vaso contrassegnato dalla dicitura “consentito in agricoltura biologica”, altamente drenante, contenente fertilizzante organico, funghi micorrizici e altri microrganismi benefici.

FERTILIZZANTE. Organico, in polvere o liquido, con elevato apporto di azoto. Applicatene metà dose una volta al mese durante la stagione vegetativa.

INVASATURA. Trapiantatela ogni anno all’inizio dell’estate. Quando la vostra pianta deve essere rinvasata, trasferitela in un contenitore dal diametro di 5 cm più grande di quello attuale.

PROPAGAZIONE. Si propaga facilmente in primavera mediante divisione.

Ingiallimento fogliare e acari.

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Articolo tratto dal libro Curare le piante da appartamento senza veleni

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