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Cosa si intende con microflora intestinale?

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Si sente spesso parlare di microflora intestinale e di quanto sia importante mantenerla in salute. Allora, cerchiamo di capire qualcosa di più.
Il termine «microflora intestinale» è usato a proposito del nostro «zoo» personale, un universo di differenti batteri, virus, funghi, lieviti e parassiti che vivono nel nostro intestino.
È normale che il tratto intestinale sia pieno di batteri, ma alcuni ceppi meno amichevoli possono invaderlo e stabilirvi la propria residenza.
La microflora intestinale di un adulto comprende oltre 400 ceppi batterici e letteralmente centinaia di milioni di cellule batteriche.
Ogni batterio è un organismo unicellulare; insieme, questa potente biomassa genera un’intensa attività metabolica nel colon e influenza fortemente la fisiologia dell’ospite. Effettivamente sono numerosi, costituiscono il 40-50% del peso delle feci.
Gli escrementi sono un accumulo di batteri. Le «autorità competenti» dell’organismo espellono quelli incapaci di giustificare la loro prolungata presenza nell’intestino e che non hanno trovato una nicchia dove stabilirsi.
Il nostro organismo è un insieme di miliardi di cellule, ma il numero complessivo dei batteri unicellulari presenti nel colon è dieci volte più alto e più concentrato rispetto al resto del corpo. È uno straordinario crogiolo di colture: numerose, importanti e impossibili da ignorare.

Un universo nell’intestino

Noi siamo esseri umani sul pianeta Terra. In confronto alle dimensioni dell’universo, del nostro sistema solare e addirittura del nostro «pianeta azzurro», siamo meno che formiche: in termini relativi, noi esseri umani siamo come i minuscoli batteri unicellulari che vivono nei più ampi universi del nostro organismo.
Dal punto di osservazione dello spazio, noi esseri umani siamo insignificanti e invisibili. Indifferenti, le leggi dell’universo continuano a fare il loro corso. In qualsiasi momento, potremmo distruggerci o essere distrutti. Potremmo essere trasformati in polvere spaziale dall’impatto di un meteorite in collisione con la Terra, o essere inceneriti dal Sole. Potremmo essere invasi dagli extraterrestri o trovarci di fronte all’apocalisse finale.
Tuttavia, per quanto possiamo apparire piccoli e miserabili quando siamo visti da un altro pianeta, non siamo esseri passivi. Poco alla volta, goccia dopo goccia, influenziamo il nostro stesso universo.
Mandiamo nello spazio navette e stazioni di osservazione. Distruggiamo lo strato di ozono e contaminiamo la Terra. Le nostre azioni provocano epidemie e riscaldamento globale, e noi soffriamo per le alluvioni e la siccità che ne derivano. Se il pianeta non sta bene, se ha degli sconvolgimenti e la sua stessa ecologia è squilibrata, se la sua florida popolazione di microscopici abitanti ne sta danneggiando la salute, tutto ciò influenza in qualche modo l’universo.
Questa prospettiva sui processi universali può essere utile per comprendere «l’universo» della nostra microflora intestinale.

Dentro il nostro organismo portiamo gli «universi» abitati da molteplici batteri. Tuttavia non diamo loro molta importanza, e ai nostri occhi sono insignificanti nel contesto del nostro sviluppo e dei nostri problemi quotidiani. Potremmo distruggerli in un istante con gli antibiotici, eliminarli con una forte diarrea e danneggiarli con farmaci e tossine. In breve, ognuno di noi è un universo governato da leggi e decisioni che sono frequentemente fatali per i batteri!
Ciò nonostante, i numerosi abitanti del colon, la «microflora intestinale», sanno molto bene come influenzare il loro «pianeta». Possono agire tutti da «Greenpeace» e «ambientalisti», fornendo vitamine e nutrienti, stimolando le nostre difese, migliorando la digestione e la salute complessiva. Oppure possono essere inconsapevoli e ignoranti e provocare «guerre», e perfino essere dominati da invasori aggressivi, causando un alto livello di contaminazione nell’intestino attraverso gas e tossine. In questo modo, possono danneggiare seriamente il loro ospite: noi.
Sono molto simili a noi, vero? Sono soltanto di diverse dimensioni.
Ogni batterio deve mangiare ed espellere, competere per il cibo, combattere per la sua nicchia (casa), ed è obbligato ad adeguarsi alle regole di convivenza.
Una microflora intestinale equilibrata (una sana ecologia interna) è una massa di batteri prevalentemente «buoni», quasi vegetariani, con un’elevata consapevolezza del proprio ambiente. Questi batteri mantengono relazioni cordiali e molto diplomatiche con la nostra mucosa intestinale. È un ecosistema assai olistico e intelligente, con molte relazioni reciproche, non solo tra batteri ma anche con il resto del corpo. Fra i molti benefici di una microflora intestinale sana, la più importante è di nutrire gli enterociti (le cellule dell’intestino) e contribuire a una risposta locale immunitaria per la difesa del corpo umano.
Una microflora intestinale squilibrata (disbiosi) è una crescita di batteri «cattivi» che si combattono reciprocamente e attaccano le cellule del colon, producendo grande irritazione e generando un processo di infiammazione locale. Questi ceppi sono carnivori – preferiscono le proteine – e i sottoprodotti della loro vita disorganizzata sono molto tossici e dannosi per l’ospite: provocano putrefazione nei residui proteici e mutazioni nelle cellule del colon.
La disbiosi può essere causata da ceppi fungini, come Candida albicans, e lieviti – «bestie» che amano e «divorano» i dolci e i carboidrati in generale. Questi organismi causano l’immediata fermentazione degli zuccheri, producendo così gas in quantità industriali.
In caso di estremo sbilanciamento, la microflora intestinale può trasformarsi in una biomassa aggressiva e invadente che causa lo sviluppo di patologie dell’apparato digerente, la crescita e lo sviluppo di polipi, cancro al colon e tossicità nell’organismo in generale.

Articolo tratto dal libro L’intestino, secondo cervello

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