Mi permetto di disturbare la dottoressa Tadioli a proposito di un paio di punti a seguito della lettura di alcuni articoli che ho letto sul mensile Terra nuova («Detergenti intimi a confronto»; «Creme lenitive per bimbi»; «Solare sicuro») e di un po’ di ricerca in internet… La lettera e le domande di un lettore.
1. Lo Styrax benzoin extract è un conservante che, pur essendo di origine naturale (si ritrova in shampoo, dentifricio, detergente intimo), viene indicato (anche dal dottor Zago) come potenzialmente allergizzante: si può stare tranquilli?
2. Che differenza c’è tra particelle micronizzate e nanoparticelle?
Lo chiedo perché, con riferimento a moltissimi ingredienti (per esempio: ossido di zinco nelle creme solari e nelle creme lenitive per bimbi; biossido di titanio nelle creme solari; solum fullonum in alcuni dentifrici e shampoo di una nota marca bio), gli articoli citati consigliano di scegliere prodotti con molecole «grosse» che non possano penetrare nella pelle. Sono più pericolose le particelle micronizzate o le nanoparticelle? E come posso capire dagli ingredienti Inci quale tipo di particelle contiene un prodotto?
3. L’ossido di zinco è preferibile al biossido di titanio nelle creme solari o ha gli stessi potenziali problemi di degradazione e formazione di radicali liberi? E nelle creme lenitive per bimbi, si può usare in alternativa l’ossido di zinco senza timore?
Ringrazio fin d’ora per l’aiuto, Claudio
Risponde Nadia Tadioli, giornalista di Terra Nuova specializzata in cosmesi ecologica.
Gentile Claudio, ti rispondo punto per punto.
1. Lo Styrax benzoin extract, cioè l’estratto di benzoino, è una resina balsamica estratta dalla corteccia dell’arbusto Styrax benzoin. Come molti estratti vegetali e oli essenziali, ha proprietà antibatteriche, quindi è un conservante naturale. Gli estratti di questo tipo, proprio perché molto efficaci (tra questi c’è anche rosmarino per esempio), possono dare origine ad allergie. Allo stesso modo anche molti conservanti di origine sintetica possono risultare allergizzanti.
In generale i conservanti, proprio perché devono uccidere i batteri, sono una categoria di ingredienti problematica, ma una crema senza conservanti è ancora più pericolosa per la nostra pelle e la nostra salute. Personalmente apprezzo molto il benzoino, che è anche un ottimo fissatore dei profumi, ma una persona allergica deve prestare attenzione, applicandolo prima nell’incavo del braccio o dietro l’orecchio per rilevare un’eventuale reazione. Essendo molto meno usato di altri conservanti (come il Methylisothiazolinone), possiamo dire che il benzoino più difficilmente causerà sensibilizzazioni e solo in rari casi si verificheranno reazioni forti. Va detto poi che in genere gli estratti vegetali sono poco inquinanti.
2. Le particelle micronizzate hanno dimensioni decisamente più elevate e quindi sono da preferire. Fortunatamente ormai tutti gli ingredienti cosmetici di dimensioni «nano», che quindi possono accumularsi nel nostro organismo, sono da dichiarare in etichetta, ad esempio: Titanium dioxide (nano). In sostanza, se non c’è la scritta nano fra parentesi si può stare tranquilli.
3. Nelle creme solari è meglio che siano inclusi sia il Titanium dioxide che lo Zinc oxide. Insieme proteggono sia dagli UVA che dagli UVB. Il problema della degradazione del Titanium dioxide si risolve se nella crema ci sono tanti antiossidanti, come le vitamine.
I più usati sono: Tocopherol, Tocopheryl acetate, Ascorbyl palmitate, Beta-carotene, Oryzanol. È meglio se non sono proprio agli ultimi posti nell’elenco degli ingredienti, che come sappiamo sono in ordine di quantità. Via libera all’efficace ossido di zinco nelle creme per bambini, che in quel caso è sempre composto da molecole grosse.
Spero di esserti stata utile!