Esposizione: indifferente
Propagazione: divisione dei cespi, seme
Esigenze nutrizionali: mediamente esigente
Parti della pianta utilizzate: fiori (E. purpurea), radici (E. angustifolia)
Principali utilizzi: tintura madre
L’echinacea è un genere della famiglia delle Asteracee (Composite) che comprende nove specie. Sono piante erbacee poliennali con foglie ellittiche quasi sempre ricoperte da una fitta peluria. Il fusto ha un portamento eretto e un’altezza che varia da 50 a 150 cm. Ogni stelo porta un’unica grande infiorescenza costituita da fiori di lunghezza variabile e di colore dal bianco rosato al rosa purpureo al rosso. Anche il polline può presentare diverse colorazioni.
L’echinacea viene coltivata a scopi ornamentali e medicinali.
TIPI E VARIETÀ COLTIVATE
Le Echinacee coltivate più frequentemente sono tre:
• E. purpurea, presenta ha foglie con il margine seghettato e uno stelo lungo che arriva fino a 150 cm. I fiori sono di colore porpora pendenti verso il basso e la fioritura si protrae fino a settembre. È la specie più utilizzata come ornamentale;
• E. angustifolia, ha foglie di colore verde scuro con il margine intero. Ha capolini che portano fiori lunghi 2-4 cm, di colore variabile dal bianco al rosa al porporino. La fioritura avviene nei mesi di giugno e luglio. Il polline è di colore giallo. È la specie che ha il valore medicinale più elevato;
• E. pallida si distingue dalle altre specie per il rosa pallido dei fiori e il colore bianco del polline.
ESIGENZE DELLA PIANTA
L’echinacea è una pianta rustica. Vegeta bene in tutti i terreni, anche se quelli ricchi di humus favoriscono una fioritura più abbondante.
Non presenta particolari esigenze riguardo all’esposizione; sopporta i rigori invernali e il caldo estivo, ma soffre i ristagni idrici.
TECNICHE DI COLTIVAZIONE
L’echinacea si propaga in primavera per divisione dei cespi o per seme. Le piantine che si ottengono vanno messe a dimora in pieno campo quando le temperature raggiungono i 20°C. Al momento dell’impianto sono sufficienti 4-5 piante/m² poste a distanza di 40-50 cm una dall’altra. Negli anni successivi le piante ricacciano nuove gemme espandendosi in larghezza e la divisione dei cespi fra febbraio e marzo può diventare una pratica necessaria per evitare una densità eccessiva.
La fertilizzazione con letame e compost al momento dell’impianto è indispensabile solo se il terreno è povero di sostanza organica. Negli anni successivi al primo si interviene solo se la fioritura è scarsa usando fertilizzanti organici pellettati al risveglio vegetativo oppure macerato d’ortica o di consolida diluito come concimazione fogliare.
L’irrigazione è necessaria solo subito dopo il trapianto, perché l’echinacea sopporta bene la siccità, tuttavia la fioritura migliora con apporti regolari di acqua. Anche l’eliminazione degli steli sfioriti favorisce l’emissione di nuovi fiori.
Durante il primo anno le erbe spontanee possono essere controllate con sarchiature e scerbature oppure con la pacciamatura organica. In seguito si utilizza la pacciamatura organica solo se necessaria.
Verso la fine dell’autunno la vegetazione inizia a deperire, si può allora recidere alla base l’intero apparato vegetativo in attesa del risveglio primaverile.
PRINCIPALI PARASSITI
Limacce. Sono particolarmente dannose in primavera, quando possono divorare i germogli di echinacea. Per questo motivo, nelle primavere piovose, conviene provvedere alla cattura e alla eliminazione di questi parassiti impiegando trappole innescate con la birra. Queste si ottengono interrando dei bicchieri di plastica contenenti due dita di birra nel terreno. In alternativa alle trappole è possibile distribuire sul terreno un preparato a base del nematode Phasmarhabditis hermaphrodita oppure prodotti a base di ortofosfato di ferro. Questi ultimi si distribuiscono come concimi e sono innocui per l’uomo, gli insetti utili e gli animali a sangue caldo.
RACCOLTA
Le parti aeree di Echinacea purpurea si raccolgono all’inizio della fioritura recidendo gli steli.
Le radici di Echinacea angustifolia si raccolgono a fine autunno prima che il terreno geli.
UTILIZZO
Il principale impiego di questa pianta è rappresentato dalla tintura madre (estratto idroalcolico) ottenuto a partire dalle radici dell’Echinacea angustifolia o dalle parti aeree della Echinacea purpurea. Per la preparazione della tintura madre è preferibile impiegare la pianta fresca, perché con l’essiccazione può perdere parte delle sue proprietà.
CARATTERISTICHE NUTRIZIONALI E SALUTISTICHE
Gli estratti di echinacea presentano un’azione antibatterica, antivirale e antimicotica e un’azione cicatrizzante.
Ma la fama di questa pianta è legata soprattutto alla sua azione immunostimolante utilizzata per combattere raffreddori, influenze ed infiammazioni delle alte vie respiratorie. Molte ricerche hanno confermato questo effetto tanto che l’Agenzia europea per i medicinali ha approvato l’uso dell’estratto di fiori di Echinacea purpurea per la prevenzione a breve termine ed il trattamento del raffreddore.
È meglio, però, evitarne l’uso ai bambini con meno di 12 anni a causa delle possibili reazioni allergiche che potrebbe scatenare negli individui più sensibili.
NOTE E CURIOSITÀ
Gli indiani d’America applicavano impiastri di radici di Echinacea a tutti i tipi di ferite e morsi, anche quello dei serpenti. Inoltre usavano questa pianta per preparare collutori per il mal di denti e le gengive doloranti.
____________________________________________________________________________________
Le
aromatiche, o officinali, rappresentano un gruppo di piante di particolare interesse sia per i loro
molteplici impieghi culinari ed erboristici, sia per la relativa
facilità di coltivazione.
In queste pagine, Francesco Beldì, agronomo e autore di successo di manuali di coltivazione biologica, guida il lettore in un affascinante viaggio nel mondo delle piante aromatiche, attraverso oltre 50 schede che illustrano in dettaglio: dalla A di acetosa fino alla Z di zafferano, le proprietà, l’impiego e il metodo di coltivazione delle principali specie in grado di prosperare nel nostro clima. Per ogni pianta sono inoltre riportati preziosi consigli e suggerimenti per il controllo dei parassiti, la raccolta e la conservazione, indispensabili per preservare al meglio le preziose proprietà delle aromatiche.
SFOGLIA UN’ANTEPRIMA DEL LIBRO