Le superfici trasparenti sono generalmente responsabili, per buona parte, delle dispersioni termiche negli edifici, ancor più quando queste sono costituite da elementi vetrati con scarse prestazioni. Statisticamente, negli edifici moderni le dispersioni dell’involucro trasparente raggiungono il 40%, mentre è normalmente minore negli edifici storici (caratterizzati da aperture più piccole), intorno al 20%.
Il sistema delle finestre ha una grande importanza, deve garantire il benessere ambientale, ovvero lo scambio con l’esterno, l’ingresso della radiazione solare, il comfort visivo, termo-igrometrico, olfattivo e acustico e deve costituire una barriera termo-acustica, di sicurezza e di resistenza agli agenti atmosferici.
Spesso sostituendo i serramenti si ottiene un significativo miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio, in quanto le tecniche costruttive in questo ambito hanno fatto grossi progressi. Vorrei evidenziare comunque alcuni possibili interventi su serramenti esistenti che possono essere presi in considerazione prima di affrontare la sostituzione totale. Ovviamente questo in uno spirito conservativo ed ecologico, non sicuramente puntando solo sull’efficienza del risultato.
1) Il primo controllo da effettuare è quello sulle guarnizioni poste sulle battute delle ante che, in caso versino in cattivo stato, sono sostituibili facilmente e con un costo limitato: è necessario controllare periodicamente lo stato dei serramenti per assicurarsi che non ci siano infiltrazioni d’aria, causa principale delle dispersioni di calore. Nel caso in cui i serramenti siano particolarmente vetusti e quindi sprovvisti di tali guarnizioni è necessario installarle.
2) Inserimento di un secondo vetro, se l’infisso è a vetro singolo e se ha un telaio in legno di spessore tale da consentirlo; fattibile solo negli edifici storici in cui l’infisso ha anche una valenza architettonica. Considerate che il miglioramento da singolo vetro a doppio vetro “basso emissivo” può ridurre le perdite della finestra anche fino al 50-60%, sempre supponendo una buona tenuta delle guarnizioni.
3) Aggiunta di un secondo serramento, intervento non invasivo in quanto non richiede alcun smontaggio; consiste nell’inserire o all’interno o all’esterno dell’infisso esistente un altro serramento a elevate prestazioni termiche e acustiche. Questo intervento richiede comunque un certo spessore della muratura tale da alloggiare un secondo infisso e il risultato estetico non sempre risulta gradevole.
4) Aggiunta di pellicole termoriflettenti su vetri esistenti, che consentono di attenuare la radiazione solare se l’esposizione di un particolare infisso risente negativamente del surriscaldamento di un ambiente attiguo. Questo ridurrà però l’apporto di riscaldamento in inverno.
5) Aggiunta di pellicole basso-emissive che riducono la trasmittanza del vetro vicino all’infrarosso, trattenendo quindi maggiormente il calore all’interno dell’edificio.
6) Pellicole che combinano i due elementi, che però non sempre vanno d’accordo. Se ci troviamo in una zona climatica fredda il basso emissivo è d’aiuto, ma la termoriflettenza è uno svantaggio al contributo gratuito che la finestra in inverno può dare alla casa: in zona climatica calda è vero esattamente l’inverso, o meglio il basso-emissivo è meno vantaggioso della riflessione.
7) Diversi studi sperimentali hanno dimostrato che l’inserimento di tende pesanti permette di ridurre le perdite per trasmissione fino al 40% (anticamente, nelle dimore nobili i tessuti avevano questa funzione).
8) Va considerato, quasi parimenti alle tende, che anche gli scuri contribuiscono a una sostanziale riduzione delle perdite di calore di una finestra.
9) Molte infiltrazioni d’aria sul telaio del serramento possono anche essere eliminate semplicemente con l’uso di silicone.
10) Il cassonetto è spesso caratterizzato da una notevole dispersione di calore, perché frequentemente non è isolato; l’intervento di isolamento è piuttosto semplice e poco costoso se si dispone dello spazio necessario (almeno 2 cm) e consiste nell’inserimento di un pannello isolante all’interno del cassonetto. I cassonetti delle tapparelle e i sottofinestra sono, infatti, due punti critici per moltissimi edifici costruiti negli scorsi decenni. I cassonetti installati sono vecchi e molto frequentemente sotto le finestre si trova una porzione di muratura più fine rispetto al resto della parete, realizzata per favorire l’installazione dei radiatori. Durante l’inverno queste zone sono punti freddi, a causa della discontinuità dei materiali utilizzati o della geometria. Risolvere il ponte termico in corrispondenza del cassonetto che contiene l’avvolgibile non significa necessariamente sostituirlo per installarne uno nuovo. Oggi esistono i materiali adatti a isolare le strutture esistenti, riqualificando il cassonetto già presente con spessori anche esigui.
11) Veneziane riflettenti e schermature interne isolanti possono essere un interessante complemento per migliorare la performance dell’infisso, se compatibili architettonicamente, poiché permettono di raggiungere miglioramenti anche nell’ordine del 50-60%.
12) Nel caso di problemi di surriscaldamento estivo, su alcune aree vetrate può essere un grande aiuto l’inserimento di sistemi più invasivi sul piano della percezione visiva, come le schermature esterne, che possono offrire un beneficio anche superiore al 60%.
Se si valuta che nessuno degli interventi sopracitati è risolutivo, occorre pensare alla sostituzione dell’infisso stesso, che al giorno d’oggi è costituito da telaio e vetro altamente performanti. Teniamo a mente comunque che i serramenti, generalmente, hanno una durata inferiore rispetto all’edificio, poiché sono esposti quotidianamente a condizioni ambientali che ne provocano il graduale deterioramento.
La velocità di degrado dipende da moltissimi fattori quali forma geometrica, dettagli di fabbricazione, composizione, porosità e attaccamento da parte di sostanze corrosive, inquinamento e umidità ambientale, esposizione al sole e alle variazioni termiche, modalità d’uso e la carenza di manutenzione.
Tra i parametri su cui riflettere per identificare la giusta tecnologia troviamo la resistenza meccanica, che garantisce la sicurezza e influisce sulla durabilità e sulla protezione dagli agenti ambientali. La tenuta all’acqua è un parametro di fondamentale importanza, poiché garantisce la protezione da precipitazioni, quali piogge e neve.
Negli anni, e a seguito dell’evoluzione dei concetti di salubrità e igiene, gli elementi trasparenti quali finestre, porte-finestre e lucernari, hanno assunto sempre nuove valenze estetiche e funzionali. Negli edifici nobili, in particolare, la finestra era l’elemento maggiormente caratterizzante delle facciate; nel Novecento, poi, con l’affermarsi dei principi di dematerializzazione e di trasparenza teorizzati dal Movimento Moderno dell’architettura tra il XIX e il XX secolo, l’involucro è divenuto una “maschera estroversa”, ovvero un elemento di connessione dinamica capace di regolare le prestazioni interne in funzione delle condizioni climatiche esterne.
Nella scelta di una nuova superficie finestrata va posta particolare attenzione non solo al valore della trasmittanza, UW/m2K (stesso valore qualitativo dei materiali isolanti dell’involucro abitativo), ma anche ad altri fattori e coefficienti, quali:
• Il fattore solare “g”, definito anche fattore di guadagno solare, che rappresenta il rapporto tra il flusso totale di energia solare trasmessa dal vetro e il flusso su questo incidente.
• Il fattore di trasmissione luminosa “TL”, che esprime la percentuale di radiazione visibile che direttamente viene trasmessa attraverso il vetro.
Ecco qui di seguito le tecnologie maggiormente diffuse oggi sul mercato per orientarvi in una scelta più consapevole. Ormai gli infissi a taglio termico sono quasi la norma, grazie all’inserimento di materiale isolante nel profilo che interrompe il flusso termico riducendo la dispersione del calore. Esistono poi anche i vetri a controllo solare, utilizzati per ridurre l’apporto di calore solare e l’abbagliamento nei mesi estivi e per massimizzare la trasmissione di calore e luce naturale nei mesi invernali (come le pellicole viste in precedenza).
Per garantire elevate prestazioni del sistema è necessario utilizzare telai a elevate prestazioni quali:
• Legno.
• Materiali polimerici (PVC) con anima in metallo.
• Profilato metallico (alluminio, acciaio) con taglio termico.
• Misto metallo-legno e metallo-polimero.
Rimane valido il consiglio di orientarvi tra le soluzioni che non siano derivati del petrolio, quali legno, alluminio e mix alluminio-legno.
Il tipo di vetro utilizzato è doppio; ma, avendo l’opportunità di sostituire l’infisso, è ancora più efficace optare per il triplo vetro, all’interno del quale si possono trovare, parimenti al doppio vetro, gas inerti che ne riducono la conducibilità (come l’argon).
È possibile anche inserire, all’interno dell’intercapedine tra i due vetri, delle veneziane che risolvono molto efficacemente l’oscuramento degli ambienti e la termoriflettenza, anche se, essendo l’apertura e chiusura garantita da una motorizzazione, possono rappresentare un fattore critico nella durabilità, affidabilità e riparabilità in caso di guasto.
Un parametro per orientarvi nella scelta potrebbe essere quello dei vetri basso-emissivi con Ug=1,1 W/m2K e serramenti con Uf = 1,8 W/m2K. La media tra i due indica la trasmittanza totale normalmente espressa in Uw (w sta per window, cioè finestra).
Bisogna far anche notare un fattore determinante e fondamentale per la riuscita di un isolamento veramente efficace: la corretta posa in opera dei serramenti. Va eseguita in maniera scrupolosa e affidata a installatori realmente professionali. Da curare attentamente il modo di ancoraggio tra telaio fisso e muratura e tra telaio e davanzale per evitare ponti termici e avere infissi a tenuta. Capita spesso di trovare infissi fantastici con spifferi imbarazzanti, dati da istallazioni frettolose e approssimative.
Esiste un test poco utilizzato, detto Blower Door Test, che serve a determinare la permeabilità all’aria dell’edificio per calcolare anche i ricambi d’aria dello stesso. Questo test accerta la corretta istallazione dei serramenti, ma anche il giusto accoppiamento meccanico-isolante tra tetto e muri perimetrali, le perdite d’aria nelle condutture degli impianti, delle ventilazioni e molto altro. Se volete realizzare un edificio indipendente, o quasi, dalle bollette, potrebbe valere la pena prenderlo in esame.
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