L’elicriso è una pianta perenne con fiori gialli, cresce spontanea in Italia sulle colline calcaree. Vediamo come coltivarla anche nei nostri spazi domestici.
Esposizione: sole
Propagazione: talea
Esigenze nutrizionali: poco esigente
Parti della pianta utilizzate: foglie, capolini
Principali utilizzi: alimentare (foglie), infuso (capolini)
L’elicriso è una pianta perenne con fusti legnosi alla base, alti fino a 40-70 cm e rivestiti da una fine peluria che tende a staccarsi al tatto. Le foglie sono piatte, fitte, pubescenti, di colore verde-grigio cinerino. I fiori gialli riuniscono più infiorescenze. Cresce spontaneo in Italia sulle colline calcaree in zone pietrose e aride.
ESIGENZE DELLA PIANTA
L’elicriso è una pianta termofila tipica degli ambienti aridi o comunque ben esposti e protetti dal freddo. Cresce sulle rocce, nelle pietraie e negli incolti fino a 600-800 m slm.
Preferisce i terreni calcarei, teme il ristagno idrico e ha bisogno di una buona esposizione al sole, perché la luminosità favorisce la fioritura. Inoltre, in condizioni di scarsa luminosità, si sviluppa la porzione legnosa a scapito di quella erbacea.
TECNICHE DI COLTIVAZIONE
L’impianto viene eseguito in primavera, quando si riduce il rischio di gelate o ritorni di freddo, utilizzando piantine ottenute da talee di punta, preparate nell’inverno precedente. La densità di impianto varia da 5 a 15 piante al metro quadro (circa 25-40 cm x 25-50 cm). Se l’impianto è più fitto le singole piante hanno uno sviluppo più contenuto e tendono a produrre più foglie, rendendo più facile il controllo delle erbe spontanee. L’impianto più rado fornisce invece fiori più grandi, adatti alla produzione di fiori secchi per ornamento. L’impianto di elicriso dura 5-6 anni.
Le concimazioni si eseguono solo se le piante crescono stentate, mentre l’irrigazione è generalmente superflua.
È importante, invece assicurare il controllo delle erbe spontanee con la pacciamatura o con ripetute sarchiature. La pacciamatura organica o una rincalzatura sono utili per proteggere le piante dal freddo invernale soprattutto quando sono coltivate fuori dal loro areale ideale.
La potatura autunnale con l’eliminazione dei rami troppo lunghi migliora la capacità della pianta di sopportare il freddo ed evita un eccessivo sviluppo della porzione legnosa dei fusti.
L’elicriso si presta ad essere coltivato anche in vaso.
RACCOLTA
Le foglie si possono raccogliere durante tutto l’anno. Se si vogliono essiccare possono essere raccolte insieme ai fiori durante la fioritura.
Dopo la raccolta le infiorescenze si riuniscono in mazzi e si lasciano essiccare a testa in giù in un luogo asciutto e ventilato per circa 3 settimane.
Per ogni metro quadrato coltivato si ottiene 1 kg di biomassa verde (foglie e capolini). La resa in soli fiori è pari a circa la metà.
UTILIZZO
Le foglie dell’elicriso presentano un leggero aroma di curry e possono essere utilizzate per sostituire questo condimento nella preparazione di risotti, pasta e carne.
I capolini essiccati sono utilizzati anche a fini ornamentali ed erboristici.
CARATTERISTICHE NUTRIZIONALI E SALUTISTICHE
L’infuso o il decotto di elicriso si usano per curare le bronchiti e la tosse grazie alle proprietà antinfiammatorie della pianta.
NOTE E CURIOSITÀ
Il forte aroma delle foglie, con evidenti note di liquirizia, sembra che abbia la capacità di allontanare le zanzare.
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Le aromatiche, o officinali, rappresentano un gruppo di
piante di particolare interesse sia per i loro molteplici
impieghi culinari ed erboristici, sia per la relativa
facilità di coltivazione.
In queste pagine, Francesco Beldì, agronomo e autore di successo di
manuali di coltivazione biologica, guida il lettore in un affascinante
viaggio nel mondo delle piante aromatiche, attraverso
oltre 50 schede che illustrano in dettaglio: dalla A di acetosa fino alla Z di zafferano, le proprietà, l’impiego e il metodo di coltivazione delle principali specie in grado di prosperare nel nostro clima. Per ogni pianta sono inoltre riportati
preziosi consigli e suggerimenti per il controllo dei parassiti, la raccolta e la conservazione, indispensabili per preservare al meglio le preziose
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